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Carlo III, Buckingham Palace rifiuta di restituire il corpo del principe africano

Non ci sarà nessun rimpatrio della salma di Alemayehu in Etiopia che rimarrà a Windsor

La corte di re Carlo III è coinvolta in un piccolo incidente diplomatico che potrebbe creare attriti tra il Regno Unito e l’Etiopia. Come ha riportato la BBC, Buckingham Palace ha rifiutato la richiesta di restituire al suo Paese d’origine la salma del principe Dejatch Alemayehu d’Abissinia. Il suo corpo, dunque, rimarrà sepolto nella Cappella di San Giorgio al Castello di Windsor. Le fonti ufficiali, infatti, fanno sapere che non ci sarà nessun rimpatrio della salma.

I discendenti del principe etiope avevano presentato al Palazzo una richiesta per ottenere il trasferimento della salma. Ma una dichiarazione ufficiale condivisa con la BBC ed altri media tra cui People, Buckingham Palace ha affermato: “Il decano e i canonici di Windsor sono molto sensibili alla necessità di onorare la memoria del principe Alemayehu. Tuttavia, sono stati informati che è molto improbabile che sia possibile riesumare i resti senza disturbare il luogo di riposo di un numero considerevole di altri nelle vicinanze“.

Re Carlo III
ANSA

La Corte di re Carlo III, però, ha lasciato aperta una finestra di dialogo con la famiglia del principe, affermando che le sarà possibile far visita al defunto in ogni occasione. Nella stessa nota ufficiale, infatti, si legge: “Consapevoli della responsabilità di preservare la dignità dei defunti, non è quindi possibile, con rammarico, accogliere la richiesta, ma negli ultimi anni abbiamo accolto le richieste delle delegazioni etiopi di visitare St Georges e continueremo a farlo“.

Che è il principe etiope al centro della disputa tra l’Etiopia e re Carlo III

Il principe Alemayehu riposa per l’eternità nella Cappella di San Giorgio a Windsor, la stessa in cui si trova anche la regina Elisabetta. Ma cosa ci fa un principe etiope tra i defunti della Famiglia Reale inglese? Come raccontano i fatto del tempo, era un orfano di 7 anni quando fu portato nel Regno Unito nel 1868. Suo padre Tewodros II, imperatore d’Abissinia (l’odierna Etiopia), morì suicida dopo che le sue truppe furono sconfitte dagli inglesi nella battaglia di Maddalena. Gli inglesi, dunque, catturarono la moglie dell’imperatore Tewodros, l’imperatrice Tiruwork Wube e il loro bambino. Ma durante il viaggio la madre morì. Si racconta che la regina Vittoria fu mossa da compassione alla vista del bambino orfano e si adoperò affinché avesse un futuro sereno. La trisavola di re Carlo III, dunque, lo sostenne economicamente e nominò il capitano Tristram Speedy, con cui aveva compiuto il viaggio dall’Africa, come suo tutore.

Re Carlo III
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In seguito il principe Alemayehu ottenne l’istruzione nel Regno Unito e anche l’accesso alla Royal Military Academy Sandhurst. Morì comunque all’età di 18 anni nel 1879 a causa di una pleurite. La regina Vittoria ordinò che i suoi resti riposassero nella Cappella di San Giorgio, l’ultima dimora di generazioni di reali britannici. Secondo quanto dichiarato dalla chiesa, i resti del principe Alemayehu si trovano nelle catacombe a ovest della cappella. Questa non è la prima volta in cui i parenti del principe etiope ne richiedono il rimpatrio. Prima del regno di Carlo III, infatti, ci sono state altre richieste di questo tipo. Il presidente Girma Wolde-Giorgis dell’Etiopia ha inviato una richiesta alla regina Elisabetta nel 2007. Come ha riportato Reuters, però, la Sovrana non l’ha accolta.

 

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Roberta Gerboni

Beauty & Royal affairs

Siciliana, vive a Roma. Appassionata di scrittura e giornalismo fin da giovane, inizia il proprio percorso in redazione a 17 anni, occupandosi di cultura e attualità. Per tre anni redattore del Corriere di Gela, si è dedicata alla redazione di articoli per varie testate online.
Laurea Magistrale con Lode in Lettere Classiche all' Università degli Studi di Siena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere a Catania.
Appassionata di salute, bellezza e delle vite dei reali di tutto il mondo.

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