NewsPrimo piano

Festival di Sanremo, in arrivo una maxi multa alla Rai

L'Agcom sarebbe pronta ad emettere una sanzione di 250mila euro per pubblicità occulta a causa dell'apertura del profilo Instagram di Amadeus da parte di Chiara Ferragni

Torna al centro delle polemiche il Festival di Sanremo, ormai passato da oltre un mese. Il marchio Instagram – un social media che ovviamente è in primo luogo un’azienda – è stato continuamente coinvolto da parte di Chiara Ferragni e Amadeus.

O meglio, lo è stato in particolar modo nelle due serate in cui la fashion blogger ha presentato sul palco assieme al conduttore. Come si ricorderà Ferragni, Amadeus e Morandi hanno fatto un selfie per l’apertura, pubblicamente annunciata a Sanremo, del profilo Instagram di Amadeus.

sanremo 2023 amadeus ferragni morandi
Il selfie con cui Chiara Ferragni ha aperto il profilo Instagram di Amadeus in diretta al Festival di Sanremo. Foto Instagram @amadeusonoio

Nessun accordo fra Rai e Instagram

Ma non esisteva alcun accordo ufficiale fra la Rai e il social network. Ed ecco che l’accusa di pubblicità occulta non solo è arrivata, ma si concretizzerà presto in una multa, secondo i rumors. Una multa che oscillerà da 10mila a 253mila euro: praticamente nulla per il Festival d Sanremo che solo in termini di raccolta pubblicitaria ha introitato quest’anno circa 50 milioni. Ma comunque pur sempre una multa. A decidere di comminare la sanzione sarà l’Agcom, ovvero l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Vale a dire l’ente che si occupa di garantire il corretto funzionamento delle logiche nel settore delle comunicazioni. Corretto funzionamento che non si ravvisa nel caso di pubblicità occulta.

Boom di ascolti a Sanremo

Basti pensare, ripetiamo, al boom di ascolti che il Festival di Sanremo ha registrato nel momento in cui Chiara Ferragni ha creato il profilo Instagram di Amadeus annunciandolo dal palco. Per quanto i social network siano ormai elementi della vita quotidiana di molti di noi, sono comunque aziende che per scopo hanno il profitto. E marchi che devono vendere un prodotto. Da qui nasce la decisione dell’Agcom. “Nulla è ancora deciso” ha sottolineato il direttore dell’Intrattenimento Prime Time della Rai, Stefano Coletta.

coletta amadeus sanremo rai multa
Stefano Coletta con Amadeus in conferenza stampa a Sanremo. Foto Ansa/Riccardo Antimiani

Lo sbarco su Instagram

Lo scorso 8 febbraio, seconda serata del Festival di Sanremo, è avvenuto ufficialmente lo ‘sbarco’ di Amadeus su Instagram. Il profilo ufficiale del condutture del Festival di Sanremo è da quel momento disponibile sulla piattaforma social. @amadeusonoio, questo il nickname ufficiale del profilo, che in soli 5 minuti dopo l’annuncio di Chiara Ferragni dal palco aveva già totalizzato centinaia di migliaia di follower. Ferragni aveva platealmente creato in diretta tv il profilo Instagram di Amadeus, con tanto di selfie per l’occasione assieme al conduttore e a Gianni Morandi. Adesso, a metà marzo 2023, un mese dopo la kermesse, il profilo di Amadeus vanta 1,8 milioni di follower.

Il profilo prima di Sanremo

In realtà Amadeus aveva già un profilo social, ma “da boomer” come lo hanno definito sul palco. Il profilo preesistente, infatti, è noto come Giovanna Civitillo & Amadeus. Un profilo da quasi 600mila follower che il conduttore condivide appunto con la moglie Giovanna. Adesso Amadeus può vantarsi di avere un profilo tutto suo. “Conduttore del Festival di Sanremo per la quarta volta“, si legge nella bio del profilo Instagram. Ma il selfie con Chiara Ferragni e Gianni Morandi sul palco del Festival adesso rischia di diventare il simbolo di una pubblicità occulta, e come tale illegale, che la Rai avrebbe fatto all’azienda americana.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio