News

Coronavirus, parrucchieri ed estetisti aperti anche domenica e lunedì

Possibilità di aprire anche negli usuali giorni di chiusura: domenica e lunedì. Postazioni separate di almeno due metri. Aree d’attesa per i clienti all’esterno del negozio. Sono alcune delle linee guida per parrucchieri ed estetisti in vista della riapertura da lunedì prossimo 18 maggio.

L’Inail (Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro) ha predisposto le linee guida assieme all’Iss (Istituto superiore si sanità). Regole di carattere generale che interessano un settore considerato a rischio “medio-alto” per i devastanti effetti economici dell’emergenza virus. Un comparto che coinvolge circa 140mila imprese e 260mila addetti.

Occorrono dal 18 maggio a parrucchieri ed estetisti tutta una serie di “misure organizzative generali”. Si va dalla prenotazione obbligatoria alle barriere di separazione tra le varie aree. E dalla previsione di una distanza minima di almeno due metri tra le postazioni all’eliminazione di “riviste e ogni altro oggetto che possa essere di utilizzo promiscuo nel locale”.

Dovrà inoltre essere presa la temperatura ai clienti,  consegnata loro una “borsa/sacchetto individuale monouso per raccogliere gli effetti personali“, privilegiare i pagamenti con bancomat e sistemi contactless.

Sia per i clienti che per i dipendenti è ovviamente previsto l’obbligo di mascherina. Per i lavoratori anche di guanti in nitrile e schermi facciali. Vanno utilizzati grembiuli e asciugamani monouso, così come bisogna sanificare le postazioni e gli strumenti dopo ogni trattamento e predisporre dei dispenser con soluzioni igienizzanti.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio