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Meteo, la non-estate anomala dopo anni di calure anticipate

Il mese di giugno non sarà all'insegna del caldo rovente, malgrado punte di 30 gradi, come invece nel 2015, 2018 e 2022

Niente da fare: il meteo sull’Italia e sull’intera Europa è ancora anomalo. Dopo un inverno mite e siccitoso, con grossi problemi di mancanza d’acqua anche in primavera, adesso le cose si sono ribaltate in senso opposto.  

Si avvicina un potente ciclone simil-tropicale con maltempo sulle Isole Azzorre; così come un campo di alta pressione stabile tra Inghilterra, Scozia e Norvegia. È l’Europa tutta a restare coinvolta dai cambiamenti che ancora non annunciano l’estate. Da metà maggio piogge intense, nubifragi e alluvioni come quella – devastante – che ha messo in ginocchio l’Emilia Romagna hanno colmato la carenza idrica generalizzata. In alcuni casi, come per il Lago Maggiore, la capacità di portata consente di far leva sulle acque lacustri per l’irrigazione dei campi.

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Giugno di temporali e sole alternati, fra picchi di caldo e basse temperature. Foto Twitter @angelo_perfetti

Meteo, la tendenza

Mattia Gussoni, meteorologo del sito ilmeteo.it, conferma che un profondo ciclone si è formato laddove normalmente abita l’Anticiclone delle Azzorre. Sono in atto da giorni piogge torrenziali sull’Atlantico, verso le Isole Canarie, il Portogallo, parte della Spagna e del Marocco. Di contro sul Nord Europa si vive un anticipo d’estate con molti bagnanti non abituati a questo clima mediterraneo alle alte latitudini.

Un’Europa capovolta che nel corso dei prossimi giorni vedrà ancora qualche temporale sul nostro Paese, anche se andiamo incontro ad un periodo meteo meno turbolento. Nonostante la lontananza dell’Anticiclone delle Azzorre e la timidezza dell’Anticiclone Africano, sono previste infatti giornate più soleggiate, rispetto al Ponte del 2 giugno e all’inizio di questa settimana instabile e temporalesca.

Dall’11 giugno si cambia

In particolare, fino a sabato prossimo 10 giugno troveremo condizioni in prevalenza soleggiate al mattino e qualche temporale a ridosso dei rilievi nel pomeriggio. Poi, domenica 11 giugno, il tempo potrebbe essere un po’ più variabile con qualche scroscio più frequente. In sostanza un anticipo della nuova settimana 12-18 giugno prevista al momento come più piovosa. Sono proiezioni per la prossima settimana da confermare, ma pare che si possa ripresentare la cosiddetta Palude Barica: cioè l’assenza di un solido campo di alta pressione sull’Italia.

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È ancora presto per andare al mare in questo mese di giugno, salvo alcuni weekend. Foto Twitter @Gabbianella62

Il meteo della Palude Barica

Con la Palude Barica, le condizioni meteo che abbiamo già vissuto nelle ultime settimane non sarebbero da escludere. Potrebbero ripresentarsi nuove piogge a tratti anche intense. Godiamoci dunque intanto il miglioramento, con massime oltre i 30 gradi nel weekend e prevalenza di sole. Poi, per la prossima settimana incerta ci ripenseremo. Magari i modelli meteo smentiranno la tendenza e potremo andare al mare o in montagna sereni, con la chiusura delle scuole e l’estate vera che si avvicina. Del resto il 21 giugno comunque vada ci sarà il solstizio e milioni di italiani lo vorranno festeggiare con il solleone.

Le proiezioni meteo a 10 giorni, se confermate, vedrebbero una goccia fredda retrograda, con moto da est verso ovest, che potrebbe colpire l’Italia. Se le previsioni meteo alla fine si confermassero, si avrebbe un marcato calo delle temperature. Così come piogge e temporali e la neve addirittura a quote sopra i 2000 metri sulle Alpi. Qualcosa di ben diverso da quanto accaduto negli anni più recenti. Fino ad alcuni decenni fa non ci saremmo accorti di molto, infatti, ma invece negli ultimi anni abbiamo avuto ondate di caldo precoci davvero molto forti: negli anni 2015, 2018, 2022.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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