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Flat Tax in deficit, Conte attacca Salvini: “Non c’è nessun progetto…”

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non ci sta. L’idea avanzata a tutta forza dalla Lega – e che trova il consenso dello stesso M5S – sulla flat tax da fare presto e accumulando altro debito non sembra piacergli più di tanto. “Non discuto adesso davanti ai giornalisti come si farà la flat tax – ha detto oggi a Roma – . Un progetto di flat tax non è ancora arrivato a Palazzo Chigi”. 

Il vicepremier leghista, Matteo Salvini, ha rilanciato di nuovo la “tassa piatta” sui redditi, accusata da molti di favorire i ricchi. “La proposta della Lega di finanziare in deficit la flat tax – dicono autorevoli fonti parlamentari del Movimento 5 Stelle – ci trova favorevoli. A maggior ragione se, come apprendiamo, Tria già condivide questa idea: ben venga il regime fiscale al 15% per i redditi fino ai 65.000 euro”.

Di tono un po’ diverso la presa di posizione del premier. “Ci prendiamo ancora questi giorni ma sicuramente lunedì sarà la prima buona occasione per fare il punto della situazione – ha detto ancora Conte -: voglio parlare agli italiani. Questo è il governo del cambiamento, della chiarezza“. “Dobbiamo massima chiarezza agli italiani”, aggiunge.

“Questo è il governo del cambiamento – insiste Conte -: ho sempre rivendicato un cambiamento nel senso della chiarezza di intenti rispetto ai programmi. Sicurezza del cammino che sia strategico, che proceda in modo lungimirante e senza strappi. Dobbiamo afferrare queste premesse e queste condizioni per poter proseguire”.

Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria

Photo credits: Twitter

Salvini duro sulla flat tax: “Va fatta comunque”. È scontro aperto con Tria e Conte

(notizia del 9 aprile 2019) Matteo Salvini la flat tax la vuole portare a casa. E, secondo Liberoquotidiano.it, il muro che ha alzato il ministro Giovanni Tria non gli va proprio giù. E il messaggio che gli ha fatto recapitare – anche al premier Giuseppe Conte – è il seguente: se non si fa la flat tax, salta il banco e la faccio con chi ci sta.

Insomma, una sorta di “pizzino” che, riporta il Giornale in un retroscena, può anche essere interpretato come una minaccia di crisi di governo. Visto che peraltro, in questo momento in Parlamento, Salvini ha una maggioranza disponibile a votare la flat tax. Composta da Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Il braccio di ferro con Tria va avanti da giorni. Il ministro sta preparando un Def (Documento di economia e finanza) che certificherà la crisi economica. La crescita prevista all’1% solo tre mesi fa è infatti destinata a scendere allo 0,2% mentre il rapporto deficit-Pil passerà dal 2,04% di dicembre al 2,4 per cento. Un Def che purtroppo per il leader della Lega non fa alcun riferimento alla flat tax.

Photo credits: Twitter

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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