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Berlusconi: “Forza Italia religione della libertà, siamo santi laici” [VIDEO]

Folla in delirio a Milano per l'intervento in diretta video del Cavaliere, ricoverato al San Raffaele, alla convention di Forza Italia

Un’apparizione quella di Silvio Berlusconi dal San Raffaele di Milano. E un discorso dai toni quasi mistici. “Eccomi, sono qui per voi, per la prima volta in camicia e giacca dopo oltre un mese“. Così il leader di Forza Italia intervenendo in video, il 6 maggio, alla convention del partito a Milano.

Berlusconi, 86 anni, era seduto a una scrivania con un plico di fogli davanti, due copie di un suo libro e un bicchiere d’acqua. Sullo sfondo un cartellone di Forza Italia, la bandiera tricolore e quella europea. L’ex premier ha parlato con voce affaticata.

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Silvio Berlusconi alla Convention di FI. Foto Ansa/Matteo Corner

Il discorso di Berlusconi

Non c’è da stupirsi, del resto. Il Cavaliere è reduce da un mese di ricovero, dapprima in terapia intensiva, per una polmonite seguita alla leucemia cronica di cui soffre e che ultimamente lo ha fiaccato molto. Una standing ovation del suo popolo azzurro ha accolto l’intervento del presidente di Forza Italia: tutti i partecipanti si sono alzati in piedi quando Berlusconi è apparso sul maxischermo.

Qualche notte fa, qui al San Raffaele mi sono svegliato improvvisamente con una domanda in testa che non riuscivo a mandare via” ha detto Berlusconi. “‘Ma come mai sono qui? Ma che ci faccio qui? Per cosa sto combattendo io qui?’. Vicino a me vegliava la mia Marta. Anche a lei posi la stessa domanda. ‘Perché siamo qui?’. E lei mi disse “Siamo qui perché hai lavorato tanto, ti stai impegnando molto perché per salvare la nostra democrazia e la nostra libertà’. E questo voglio ricordarlo, voglio raccontare anche a voi quel che ho pensato e passato, anche se so che il farlo mi emozionerà davvero“. Lo ha detto il leader di FI, Silvio Berlusconi, intervenendo con un video alla convention del partito a Milano.

“Forza Italia, pilastro del Governo”

Noi siamo il pilastro essenziale e leale di questa maggioranza, siamo la spina dorsale di questo Governo. Per questo siamo in campo, per far sì che le sue decisioni siano davvero corrette, giuste, equilibrate“. Per Berlusconi “Forza Italia è come una religione laica, la religione della libertà di cui parlava Benedetto Croce, una religione del cuore, della mente, un impegno verso noi stessi, i nostri figli, gli italiani. Mi raccomando, andiamo avanti così, con convinzione, entusiasmo, passione. Nessuno riuscirà a sconfiggerci, vedrete che gli italiani ci considereranno i loro santi laici, i santi della loro libertà e del benessere. Sarò con voi con lo stesso entusiasmo e lo stesso impegno del ’94, il futuro è delle nostre idee, il futuro ci deve garantire una vera e completa libertà“.

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Il ministro degli esteri Antonio Tajani. Foto Ansa/Matteo Corner

Tajani: “Delusi dal PD venite qui

Il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, non ha potuto far altro che adeguarsi e, ancora prima che giungesse come in un’apparizione il messaggio di Berlusconi ha proclamato la sua fede. “Soltanto un grande uomo, un grande statista, un grande leader politico dopo un mese di degenza ha la forza di rivolgersi ai suoi. All’Italia. Con un messaggio che rivendicherà la nostra identità” ha detto il vicepremier di Meloni. “Forza Italia è una forza viva e protagonista che vuole essere un riferimento anche per i tanti elettori del PD, ex democristiani, ex socialisti e moderati che sono un po’ preoccupati della svolta a sinistra del Partito Democratico” ha aggiunto. “Lì c’è uno spazio da occupare” ha concluso lanciando indirettamente una sfida al Terzo Polo frantumato di Matteo Renzi e Carlo Calenda.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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