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Patrick Zaki, approvata all’unanimità la mozione per la cittadinanza italiana

Il testo approvato prevede per il governo di continuare a sostenere: "il rilascio di Zaki e i prigionieri di coscienza"

Si è votata oggi 7 luglio alla Camera, l’approvazione della cittadinanza italiana per Patrick Zaki, lo studente dell’Università di Bologna, detenuto in Egitto. Con 358 voti a favore la mozione è passata alla Camera dei Deputati; il testo approvato prevede che il Governo si impegni per: “continuare a sostenere, nei rapporti bilaterali con l’Egitto e in tutti i consessi europei ed internazionali, l‘immediato rilascio di Patrick Zaki e di tutti i prigionieri di coscienza: difensori dei diritti umani, giornalisti, avvocati e attivisti politici finiti in carcere solo per aver esercitato in modo pacifico i loro diritti fondamentali”. E inoltre continua con l’invito: “ad adottare iniziative affinché le autorità egiziane rispettino i diritti alla libertà d’espressione, di associazione e di manifestazione pacifica e spezzino il circolo dell’impunità per le gravi violazioni dei diritti umani in corso nel Paese“.

Patrick Zaki: l’Italia a lavoro per il rilascio immediato dello studente egiziano

La mozione approvata all’unanimità dalla Camera, con l’astensione dei deputati di Fratelli d’Italia, prevede che il Governo avvii: “le necessarie verifiche tempestivamente mediante le competenti istituzioni al fine di conferire a Patrick George Zaki la cittadinanza italiana“. Enrico Letta ha commentato su Twitter: “Ora che il Parlamento nella sua completezza e si è pronunciato sta al Governo a fare la sua parte“.

Anche Vittoria Casa, presidente M5S della commissione Cultura alla Camera, ha lanciato un appello: “La mozione approvata oggi a Montecitorio segue quella di aprile del Senato. Il parlamento italiano chiede al governo un passo che sarebbe un atto non solo simbolico. Con la Repubblica d’Egitto c’è già un processo aperto che riguarda la tortura e l’assassinio di Giulio Regeni. Se Zaki fosse dichiarato cittadino italiano, gli strumenti per tutelarne la dignità e richiederne la liberazione sarebbero sicuramente più efficaci e assertivi. Dobbiamo stare al nostro dettato costituzionale e difendere in ogni modo una persona che non può difendersi“.

Wanda Ferro ha così spiegato l’astensione di Fratelli di Italia: “ritenendo questa mozione controproducente, se non addirittura deleteria, ai fini della sua liberazione. Questa linea trova riscontro anche nelle posizioni del Governo, laddove anche la viceministra Sereni ha espresso il timore che questa azione possa venire letta dall’Egitto come un atto di forza da parte del governo italiano, causando possibili effetti negativi sul rilascio di Zaki“.

 

Viviana Gaudino

Nata e cresciuta a Napoli, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne alla Federico II, si è trasferita a Roma dove ha studiato Editoria e Scrittura alla Sapienza e terminato il percorso con lode. La grande passione per i libri e la letteratura l'hanno spinta a portare avanti il progetto di entrare nel mondo dell’editoria e della comunicazione: ha infatti partecipato al master "Il lavoro editoriale", promosso dalla Scuola del libro di Roma, e a numerosi workshop improntati sulla stesura e la correzione di testi. Dopo svariate esperienze come Redattrice (Edipress - agenzia di stampa del Corriere dello Sport - TuttoSport - Italo - Auto.it - Classified - Il Tempo -, LaCooltura, Snap Italy, NapoliSport), Editor, supporto Ufficio Stampa e Social Media Manager, è approdata nella redazione interna Velvet Mag.

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