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Ucraina: il nuovo presidente è il comico Zelensky

Vladimir Zelensky è il nuovo presidente dell’Ucraina. Il popolare comico televisivo ha raccolto il 73% dei voti contro il 25% del presidente in carica Petro Poroshenko che ha ammesso la sconfitta. “Il mese prossimo lascerò la mia carica, questa è la scelta degli ucraini: accetto questa decisione ma voglio sottolineare che non abbandonerò la politica”, ha detto Poroshenko.

In Ucraina dalle 8 della mattina di domenica 21 aprile si è votato per eleggere il nuovo presidente. Oltre 30 milioni di persone – 325 mila delle quali hanno cambiato il seggio si registrazione rispetto al primo turno – gli aventi diritto al voto. L’affluenza alle urne alle elezioni presidenziali ha raggiunto il 18,13% alle 11 del mattino, secondo la Commissione elettorale centrale. La più alta partecipazione elettorale è stata osservata nella regione meridionale di Zaporozhye (24,62%), mentre i dati più bassi sono stati registrati nella regione sudoccidentale di Zakarpatye (8,64%).

L’affluenza alle urne nel ballottaggio è superiore a quella del primo turno del 31 marzo, quando i dati delle 11.00 erano pari al 16,65%. Vladimir Zelensky è stato multato per aver mostrato ai giornalisti la scheda elettorale compilata prima d’immetterla nell’urna. Il candidato alla presidenza, dato come favorito, accortosi della gaffe ha scherzato con i reporter: “Ah, è contro la legge? Allora non vi ho fatto vedere nulla…”. Ma ormai era troppo tardi. Nel primo pomeriggio al suo quartier generale si sono presentate le forze dell’ordine e gli hanno fatto compilare il verbale (il tutto ampiamente documentato da immagini). “Giusto, ho infranto la legge e la legge è uguale per tutti”, ha commentato Zelensky. Dmitry Razumkov, il portavoce della sua campagna elettorale, ha pubblicato su Facebook le foto del verbale. “Nuovo presidente, nuove regole”, ha scritto. “Tutti – ha aggiunto – devono rispettare la legge”.

Il papa, nel messaggio ‘Urbi et Orbi’, ha auspicato che “in questa Pasqua trovi conforto la popolazione delle regioni orientali dell’Ucraina, che continua a soffrire per il conflitto ancora in corso. Il Signore incoraggi le iniziative umanitarie e quelle volte a perseguire una pace duratura”.
Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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