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Carlo e Camilla: perché la regina Elisabetta non andò alle nozze del figlio

La questione incuriosisce ancora i media britannici

Nel 2005 all’allora principe Carlo fu finalmente permesso di sposare Camilla Parker-Bowles. Oggi il pubblico inglese ha ampiamente accettato la loro unione, ma in passato i due hanno dovuto affrontare l’avversione della stessa Famiglia Reale all’unione. La plateale assenza della regina Elisabetta alla cerimonia di nozze del figlio, infatti, continua a suscitare delle domande. Ma cosa ha portato la Sovrana a rimanere lontana dallo storico matrimonio?

Era il 9 aprile 2005 quando l’attuale re Carlo III ha potuto celebrare le tanto desiderate nozze con Camilla. Dopo tanti anni, infatti, la loro relazione ha ottenuto l’approvazione da parte della regina Elisabetta II, che ha permesso la celebrazione del matrimonio. Tuttavia, la Sovrana non era presente tra gli invitati che hanno assistito all’evento. La coppia si è unita con una cerimonia civile, che ha permesso a Camilla, col passare del tempo, di diventare duchessa di Cornovaglia prima, e regina dopo.

Carlo e Camilla
Ansa

Nonostante l’approvazione alla celebrazione delle nozze, però, la regina Elisabetta II non ha partecipato al matrimonio. Un fatto che ci ancora oggi suscita la curiosità della stampa britannica, che è tornata ad affrontare l’argomento. Già prima dello storico matrimonio di Carlo e Camilla, nell’aprile del 2005, circolavano innumerevoli voci sull’assenza della Regina. Molte fonti sostenevano che la Sovrana semplicemente non fosse d’accordo con la scelta di suo figlio e che non approvasse personalmente il matrimonio della coppia.

L’assenza della regina Elisabetta al matrimonio di Carlo e Camilla

Certamente Carlo III ha dovuto lottare a lungo per poter sposare Camilla. La loro relazione, infatti, è stata accusata dalla stessa Lady Diana di aver contribuito alla fine del loro matrimonio. Per alcuni, dunque, la regina Elisabetta avrebbe deciso di non partecipare alle loro nozze perché non approvava la nuova unione del figlio. Tuttavia, secondo la versione dei fatti riportata dal Daily Mail, la spiegazione è un’altra. Come monarca del Regno Unito, infatti, la regina Elisabetta II era anche capo della Chiesa d’Inghilterra. Questo ruolo, dunque, avrebbe messo in seria difficoltà la Sovrana in un’occasione di questo tipo. Come capo della Chiesa inglese, infatti, ha dovuto rispettare formalmente che il voto “finché morte non ci separi” vale per tutta la vita.

Carlo e Camilla
Ansa

La prima moglie di Carlo, la principessa Diana, era già morta al tempo delle seconde nozze, ma c’era comunque stata una separazione e il successivo divorzio dall’erede al trono. Per questo motivo la regina Elisabetta II rimase fedele al proprio ruolo fino alla fine. Il secondo sì di suo figlio, infatti, andava contro ogni suo principio. Una fonte ha raccontato che la Sovrana si sarebbe confidata con un amico. Gli avrebbe detto: “Non posso andare. Ho la sensazione che la mia posizione non lo permetta“. La Regina non riusciva a conciliare il suo ruolo di ospite privata all’evento con il suo ruolo di Regina, quindi ha deciso di stare lontana dal matrimonio. Se fosse stata presente, avrebbe “messo in dubbio i valori della Chiesa d’Inghilterra“. La regina, però, non è rimasta del tutto estranea all’evento. Insieme al principe Filippo ha partecipato al ricevimento a Palazzo. Come compromesso, la regina Elisabetta e il principe Filippo decisero di partecipare ad una benedizione nella Cappella di San Giorgio, che seguì il matrimonio ufficiale.

 

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Roberta Gerboni

Beauty & Royal affairs

Siciliana, vive a Roma. Appassionata di scrittura e giornalismo fin da giovane, inizia il proprio percorso in redazione a 17 anni, occupandosi di cultura e attualità. Per tre anni redattore del Corriere di Gela, si è dedicata alla redazione di articoli per varie testate online.
Laurea Magistrale con Lode in Lettere Classiche all' Università degli Studi di Siena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere a Catania.
Appassionata di salute, bellezza e delle vite dei reali di tutto il mondo.

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