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Putin, avvelenato “con il tè” il suo oppositore: Alexei Navalny è grave in ospedale

Il leader dell’opposizione russa Alexei Navalny è incosciente ed è ricoverato in terapia intensiva in ospedale.

La drammatica notizia arriva da Mosca nei giorni roventi delle proteste e degli arresti di massa in Bielorussia. Stando alla portavoce del principale nemico politico dello “zar” Putin, Navalny è stato apparentemente avvelenato.

Kira Yarmysh – questo il nome della portavoce dell’uomo politico – spiega che Navalny stava volando dalla Siberia verso Mosca. Il suo aereo ha effettuato un atterraggio di emergenza quando egli si è sentito male.

“Pensiamo che ad Alexei qualcuno abbia somministrato del veleno mescolato nel suo tè – afferma Yarmysh -. Quella era l’unica cosa che ha bevuto la mattina. I medici dicono che il veleno si è rapidamente diffuso nel suo corpo mediante il liquido caldo”, ha aggiunto.

Navalny si trova nell’unità di terapia intensiva per pazienti tossicologici nell’Ospedale di Omsk. A confermare questa notizia è l’agenzia di stampa statale Tass. Il 44enne è noto in Ryssia per le sue campagne anti-corruzione contro alti funzionari. Ma anche per le critiche esplicite al presidente Vladimir Putin. E, in passato, ha subito aggressioni fisiche.

Il presidente russo Vladimir Putin, in alto: Alexei Navalny

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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