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Tutte le mostre e le fiere d’arte da non perdere in ottobre

Ottobre è un mese decisamente ricco in quanto a offerta culturale. Fiere, mostre ed eventi d’arte pullulano in Italia e all’estero. Come di consueto, VelvetMag ha pensato di proporvene una buona selezione. Cosa aspettate a segnare in agenda?

LE FIERE

Frieze London

Un appuntamento immancabile è Frieze London, che si terrà dal 3 al 6 ottobre a Regent’s Park per presentare il meglio dell’arte contemporanea di artisti emergenti e affermati internazionali. Non mancherà un programma ben strutturato di video e conferenze. In concomitanza con tale manifestazione, Frieze Masters, che, in un altro padiglione situato sempre all’interno del parco, riunirà oltre 130 gallerie specializzate in antichità, arte asiatica, arte medievale, moderna e postbellica. Tra le collaterali da segnalare nella metropoli inglese, la personale dello scultore inglese Antony Gormley, aperta fino al 3 dicembre alla Royal Art Academy of Arts.

Frieze Art Fair 2018. London. David Zwirner gallery. Photo by Linda Nylind. 4/10/2018.

ArtVerona

La 15ima edizione di ArtVerona si terrà dall’11 al 13 ottobre 2019 a Veronafiere. Sotto la guida di Adriana Polveroni – che si conferma nella direzione artistica per il terzo anno – la fiera veneta festeggia un traguardo importante, ovvero i quindici anni di attività. Invece, centocinquanta sono le gallerie che esporranno all’interno di due padiglioni: l’uno con una netta propensione verso il contesto degli artisti storicizzati del dopoguerra, l’altro indirizzato agli artisti contemporanei delle ultime generazioni. ArtVerona si distingue per la qualità della proposta, oltre che per un’attenzione al contesto territoriale mantenendo pur sempre lo sguardo verso confini stranieri.

Fiac Paris

La settimana successiva sarà il momento della Fiac, ospitata dal 17 al 20 ottobre ancora per quest’anno al Grand Palais di Parigi. Infatti, a partire dal 2021 la fiera cambierà sede a causa di lavori di ristrutturazione che si protrarranno per almeno tre anni. In ogni caso, tra i corridoi della meravigliosa struttura architettonica in ferro e vetro ci saranno 200 gallerie d’arte moderna e contemporanea di rilievo che esporranno opere che vanno dall’inizio del XX secolo ai giorni nostri. In particolare, nel settore Lafayette ci si potrà aggiornare sulle nuove tendenze, grazie ad una serie di gallerie giovani che godono di uno speciale trattamento economico, allo scopo di agevolarne la partecipazione.

LE MOSTRE

Roma

Cominciamo dalla capitale, la quale in ottobre offre un ricco programma di eventi culturali. Lunedì 7 ottobre, alle 18, s’inaugura Mirabilia Urbis, una mostra d’arte contemporanea a tappe: si parte dal Cinema Farnese (Via Campo de’ Fiori, 56) per proseguire – solo per citarne alcuni – verso la storica libreria Fahrenheit 451, Palazzo Falconieri, l’Hollywood, la bottega del liutaio e la sede di Colli Indipendent. Gli artisti coinvolti dalla curatrice Giuliana Benassi sono venti, italiani e stranieri, tra cui ci limitiamo a menzionare Flavio Favelli, Rä Di Martino e Julian Rosefeldt. Per la sera dell’inaugurazione sarà possibile prenotare un tour completo della mostra, con guida, in partenza alle ore 20 scrivendo a comunicazione@artq13.com. Il ritrovo è previsto davanti alla statua di Giordano Bruno in Piazza Campo de’ Fiori. Per conoscere il programma delle performances o per maggiori informazioni, consultare il sito https://www.artq13.com/

Rimaniamo in centro per parlare di Canova. Eterna bellezza, la mostra che aprirà al pubblico il 9 ottobre a Palazzo Braschi (Piazza di San Pantaleo, 10). L’esposizione si concentra in particolar modo sul legame tra il grande scultore italiano e la città di Roma, la quale ha sempre rappresentato per lui un’ottima fonte di ispirazione. Incorniciati da un allestimento assai scenografico, oltre 170 opere di Antonio Canova e artisti a lui coevi animeranno le sale del museo in uno spettacolare gioco di luci e ombre.

