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Vacanze di Pasqua, boom dei viaggi all’estero. E la benzina supera i 2 euro

Gli italiani verso mete oltre confine, non solo quelle nazionali. È alle spalle il periodo buio della pandemia

Le vacanze di Pasqua 2023 si caratterizzano non solo per i tanti viaggi degli italiani nella propria nazione ma anche all’estero. Sembra ormai tramontato il lungo ristagno dopo la pandemia di Covid che aveva bloccato tutto, a cominciare da turismo interno e internazionale.

Per la settimana di Pasqua e dei Ponti di primavera sono stati acquistati oltre 1,2 milioni di pacchetti vacanza tutto compreso presso la rete delle agenzie italiane. Sono dati significativi perché si tratta di un aumento del +11% sullo scorso anno. A farla da padrone è la voglia di viaggi oltre confine, in aumento del +23% rispetto al 2022. Le destinazioni italiane sono in calo del -7%.

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Si calcolano in almeno 4 milioni gli italiani in viaggio per le vacanze pasquali. Foto Ansa/Telenews

Pasqua, i pacchetti vacanza

Numeri e cifre emergono dall’indagine del Cst Centro Studi Turistici di Firenze, l’Osservatorio sul Turismo Organizzato di Assoviaggi Confesercenti, su un campione di 532 agenzie di viaggio. Complessivamente, i viaggi di primavera (Pasqua e Ponti) che sono passati almeno parzialmente per le agenzie – ad esempio per l’acquisto dei soli biglietti o servizi turistici – sono 4,5 milioni. Oltre 2 milioni di viaggi organizzati almeno in parte in agenzia per Pasqua, di cui circa 553mila con un pacchetto viaggio tutto compreso, mentre per i Ponti sarebbero circa 2,5 milioni i viaggi intrapresi grazie alle attività delle agenzie, di cui 675mila con pacchetto completo.

Oltre 4 milioni di italiani in viaggio

Gli italiani che si recheranno all’estero saranno circa 2,7 milioni: circa 1,2 milioni (di cui 444 mila con pacchetto completo) per Pasqua. E altri 1,5 milioni – di cui 543mila con pacchetto – per i Ponti di primavera. Proprio in occasione delle vacanze di Pasqua arriva però una nuova stangata economia per gli automobilisti, con la benzina che torna a sfondare i 2 euro al litro. Quasi non si ricorda una Pasqua, tranne gli anni della pandemia di Covid, che non abbia registrato rincari alla pompa. Quest’anno è lo stesso, complice il recente taglio della produzione di petrolio deciso dal cartello dei Paesi produttori, l’Opec+, che ha fatto schizzare le quotazioni internazionali.

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Rincari di Pasqua alla pompa di benzina: la verde sopra i 2 euro al litro. Foto Ansa/Epa Etienne Laurent

Rincari della benzina a Pasqua

Il greggio infatti viaggia ormai oltre gli 80 euro al barile e i prezzi alla pompa dei prodotti raffinati spiccano il volo nel momento in cui milioni di italiani si mettono in viaggio per le vacanze di Pasqua. Con una maggior spesa per gli spostamenti delle festività che le associazioni dei consumatori valutano in circa 120 milioni di euro. Le ultime rilevazioni del governo su circa 18mila impianti di carburante fotografano l’amara sorpresa: la benzina verde al servito è tornata sopra i 2 euro e il Codacons ha rintracciato casi in cui sfiora anche i 2,5 euro al litro.

Come al solito, anche in occasione della Pasqua, si risparmia col fai da te: la benzina self service – registra Staffetta quotidiana – è a quota 1,872 euro al litro (+7 millesimi, compagnie 1,876, pompe bianche 1,863). Il gasolio è a 1,771 euro al litro (+2 millesimi, compagnie 1,776, pompe bianche 1,760). Ma sulle autostrade si spende di più: la benzina self service è a 1,937 euro al litro, con il servito che supera appunto i 2 euro. E anche il gasolio al self service è a 1,852 euro al litro, ma al servito vola a 2,128 euro al litro.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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