La Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità il disegno di legge che introduce il delitto di femminicidio nel codice penale italiano, rafforzando la legislazione contro la violenza di genere.
Il provvedimento, già approvato dal Senato, ha ottenuto 237 voti favorevoli, segnando un traguardo storico nella lotta alla violenza sulle donne.
Il testo e le novità introdotte dalla riforma
Il testo normativo riconosce giuridicamente la gravità specifica degli omicidi commessi contro le donne, prevedendo l’ergastolo per chi uccide una donna per motivi di discriminazione, odio di genere o per esercitare controllo e dominio. Il reato si configura anche quando l’omicidio avviene in risposta al rifiuto della vittima di instaurare o mantenere un legame affettivo, oppure come mezzo di limitazione delle libertà personali femminili.
La nuova legge introduce prescrizioni stringenti sui benefici penitenziari per i condannati per femminicidio e altri reati collegati alla violenza di genere. L’accesso a benefici come permessi premio e misure alternative alla detenzione sarà subordinato a valutazioni giudiziarie approfondite, basate su osservazioni scientifiche della personalità del detenuto della durata minima di un anno.
In caso di femminicidio o omicidio aggravato, la legge prevede che i provvedimenti relativi alla detenzione siano comunicati immediatamente anche ai familiari della vittima. Per i minori condannati, è prevista una riduzione della durata massima dei permessi premio. Le vittime di tentato femminicidio o tentato omicidio aggravato avranno accesso gratuito al patrocinio legale senza limiti di reddito, mentre sono potenziate le tutele per gli orfani di femminicidio. Inoltre, i minori di almeno 14 anni potranno rivolgersi autonomamente ai centri antiviolenza per ricevere informazioni e supporto.

Femminicidio in Italia, ora è reato. Velvetmag.it
Giorgia Meloni soddisfatta del risultato
Il provvedimento promuove campagne di sensibilizzazione contro l’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope, spesso associate a episodi di violenza sessuale, e istituisce un tavolo tecnico permanente presso il Ministero della Salute per monitorare e prevenire tali situazioni. Sono inoltre previsti programmi formativi per magistrati e operatori sanitari, al fine di migliorare la gestione dei casi di violenza domestica e di genere.
Il Ministero della Giustizia presenterà ogni anno al Parlamento una relazione sull’applicazione della normativa, garantendo un monitoraggio costante dell’efficacia delle misure adottate.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha commentato l’approvazione: «È un segnale forte di unità politica contro la barbarie della violenza sulle donne. Con questo provvedimento aggiungiamo uno strumento fondamentale alle misure già esistenti, come il rafforzamento del Codice Rosso e il raddoppio delle risorse per centri antiviolenza e case rifugio». La Premier ha sottolineato l’importanza di proseguire con impegno quotidiano nella tutela della dignità femminile.

Il Femminicidio diventa reato velvetmag.it












