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Direttivo M5S, il pasticcio delle piattaforme. Crimi: “Si vota online, ma non su Rousseau”

Il capo politico convoca le votazioni su un nuovo sito che esclude il Blog delle Stelle

L’ultima nota ufficiale del capo politico del Movimento Cinque Stelle, Vito Crimi, è piombata sulla comunità pentastellata, oggi 2 luglio, con un effetto destabilizzante. I militanti sono chiamati ad abbandonare il Blog delle Stelle per aderire al nuovo blog movimento5stelle.eu. Soltanto così potranno partecipare alla scelta dei candidati per la nomina del Comitato Direttivo che reggerà il Movimento fino al 2023.

Scontro digitale

Una risposta, quella di Crimi, al fondatore e garante Beppe Grillo. Il quale, al culmine dello scontro con Giuseppe Conte, nei giorni scorsi, aveva chiesto votazioni in Rete sulla piattaforma Rousseau. Obiettivo: eleggere il Comitato Direttivo M5s. “Cari iscritti, come richiesto dal garante, Beppe Grillo, è indetta la votazione per il Comitato direttivo del M5s. – ha annunciato Vito Crimi – Nei prossimi giorni saranno pubblicate le modalità e i tempi di presentazione delle candidature attraverso la nuova piattaforma di gestione degli iscritti e le date di svolgimento delle votazioni sulla nuova piattaforma di voto“. Per due volte in poche righe appare il termine “nuova piattaforma“. Ed è una questione politica, non solo tecnica. Il Comitato di garanzia M5s ha modificato il regolamento: ora le candidature devono essere fatte sul nuovo blog movimento5stelle.eu e non più sul blog delle Stelle.

Conte è fuori

Una cosa è certa: il regolamento per l’elezione del nuovo Direttivo, composto da 5 persone, sbarra la strada a Giuseppe Conte. Prevede infatti che chi voglia candidarsi debba essere non solo iscritto al M5s “entro il 30 giugno del 2020” ma anche che accetti “lo Statuto e il Codice Etico dell’Associazione MoVimento 5 Stelle” e di condividerne “totalmente il loro contenuto“. Ovviamente l’ex premier non aveva prima e non ha interesse ora a candidarsi per il Comitato: un organismo che consentirà di estrometterlo definitivamente da capo politico potenziale dei pentastellati.

Il rischio di ricorsi a raffica

Dopo l’annuncio di Crimi, arrivano le prime reazioni. “Rubrica ‘chiedo per un amico’. Gli associati che si sono iscritti (tutti) attraverso un altro sito, come fanno a sapere che movimento5stelle.eu, è il ‘sito del movimento’, su cui – a norma di statuto – deve essere pubblicato l’avviso di convocazione delle consultazioni? Ah, saperlo“. Lo scrive su Facebook l’avvocato Lorenzo Borrè, che assiste diversi esponenti ex Cinque Stelle e di recente ha vinto la battaglia legale per la cancellazione dell’espulsione della consigliera regionale sarda, Carla Cuccu, con relativo reintegro nel gruppo consiliare pentastellato. Poi Borrè avverte: “Voto su Rosseau o sarà raffica di ricorsi“.

Il fantasma della scissione

C’è ancora, intanto, una flebile speranza di evitare una dolorosa scissione nel Movimento. Luigi Di Maio e Roberto Fico continuano a mediare fra Conte e Grillo. Il lavoro di queste ore è, in sostanza, quello di mettere in ‘ghiacciaia’ anche la consultazione degli iscritti, tentando nel frattempo di riportare la calma e provare a riannodare i fili di un dialogo che resta difficile. E che tuttavia non è impossibile. In questo quadro, molto importante appare la richiesta dei gruppi parlamentari di poter finalmente leggere lo Statuto e la Carta dei valori preparati da Conte in questi mesi. Istanza che è stata accolta sia dal garante che dall’ex premier.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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