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Georgia, vincono i manifestanti. Khvaraskelia: “Il nostro futuro è in Europa”

Revocata la legge pro-Putin. Durante le proteste almeno 133 arresti e decine di feriti fra poliziotti e civili

Due giorni e due notti di manifestazioni popolari, scontri e proteste in nome dell’adesione della Georgia all’Unione europea hanno spazzato via la legge sull’ “influenza straniera” che il Parlamento di Tbilisi aveva approvato in prima lettura.

Il testo di legge introduceva restrizioni per prevenire iniziative di presunti “agenti stranieri” in Georgia. In sostanza restringeva gli spazi di libertà della fragile repubblica georgiana, che ha formalmente chiesto di aderire alla Ue. Ma che lo scorso anno si è vista respingere, per il momento, la concessione dello status di “candidato ufficiale“, sollecitata a perseverare nel percorso di democratizzazione della vita pubblica e di apertura economica ai mercati.

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Khvica Kvaratskhelia, attaccante del Napoli e della nazionale della Georgia. A destra idranti sulla folla che protesta con le bandiere della Ue. Foto Ansa/Epa

La retromarcia di Sogno Georgiano

Più in dettaglio, la legge che il Governo ha revocato prevedeva la creazione di un registro degli “agenti di influenza straniera“, spiega il Corriere della Sera. Si consentiva quindi “il coinvolgimento diretto dello Stato in diversi processi relativi ai privilegi concessi a persone fisiche o giuridiche che ricevono finanziamenti stranieri“. Un provvedimento inaccettabile per l’Unione Europea che sembrava avere lo scopo di voler separare la Georgia da un futuro legato all’Occidente e non alla Russia. “Da partito responsabile di Governo abbiamo preso la decisione di ritirare senza condizioni la proposta di legge che avevamo sostenuto” ha dichiarato in una nota il partito Sogno Georgiano. Ovvero la formazione politica che detiene la maggioranza assoluta al Parlamento di Tbilisi.

Georgia, arresti di massa

Una sconfitta politica su tutta la linea, apparentemente. Arrivata a seguito di due notti di scontri nella capitale della Georgia, dove migliaia di manifestanti che chiedevano la revoca della legge si erano radunati davanti al Parlamento. Secondo il bilancio ufficiale del ministero dell’Interno, la polizia ha fermato 133 persone mentre decine di agenti e civili sono rimasti feriti.

La rappresentanza dell’Unione europea in Georgia ha pubblicato una dichiarazione su Twitter nella quale sottolinea di accogliere “con favore l’annuncio del partito al Governo di ritirare il progetto di legge sull’ ‘influenza straniera’”. Incoraggiamo tutti i leader politici georgiani a riprendere le riforme a favore dell’Ue, in modo inclusivo e costruttivo e in linea con le 12 priorità della Georgia per ottenere lo status di candidato“.

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Una donna georgiana in corteo pro-Europa a Tblisi l’8 marzo. “Oggi, con mio figlio di 8 mesi contro il governo russo e la legge russa a Tbilisi, in Georgia. Scegliamo la libertà con l’Europa. Buona giornata internazionale della donna”. Foto Twitter @SSomkhishvili

La presidente coi manifestanti

La presidente della Repubblica della Georgia, Salome Zurabishvili, aveva preannunciato il veto sulla legge. “Il Governo è stato eletto sulla base di un programma che prevedeva l’avvicinamento della Georgia all’Unione europeaha dichiarato in questi giorni. “E se ora la maggioranza non si sente responsabile della società georgiana, è un problema suo. Sono stati eletti, così come sono stata eletta io, secondo il programma che prevedeva di portare la Georgia nell’Unione Europea. Così è scritto nella Costituzione, di cui sono garante“.

Kvaratskhelia: “Georgia in Europa

In Georgia esiste un vasto movimento popolare di simpatia verso l’Unione europea, che vuole rigettare in tutti i modi l’influenza della Russia di Putin. Lo dimostra la pressa di posizione di una star, forse il georgiano più celebre al mondo in questo momento: Kvicha Kvaratskhelia. Si tratta del fantasista del Napoli che da calciatore semi sconosciuto in pochi mesi è diventato uno dei giocatori più forti del mondo. “Il futuro della Georgia è in Europa” ha detto, sapendo bene che le sue parole hanno un peso specifico rilevante nel suo paese. Kvaratskhelia gode di grandissima fama in Georgia, tanto che il Napoli adesso è molto seguito nel Caucaso.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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