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Sondaggi: Fratelli d’Italia stabile, crollo per il M5S

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I sondaggi politici, e in particolare quello del 21 ottobre 2024, condotto da SWG per il TgLa7, rivelano alcune tendenze significative nello scenario politico italiano. I dati fotografano una situazione di stabilità per il partito di Giorgia Meloni, mentre altre forze politiche mostrano segni di crescita o arretramento, in particolare per il Movimento Cinque Stelle, che continua a perdere terreno.

FdI sempre primo partito

Fratelli d’Italia (FdI) rimane il partito di riferimento nella scena politica italiana, con una percentuale che si aggira intorno al 29,5%. Il partito della premier Giorgia Meloni non registra variazioni molto significative rispetto ai precedenti sondaggi, confermando la propria posizione di forza all’interno del panorama politico nazionale. Tuttavia, questa stabilità nasconde alcune preoccupazioni interne, poiché i segnali di indebolimento di alcune componenti della maggioranza potrebbero impattare sull’efficacia dell’azione governativa nei prossimi mesi.

Foto Ansa/VelvetMag

Sondaggi, Lega in ripresa

Nel centrodestra, Lega mostra un segnale di ripresa, attestandosi attorno all’8,9%, in linea con i risultati precedenti. Il partito guidato da Matteo Salvini sembra aver arrestato la fase di declino, anche grazie alle recenti dichiarazioni sui temi della sicurezza e della gestione dei migranti, che continuano a essere centrali per la base elettorale leghista.

Forza Italia, invece, si mantiene stabile, con una percentuale di consensi che si aggira intorno al 9%, confermando la propria posizione come terzo attore della coalizione di Centrodestra. Nonostante la leadership di Antonio Tajani, il partito sembra ancora soffrire l’assenza di una figura carismatica come Silvio Berlusconi, scomparso recentemente, ma rimane un alleato solido per il governo.

M5S in caduta libera

Un dato particolarmente significativo riguarda, nei sondaggi, il Movimento 5 Stelle (M5S), che vede un forte calo nei consensi, scendendo all’11%. Questa diminuzione è attribuibile principalmente alla percezione di una debolezza nella proposta politica del movimento e alla mancanza di leadership incisiva da parte di Giuseppe Conte. Il M5S, che negli anni passati ha beneficiato del voto di protesta, sembra ora in difficoltà nel mantenere il consenso di un elettorato che appare sempre più disilluso dalle promesse non mantenute.

Sondaggi, il PD non sfonda

Sul fronte del Centrosinistra, il Partito Democratico (PD) si attesta intorno al 22,6%, mantenendo una posizione di rilievo nel panorama politico, ma senza riuscire a dare segnali di crescita significativa. La leadership di Elly Schlein non sembra aver ancora avuto un impatto decisivo nel rilanciare il partito, che appare intrappolato in un equilibrio tra correnti interne. Il PD continua a svolgere il ruolo di principale forza di opposizione, ma fatica a erodere consensi alla coalizione di Governo.

Andrea Orlando, candidato alla presidenza della Regione Liguria per il Centrosinistra con Elly Schlein. Foto Ansa/Luca Zennaro

Iv e Azione: la terza via non esiste

Infine, una nota interessante riguarda il terzo polo rappresentato dalla potenziale coalizione tra Italia Viva e Azione, che, sommati, si attestano attorno al 4,6%. Il duo guidato da Matteo Renzi e Carlo Calenda non riesce neppure a beneficiare della crisi del Movimento 5 Stelle e delle difficoltà del Partito Democratico. L’analisi del sondaggio del 21 ottobre conferma un panorama politico dominato dal centrodestra, ma con alcuni segnali di cambiamento.

La stabilità di Fratelli d’Italia e la ripresa della Lega sono bilanciate dalla crisi del Movimento 5 Stelle e dalla stabilità non positiva del Partito Democratico, mentre la terza via del Centro non attira per nulla gli italiani. I prossimi mesi saranno cruciali per comprendere se queste tendenze si consolideranno o se assisteremo a nuove dinamiche.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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