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Meteo, sull’Italia la “goccia fredda” scandinava

Prepararsi perché l'instabilità è tutt'altro che esaurita. Nei prossimi giorni non mancheranno piogge, temporali e temperature in ribasso

Dal punto di vista meteo nel corso della settimana appena iniziata il tempo continuerà a mantenersi molto instabile. Ciò avverrà per molte regioni italiane. Arriverà infatti, secondo gli esperti, un’insidiosa “goccia fredda” proveniente direttamente dal Nord Europa.

La primavera dunque è pronta a mostrare nuovamente il suo lato più scoppiettante. Ciò significa, in pratica, nuove occasioni per piogge e temporali e temperature fredde per il periodo meteorologico che stiamo vivendo.

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Una settimana di temporali sull’Italia. Foto Ansa/ilmeteo.it

Meteo, ondata di maltempo

Antonio Sanò, fondatore del sito ilmeteo.it, comunica che entro i prossimi tre giorni dovremo fare i conti con una vasta circolazione depressionaria che sarà ancora presente sul bacino del Mediterraneo. L’esperto meteo sostiene che ad alimentare questo fenomeno contribuiranno correnti più fresche in discesa dai settori settentrionali del Vecchio Continente.

Si tratta di un’area di bassa pressione che manterrà instabili le condizioni atmosferiche su ampi settori dell’Italia. Il fenomeno meteo favorirà lo sviluppo di celle temporalesche, soprattutto durante le ore pomeridiane. Inizialmente le zone a rischio saranno le regioni del Centro-Sud e le due Isole Maggiori. Su Sardegna e Sicilia non si esclude il rischio di pericolose grandinate, visti i contrasti piuttosto accesi tra masse d’aria differenti. Da mercoledì prossimo 19 aprile sarà poi il turno anche del Nord, dove si eleverà la probabilità di temporali nel pomeriggio, soprattutto fra Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

Cos’è la “goccia fredda”

Tra la Penisola Scandinava e la Russia è presente una vasta area di bassa pressione ricolma di aria fredda e instabile di origine artica. Il meteo dei prossimi giorni provocherà la possente struttura di fatto determinandone la ‘scesa’ di latitudine. Fino a che il fenomeno meteo interesserà buona parte dell’Europa orientale. In un momento successivo, poi, dalla depressione si staccherà un ‘nocciolo’ o cosiddetta “goccia fredda” che si abbasserà ulteriormente di latitudine. Così facendo giungerà fino all’Italia un nucleo di correnti gelide che investiranno il nostro Paese durante la parte conclusiva della settimana corrente. Questa situazione meteo, se confermata fino in fondo, innescherà una fase di maltempo piuttosto pesante, avvertono gli esperti.

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Freddo e forti piogge fuori stagione in questi giorni di metà aprile. Foto Twitter @FrancoScarsell2

Il meteo per i Ponti

A partire da giovedì 20 aprile gli effetti di questa particolare figura meteo potrebbero iniziare a farsi sentire anche in Italia. Visti i forti contrasti termici e igrometrici previsti, il pericolo riguarderebbe le regioni del Nord e quelle adriatiche. Le correnti fresche in ingresso potrebbero agire da innesco per la genesi, su questi settori, di fenomeni temporaleschi violenti. Resterebbe un’elevata probabilità di grandinate e locali nubifragi come purtroppo la cronaca recente insegna.

In particolare, secondo quanto riporta ilmeteo.it, nel prossimo weekend – sabato 22 e domenica 23 aprile – crescerà il rischio di incrociare il tempo brutto. Soprattutto nelle zone di alta pianura e sui rilievi di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Bisognerà fare attenzione, dunque, perché la forte energia in gioco potrebbe scatenare temporali anche piuttosto violenti. Fenomeni estremi da  punto di vista meteo che potrebbero essere accompagnati da improvvisi colpi di vento e locali grandinate. In sostanza, per il Ponte del 25 aprile, così come per quello del primo maggio, diventa serio il rischio di blitz temporaleschi in grado di rovinare la festa.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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