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Calcio scommesse: Tonali squalificato per 10 mesi

Dopo Fagioli patteggia anche l'ex Milan che per ulteriori 8 mesi dovrà fare incontri coi giovani calciatori per metterli in guardia dalla ludopatia

Sandro Tonali, centrocampista della Nazionale di Luciano Spalletti e del Newcastle in Inghilterra, è stato inibito per 18 mesi a causa dello scandalo del calcio scommesse. Ha scelto di patteggiare dopo aver ammesso di aver effettuato scommesse illecite, anche sulla propria squadra precedente, il Milan.

Tonali attacca ora le scarpe al chiodo per 10 mesi: la stagione per lui è finita. Nei restanti 8 mesi sconterà pene alternative. In pratica effettuerà incontri, almeno 16 dei quali in presenza, organizzati dalla Federcalcio con i giovani di realtà territoriali dilettantistiche. E spiegherà loro i rischi connessi alle scommesse e alla ludopatia.

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Sandro Tonali (Newcastle). Foto Twitter @calcioinglese

I casi Tonali e Fagioli

La Procura generale dello Sport presso il Coni dovrà adesso approvare l’accordo tra Chiné, procuratore federale, e l’entourage di Tonali. Poi avverrà una comunicazione alla Uefa per fare in modo che il provvedimento sia valido anche nelle competizioni europee e in Inghilterra.

L’iter che Tonali ha seguito è stato il medesimo di quello con al centro Nicolò Fagioli della Juventus: il primo tesserato squalificato per il recentissimo scandalo riguardante le scommesse su piattaforme illegali. Fagioli, anch’egli giocatore della Nazionale, ha patteggiato e ha presentato un certificato medico che attesta come sia affetto da ludopatia

Anche Tonali ha cominciato un percorso terapeutico con l’obiettivo di guarire e voltare pagina nella sua esistenza. La ludopatia – cioè la dipendenza psicologica dal gioco d’azzardo nelle sue varie forme – affligge sempre più persone in Italia, a cominciare proprio da molti giovani. Il 25 ottobre, intanto, l’ex Milan ha giocato l’ultima gara prima dello stop: quella tra Newcastle e Borussia Dortmund, conclusasi con la sconfitta casalinga degli inglesi per 0-1.

Gravina sul patteggiamento

Tra la Procura Federale e Sandro Tonali si è raggiunto l’accordo, che è avvenuto prima del deferimento, quindi lo dovevo avallare. Cosa che ho fatto” ha detto Gabriele Gravina, numero uno della Figc. “Le regole prevedono un certo numero di anni di sanzione, è previsto il patteggiamento, sono previste le attenuanti. I ragazzi hanno collaborato fino all’inverosimile, quindi noi continuiamo a rispettare delle regole che ci siamo prefissati“.

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Gabriele Gravina. Foto Twitter @sportface2016

Poi ancora: “Non possiamo pensare di elogiare le dimensioni del mondo del calcio nella valorizzazione di alcuni aspetti sociali e poi pensiamo solo di punire alcuni ragazzi e di non recuperarli“. “Io credo che valgano molto di più, rispetto a un mese di squalifica, 8 mesi di attività di intervento a testimoniare, in maniera vera con i propri comportamenti e quello che hanno vissuto sulla propria pelle. Questo vale più di semplici parole. Se abbiamo informato la Uefa? Dobbiamo ancora avere l’ok da parte della procura generale, quindi noi tra oggi e domani pensiamo di definire il tutto e poi sicuramente l’avviseremo“.

Corona sotto inchiesta

La vicenda delle scommesse illecite di vari calciatori, anche online su siti illegali, ha però diversi risvolti penali. L’ex re dei paparazzi, Fabrizio Corona, che ha svelato alcuni nomi dell’inchiesta della magistratura in corso, fra cui appunto Fagioli e Tonali, ma anche Zaniolo della Roma dovrà affrontare i pm. Di tre giorni fa, come è noto, la notizia dell’iscrizione del suo nome sul registro degli indagati della procura di Milano per diffamazione aggravata a mezzo stampa, dopo le querele che alcuni calciatori – coinvolti nel caso scommesse dall’ex agente fotografico – hanno presentato alla magistratura.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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