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Meteo, verso un weekend di temperature anomale

L'anticiclone insiste sul nostro Paese ma ciò non significa che ci sarà sole ovunque. Anticipo di primavera in Sicilia e Sardegna

Meteo anomalo per il prossimo fine settimana in Italia. Nulla a che fare, cioè, con il pieno inverno in cui dovremo trovarci, almeno a termini di calendario.

Il prossimo weekend non sarà come quelli appena passati e la causa, spiegano gli esperti del sito ilmeteo.it la si deve ricercare nella particolare configurazione meteo che si sta delineando sul Vecchio Continente.

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L’anticiclone cge isiste sull’Italia e sul mediterraneo porterà fino a tutto il weekend un caldo fuori stagione. Foto Twitter @flash_meteo

Meteo e anticiclone

In Italia e in tutta Europa tale tendenza sembra destinata ad acuirsi nei prossimi giorni. Di fatto, spiegano gli esperti meteo, sabato 18 e domenica 19 febbraio saranno due giornate anomale, per il periodo che stiamo attraversando, sebbene in modo non univoco per tutta Italia. Il quadro climatico che gli autori delle previsioni si aspettano per il fine settimana è quello caratterizzato da una vasta area di alta pressione centrata su Spagna, Francia e buona parte del bacino del Mediterraneo centro-occidentale. Una situazione che dal punto di vista meteo avrà effetti diretti anche sull’Italia.

La conseguenza più immediata della presenza dell’anticiclone si avrà soprattutto sulle temperature. Il meteo di questi giorni porterà la colonnina di mercurio ben al di sopra delle medie climatiche di riferimento. Anche con 10 gradi di anomalia positiva al Centro-Nord. Il caldo si farà sentire sull’arco alpino con lo zero termico che schizzerà fin verso i 3000 metri di quota, un valore folle, certamente più tipico del mese di giugno che non di febbraio.

Nebbie e sole a tratti

Per quanto riguarda sabato 18 febbraio, precisano ancora dal sito ilmeteo.it, si devono segnalare solo pochi disturbi meteo. In primo luogo, come è naturale che sia durante l’inverno, alta pressione non significa sole per tutti. Complice l’assenza di vento, avremo a che fare con l’altra faccia della medaglia delle alte pressioni in questo periodo dell’anno. Vale a dire che arriveranno le nebbie che sono destinate a tornare sulle pianure del Nord, specie dopo il tramonto e durante la notte.

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La portata del fiume Po a Torino è diminuita. Foto Ansa/Tino Romano

Fin quasi a 20° nelle Isole

Una minaccia più lieve interesserà invece Liguria e alta Toscana, dove gli esperti meteo non escludono la presenza di nubi basse e qualche isolato piovasco. Per la giornata di domenica 19 febbraio si confermerà l’alta pressione sull’Italia con un vero e proprio anticipo di primavera in particolare al Sud e sulle due Isole Maggiori (Sardegna e Sicilia).

Lì l’evoluzione del meteo porterà ampio spazio per il sole e per i primi caldi fuori stagione. Le temperature fin verso i 17-18 gradi durante le ore pomeridiane. Discorso diverso, dal punto di vista meteo, sul resto dell’Italia. Al Nord avremo spesso cieli coperti con il rischio pure di qualche piovasco in serata tra Friuli Venezia Giulia e Veneto. Molte nubi e deboli precipitazioni, specie nelle seconda parte di giornata, anche sulle regioni tirreniche.

Il meteo e la siccità

L’Italia, intanto, in questi giorni di meteo senza piogge significative affronta un’ulteriore siccità. Dal punto di vista meteo cresce l’allarme: nelle campagne del Nord con il fiume Po a secco: a -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico con le rive ridotte a spiagge di sabbia come in estate. E intanto, in Sicilia, la neve cade abbondante sull’Etna: oltre 2 metri di manto hanno imbiancato la montagna. Segnali che non sono incoraggianti, dato che già nell’inverno 2021/2022 si è verificata una siccità invernale molto pesante, la quale ha poi portato un’ancor più grave siccità estiva.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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