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Henri Matisse, la forza del colore

Tra i più noti artisti del XX secolo, esponente di spicco della corrente artistica dei Fauves

Nato nel 1869, Henri Matisse è stato un pittore francese tra i più noti del XX secolo, esponente del movimento pittorico dei Fauves. Il Fauvisme, in italiano Fauvismo, si affermò in Francia nella prima metà del Novecento e comprendeva un gruppo di artisti che espose per la prima volta al Salon d’Automne di Parigi nel 1906.

La loro caratteristica principale era l’uso di colori accesi per descrivere la gioia di vivere e la violenza delle emozioni. Ispirandosi alle opere di Vincent Van Gogh e Paul Gaugin, che usavano i colori in maniera arbitraria, concentrandosi sulle sue possibilità espressive in modo da riportare sulla tela le sensazioni e l’istinto dell’artista. “Il colore soprattutto, forse ancor più del disegno, è una liberazione“.

Henri Matisse
Henri Matisse, l’opera La Gioia di vivere

Matisse fu legato alla grande tradizione pittorica francese

Affascinato da Eugène Delacroix e dai post-impressionisti tra cui, oltre Gauguin, Van Gogh e Paul Cézanne col quale condivideva l’idea che la geometria fosse alla base dell’anatomia e il colore dovesse essere sempre usato nella sua pienezza. Un soggiorno a Londra permise a Matisse di studiare i dipinti di William Turner.

Il dipinto Donna con cappello del 1905, ritratto della moglie Amélie, venne descritto come “una pentola di colori rovesciata in faccia al pubblico” per la violenza con cui il colore è stato posto sulla tela. La donna, posta di tre quarti, rivolge lo sguardo all’osservatore mostrando il suo vistoso cappello. L’opera è firmata dall’artista in alto a sinistra.

I celebri dipinti

La stanza rossa, o Armonia in rosso, è la composizione tra le più celebri dell’autore, datata 1908, è caratterizzata dall’assenza di profondità, di volume, tanto che non si capisce se vi sia una finestra o un quadro raffigurato all’interno del dipinto stesso. Inoltre le decorazioni della tovaglia vengono riprese sulla parete. L’ambiente non è dunque uno spazio reale di una sala da pranzo, bensì l’espressione di una dimensione interiore. Anch’esso provo di bidimensionalità e con il rosso come colore fondamentale, Lo studio rosso del 1911 esprime un sentimento, una sensazione. L’autore raffigura il suo atelier nei pressi di Parigi e vi inserisce i suoi stessi dipinti ad arredare lo spazio. Gli altri oggetti risultano effimeri e delineati solo da semplici linee bianche.

Il capolavoro di Matisse è La danza, datato 1909, che sembra il punto di incontro di tutte le caratteristiche della grande pittura europea di fine Ottocento. Si possono trovare infatti il primitivismo e il colore arbitrario a stesure piatte di Gauguin, l’intensità cromatica di Van Gogh e lo studio della composizione di Cézanne. La scena è ambientata di notte su una verde collina e contro uno sfondo blu. Cinque figure femminili dipinte di rosa danzano armoniose tenendosi per mano. Questo abbraccio universale, ideale di felicità e della gioia di vivere, è simbolo della continuità della vita, del suo continuo rinnovarsi. La musicalità, unita al senso della decorazione, è una caratteristica fondamentale in Matisse che ritorna nel dipinto La musica del 1910. Questa volta le cinque figure sono maschili e intente a suonare e cantare. L’ambiente e i colori sono i medesimi.

Henri Matisse
Henri Matisse, l’opera La Musica

La tecnica pittorica di Matisse

La tecnica di Matisse parte da una rielaborazione della realtà che lo circonda andando via via a semplificarla riducendola alle sue forme geometriche essenziali in modo da poterla assorbire al meglio e trasmetterla con efficacia e lucidità allo spettatore che osserva le sue opere. In questa operazione un ruolo essenziale è svolto dal colore che non è più un mero mezzo pittorico, ma diventa un verso e proprio caposaldo della poetica del francese: proprio attraverso la stesura cromatica Matisse conferisce infatti forma ai soggetti, agendo tramite colori primari e secondari estremamente accesi che si distaccano totalmente da una rappresentazione oggettiva del mondo circostante. I soggetti di Matisse vengono infatti interiorizzatiidealizzati e solo a questo punto restituiti sulla tela. Proseguendo nella sua carriera infatti Matisse arriverà anche a sconfinare nell’astrattismo.

Matisse e i Fauves

Henri Matisse è noto anche per l’appartenenza al gruppo dei Fauves, avanguardia artistica di breve durata, tra il 1905 e il 1910, ma di grande impatto sull’arte di Matisse e di conseguenza sui primi anni del XX secolo. Il movimento viene identificato in un preciso momento storico, ossia la mostra collettiva data al Salon d’Automne a Parigi. Proprio in quest’occasione il critico Louis Vauxcelles conia l’espressione “cage aux fauves”, traducibile come gabbia delle belve, in merito alla sala espositiva. Tra i capisaldi artistici del movimento figurano l’abolizione della prospettiva e del chiaroscuro e la totale dedizione al colore come mezzo espressivo.

Elena Parmegiani

Moda & Style

Giornalista di moda e costume, organizzatrice di eventi e presentatrice. Consegue la Laurea Magistrale in Comunicazione Istituzionale e d’Impresa all’Università “La Sapienza” di Roma. Muove i primi passi lavorativi con gli eventi per il Ferrari Club Italia, associazione di possessori di vetture Ferrari. Da oltre quindici anni è il Direttore Eventi della Coffee House del prestigioso museo Palazzo Colonna a Roma; a cui di recente si è aggiunto quello di Direttore Eventi della Galleria del Cardinale Colonna. Ha organizzato e condotto molte sfilate di moda per i più importanti stilisti italiani. Come consulente è specializzata nella realizzazione sia di eventi aziendali, sia privati. Scrive di moda, bon ton (con una sua rubrica), arte e spettacolo. Esperta conoscitrice dei grandi nomi della moda italiana, delle nuove tendenze del Fashion e del Made in Italy. Cura anche la rubrica di Velvet dedicata al Wedding. 

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