Nel cuore della Puglia, la dimora di Al Bano Carrisi continua a stupire per la sua imponenza e per la ricchezza di dettagli.
La tenuta, situata nella campagna di Cellino San Marco, è diventata un simbolo dell’impegno artistico e imprenditoriale del celebre cantante, nonché un punto di riferimento per chi vuole scoprire il legame profondo tra la sua vita familiare, la musica e la passione per la terra.
La villa principale, accompagnata dalla scritta “Tenute Al Bano Carrisi”, rappresenta molto più di una semplice abitazione: è un rifugio che accoglie la famiglia, inclusi figli e nipoti che non vivono stabilmente con lui. La particolarità risiede nel fatto che il progetto architettonico è stato concepito direttamente da Al Bano, che ha curato ogni singolo dettaglio con il suo ingegno e gusto personale.
Un’opera architettonica nato dalla visione di Al Bano
Il cantante ha raccontato come la costruzione sia iniziata nel 1971, su un terreno acquistato due anni prima, un’area allora priva di acqua e corrente elettrica. Superando numerose difficoltà, anche grazie all’entusiasmo della moglie Romina Power, la tenuta ha preso forma e si è sviluppata nel tempo. Una testimonianza del valore dell’investimento è la spesa di 20 milioni di lire per allacciare la proprietà alla rete elettrica Enel, una cifra importante per l’epoca.
Un aneddoto significativo riguarda la visita del critico d’arte Vittorio Sgarbi, che, colpito dall’originalità del progetto, suggerì di realizzare un libro intitolato “Al Bano architetto”, sottolineando la personalità unica con cui il cantante ha modellato la sua dimora.
Un polo multifunzionale tra ospitalità, musica e agricoltura
Nel corso degli anni, la tenuta si è trasformata in un complesso multifunzionale di eccellenza. Tra le novità più recenti spicca la spa “È la tua vita”, inaugurata nel 2020 e ispirata a una delle canzoni più famose di Al Bano.

I dettagli unici. Foto: IG, @albano_official – velvetmag.it
Oltre alla villa padronale, realizzata con materiali tipici come la pietra leccese e il carparo, il complesso comprende un hotel diffuso chiamato “Felicità”, una risto-pizzeria, una cantina storica risalente al 1973, una raffinata enoteca, una piccola chiesa, gli uffici per la gestione artistica e persino una sala di registrazione.
L’azienda agricola della tenuta si estende con un vasto uliveto e un campo da calcio immerso nel verde, simboli della passione per la vita rurale e per lo sport che da sempre contraddistinguono Al Bano.
La cantina e le ambizioni vinicole per il futuro
Di particolare rilievo è il progetto legato alla produzione vinicola. La tenuta sta per inaugurare, il prossimo primo settembre, una terza cantina situata nelle immediate vicinanze del complesso principale. Questo nuovo investimento è destinato a far crescere significativamente la capacità produttiva, attualmente pari a 1,8 milioni di bottiglie all’anno, con l’obiettivo ambizioso di raggiungere quota 5 milioni nel prossimo futuro.
La crescita del settore vinicolo rappresenta una parte fondamentale delle attività delle Tenute Al Bano Carrisi, confermando il prestigio e la qualità riconosciuti nel panorama enologico italiano. Questo sviluppo sottolinea come la passione di Al Bano per la terra e il buon vino si traduca in un progetto imprenditoriale di lunga durata, capace di coniugare tradizione, innovazione e cultura locale.

La casa da sogno di Al Bano. Foto: FB - velvetmag.it