Un’altra mostra da non perdere è Roma, la personale dedicata al grande maestro della fotografia italiana Gianni Berengo Gardin, aperta fino al 12 gennaio al Casale di Santa Maria Nova (Via Appia Antica, 251). Il curatore Giuliano Sergio ha scelto di mostrare ai visitatori 75 scatti che raccontano la città Eterna dal secondo dopoguerra ad oggi, per mezzo di capolavori inediti tutti da contemplare.

Invece, fino all’8 novembre la Fondazione Baruchello (Via del Vascello 35) ospiterà Get Rid of Yourself (Ancora Ancora Ancora), a cura di Lucrezia Calabrò Visconti ed in collaborazione con Almare. Le opere di Dafne Boggeri, Teresa Cos, Ambra Pittoni, Elena Radice, Radna Rumping ed Erica van Loon vanno a costituire una collettiva sonora molto originale, poiché prende forma nel buio. Il progetto indaga la produzione di un immaginario in assenza, riflettendo sulle possibilità politiche di abitare l’invisibile.

Rimaniamo in tema oscurità, dando notizia dell’imminente apertura di una mostra a cura di Danilo Eccher intitolata The Dark Side. Chi ha paura del buio?. Dall’8 ottobre – nel nuovo museo privato di Ovidio Jacorossi Musja – i visitatori potranno ammirare alcuni esemplari di Gregor Schneider, Robert Longo, Chiharu Shiota, Hermann Nitsch, Tony Oursler, Monica Bonvicini, Gino De Dominicis, Gianni Dessì, Flavio Favelli ed altri ancora. Per maggiori informazioni https://www.musja.it/

Kunsthalle Rostock, Installation Chiharu Shiota, Foto: Thomas Häntzschel / nordlicht www.fotoagenturnordlicht.de

Degna di nota è sicuramente anche Objects and Sounds, la prima mostra personale in Italia dell’artista finlandese Jonna Kina, a cura di Manuela Pacella, visitabile fino al 2 novembre al Pastificio Cerere (Via degli Ausoni, 7). L’esposizione si concentra sull’attività dei rumoristi cinematografici, di cui l’artista riproduce i suoni sia su carta fotografica – come nel caso della serie Foley Objects – sia su carta normale – come nel caso di Score of Arr. For a Scene.

Concludiamo la rassegna degli eventi romani con Monumentum. Robert Morris 2015-2018 – a cura di Saretto Cincinelli – aperta dal 15 ottobre alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (Viale delle Belle Arti, 131). Si tratta della prima mostra dedicata al grande artista americano dopo la sua morte, avvenuta nel novembre del 2018. Un’occasione per vedere opere realizzate dal grande esponente di Land Art negli ultimi anni della sua attività e mai esposte prima in Europa.

Dall’11 ottobre, la Fondazione Elena e Claudio Cerasi – in collaborazione con la galleria Magazzino di Roma – presenta Jan Fabre The Rhythm of the Brain, un percorso espositivo attorno alla visionaria figura e produzione artistica di Jan Fabre. Le opere di De Chirico, Donghi, Capogrossi, Janni, Casorati e Cambellotti – parte della collezione permanente dell’istituzione romana – sono state d’ispirazione diretta per Fabre nella selezione di alcune sculture inedite. In generale tutte le opere sono state scelte dall’artista appositamente per Palazzo Merulana, alcune per altro non sono mai state esposte in Italia, tra cui una serie di disegni e un film-performance realizzato da Jan Fabre insieme al neuroscienziato italiano Giacomo Rizzolatti.

Milano

La straordinaria collezione di Justin K. Thannhauser, donata nel 1963 al Guggenheim di New York, arriva per la prima volta in Europa a Palazzo Reale dal 17 ottobre. In esposizione circa 50 capolavori dei grandi maestri impressionisti, post-impressionisti e delle avanguardie dei primi del Novecento, tra cui Paul Cézanne, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Paul Gauguin, Edouard Manet, Claude Monet, Vincent van Gogh e un nucleo importante di opere di Pablo Picasso.

Dal 18 ottobre al 31 dicembre 2019, Marina Abramović arriva nella Cripta di San Sepolcro con il ciclo di video The Kitchen. Homage to Saint Therese, un’opera molto significativa nella quale l’artista si relaziona con un’importante figura del cattolicesimo: Santa Teresa d’Avila. Il lavoro si compone di tre video che documentano altrettante performance tenute nel 2009 dall’Abramović nell’ex convento di La Laboral a Gijón, in Spagna. Clicca qui per alcune informazioni utili.

