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Alatri, Thomas Bricca è clinicamente morto

Il giovane,18 anni, è stato assassinato, forse per un regolamento di conti fra bande ma non si esclude lo scambio di persona

I sanitari dell’ospedale San Camillo di Roma hanno dichiarato la morte cerebrale di Thomas Bricca, 18 anni.  

Thomas era stato ferito alla testa da un colpo di pistola all’esterno di un bar di Alatri (Frosinone), il 31 gennaio, in quello che è apparso un vero e proprio agguato. Le condizioni del ragazzo erano state da subito disperate.

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Thomas Bricca (a destra) col padre Paolo, in una foto dal profilo Facebook di Paolo Bricca

“Spedizione punitiva”

Nel tentativo di individuare il più rapidamente possibile esecutori ed eventuali mandanti dell’omicidio, i carabinieri sospettano di 2 persone. Ma non si escludono complici. Gli investigatori avrebbero posto l’attenzione su due soggetti in sella a uno scooter da cui sarebbero partiti gli spari che hanno raggiunto Thomas Bricca. Non è esclusa però la presenza di complici della presunta spedizione punitiva, o di persone che avrebbero coperto la fuga dei due killer.

Le parole del procuratore

Sul piano delle ipotesi possiamo presumere che si sia trattato di uno scontro tra bande contrapposte” ha dichiarato il procuratore di Frosinone, Antonio Guerriero, a margine del sopralluogo ad Alatri. “Evidentemente si trovava con persone che erano identificate dagli sparatori come appartenenti al gruppo contrapposto” ha proseguito. “Poi, che Thomas Bricca ne facesse parte o no lo stiamo accertando“.

La versione del papà di Thomas

Gli investigatori hanno interrogato alcuni testimoni e sono ora al lavoro sulle immagini delle telecamere che hanno immortalato lo scooter sul quale viaggiavano i due killer. La pista maggiormente battuta è quella di un brutale regolamento di conti. Forse andato oltre le intenzioni degli sparatori. O forse no. Nulla è escluso, al momento. In un colloquio col Corriere della Sera, Paolo Bricca, il papà di Thomas, ha affermato che durante lo scorso fine settimana “c’era stata una lite tra ragazzini che andava avanti da tre giorni. Poi è successo che un gruppo di ragazzi ha buttato un giovane di un altro gruppo giù in un fossato. E questi ultimi, per vendicarsi, hanno pensato bene di assoldare un killer“.

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Il procuratore di Frosinone, Antonio Guerriero, ad Alatri, sul luogo dell’agguato a Thomas Bricca. Foto Ansa/Domenico Palesse

Thomas vittima di scambio di persona?

A oggi, gli inquirenti non escludono lo scambio di persona. Ossia che Thomas non fosse il vero obiettivo, come raccontano più voci in paese. Di certo Alatri, bella cittadina laziale di quasi 30mila abitanti, seconda per popolazione, in provincia di Frosinone, dopo il capoluogo e dopo Cassino, torna nuovamente alla cronache per fatti di sangue.

L’omicidio di Emanuele Morganti

L’agguato mortale che ha ucciso Thomas Bricca è avvenuto a poche decine di metri dalla piazzetta in cui, tra il 25 e il 26 marzo 2017, fu picchiato a morte Emanuele Morganti. Anch’egli giovanissimo, 21 anni, si trovava in un bar con la fidanzata, quando scoppiò una lite con alcuni giovani che avevano rivolto apprezzamenti alla sua fidanzata. A quel punto scattò l’aggressione e intervenne il buttafuori. All’esterno del locale Emanuele fu circondato e massacrato.

Willy Monteiro Duarte

Poco più di due anni fa, invece, sempre nel Lazio, a Colleferro (Roma), Willy Monteiro Duarte, 20 anni, fu brutalmente assassinato durante un pestaggio il 6 settembre 2020. Stava cercando di difendere un amico aggredito. Le forze dell’ordine identificarono i responsabili dell’omicidio nei fratelli Gabriele e Marco Bianchi, in Mario Pincarelli, e in Francesco Belleggia, incensurato. La brutalità del pestaggio ebbe forte impatto sull’opinione pubblica italiana. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, conferì a Willy la medaglia d’oro al valore civile alla memoria. Il 4 luglio 2022 i fratelli Bianchi sono stati condannati in primo grado all’ergastolo, mentre Mario Pincarelli a 21 anni e Francesco Belleggia a 23 anni.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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