Wes Anderson e Juman Malouf all’interno della mostra “Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori” Fondazione Prada, Milano 20.09.2019 – 13.1.2020 Foto Andrea Rossetti Courtesy Fondazione Prada

C’è tempo fino al 13 gennaio 2020 per vedere Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori, un progetto espositivo concepito da Wes Anderson e Juman Malouf per la Fondazione Prada (Largo Isarco 2). Organizzata in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna, la mostra riunisce 538 opere d’arte e oggetti selezionati dal regista cinematografico Wes Anderson (Houston, 1969) e dall’illustratrice, designer e scrittrice Juman Malouf (Beirut, 1975) e provenienti da 12 collezioni del Kunsthistorisches Museum e da 11 dipartimenti del Naturhistorisches Museum di Vienna. Il titolo della mostra rende omaggio a una delle opere esposte, il sarcofago di Spitzmaus, una scatola di legno egiziana che contiene la mummia di un toporagno del IV secolo a.C..

ALTRE CITTA

Venezia

Dal 10 ottobre al 15 dicembre 2020 Sophie Ko – artista georgiana nata a Tbilisi nel 1981 e residente a Milano – sarà la protagonista di una mostra allestita a Ca’ Pesaro (Santa Croce 2076). Le sue opere entreranno in dialogo con il Pensatore di Auguste Rodin, capolavoro d’arte moderna custodito all’interno del museo. Sophie Ko è nota soprattutto per le sue “geografie temporali”, delle scatole bidimensionali in cui è compresso il pigmento puro e colorato. Il progetto si inserisce nell’ambito di Level 0, il format di Art Verona che prevede che i musei e le istituzioni aderenti “adottino” un artista esponendolo durante l’anno successivo nelle proprie sedi. Sophie Ko è stata selezionata da MUVE per Art Verona 2018 con supporto della Galleria de’ Foscherari di Bologna.

Sophie Ko, Exhibition view Terra – Geografie temporali 2016 – Galleria de’ Foscherari – Bologna

Bologna

Invece, a Cesare Pietroiusti (1955, Roma) è dedicata la prossima personale al MAMbo intitolata Un certo numero di cose / A Certain Number of Things, a cura di Lorenzo Balbi con l’assistenza curatoriale di Sabrina Samorì. L’inaugurazione è prevista giovedì 3 ottobre alle ore 18,30 e rimarrà aperta fino al 6 gennaio 2020. L’idea della mostra – la prima antologica dell’artista italiano in una istituzione museale – prende avvio da una riflessione sul concetto stesso di retrospettiva e sulla effettiva possibilità di rappresentare un percorso di ricerca artistica in tale formato. Da questa indagine nasce l’idea-provocazione di Cesare Pietroiusti: autonarrarsi non solo attraverso le opere prodotte ma anche tramite oggetti, suggestioni, episodi, gesti, azioni, comportamenti, ricordi riferiti alla propria vita, a partire dall’anno di nascita, il 1955.

Bergamo

Dal 26 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020 la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo presenta Sta arrivando il temporale, mostra personale di Francesco Gennari a cura di Lorenzo Giusti. Nato a Pesaro nel 1973, Francesco Gennari è uno degli artisti più importanti della sua generazione. Nel suo lavoro, in cui esperienze della Metafisica e del Minimalismo trovano un punto di contatto, dà forma a percezioni e stati d’animo personali realizzando sculture, disegni come rappresentazioni di paesaggi mentali e fotografie di sé stesso. Un percorso minuzioso e poetico, un’“indagine sottile”, di cui l’autorappresentazione costituisce un aspetto fondamentale.

Manuela Valentini

Arte&Cultura

Manuela Valentini lavora tra Roma e Bologna. Laureata in Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Bologna, è curatrice indipendente di mostre d’arte contemporanea in Italia e all’estero. Tra i vari progetti realizzati, si ricorda New Future – una collettiva promossa da Visioni Future, MAMbo e BJCEM – durante la quale sono stati presentati i lavori di tredici artisti visivi selezionati al W.E.Y.A World Event Young Artist di Nottingham. Ha inoltre curato un focus a proposito dell’arte giovane italiana in occasione di Mediterranea 16, la sedicesima edizione della Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo. Infine, nel 2014 ha portato un’installazione di Marcos Lutyens in esposizione al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Iscritta all’ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, si è occupata di due rubriche (Ritratto del curatore da giovane e L’altra metà dell’arte) per Exibart – per cui continua a scrivere – ma l’esordio in ambito giornalistico è avvenuto nel 2010 sulle pagine culturali de Il Resto del Carlino.

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