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I Piqued Jacks dopo gli Eurovision: “Il contest ci ha lasciato tanto”

La band ha progetti ambiziosi per il futuro con un nuovo singolo e i live

Hanno conquistato gli spettatori dell’Eurovision Song Contest con Like an Animal e adesso sono tornati con un nuovo singolo. I Piqued Jacks sono però solo all’inizio del loro percorso musicale e puntano in alto. E nel frattempo, pensano già ai prossimi live che partiranno molto presto.

I Piqued Jacks sono un gruppo di amici ancora prima che colleghi, che condividono la stessa passione per la musica. Assecondando le loro influenze musicali sono riusciti ad affermarsi con uno proprio stile, diventato la carta vincente del loro successo. E anche se il loro percorso è appena iniziato, i loro progetti sono molto ambiziosi.

Piqued Jacks intervista
L’intervista ufficiale ai Piqued Jacks, foto Courtesy of Press Office – VelvetMag

Il gruppo nasce nel 2006, ma nel tempo ha subito qualche piccola modifica nella composizione. Oggi, Andrea, Francesco, Tommaso e Marco sono però determinati a continuare la loro ascesa nell’immaginario dell’alternative rock. Dalla partecipazione al concorso Una voce per San Marino al debutto sul palco dell’Eurovision Song Contest, il passo è stato molto breve. Eppure, la band ha mantenuto fede alle aspettative del pubblico e può dirsi più che soddisfatta del risultato finale. L’ultimo singolo uscito è Color Shades, che ha accompagnato anche l’annuncio della prossime date live in giro per l’Europa. Noi di VelvetMAG, a qualche settimana dall’uscita del nuovo brano, abbiamo voluto incontrare Francesco, bassista del gruppo, per raccontare i progetti della band, tra presente e futuro.

Intervista esclusiva ai Piqued Jacks

Come è nato il vostro gruppo? Raccontaci un aneddoto riguardo la genesi dei Piqued Jacks.
Appena entrati alle scuole superiori eravamo la classica band di amici che cantava per divertirsi. Ti racconto l’aneddoto sul nome della band, nato da un episodio abbastanza “stupido” (ride, n.d.r.). Erano le prime prove e all’improvviso abbiamo spaccato un jack, che si è piegato all’insù. Lì ci abbiamo visto quest’allusione un po’ “vietata ai minori” e ci abbiamo voluto giocare sopra con il nome del gruppo. “Pique” vuol dire “interessato” nell’accezione passionale del termine, noi l’abbiamo voluto avvicinare alla musica. Siamo semplicemente dei “jack eccitati“, soprattutto quando siamo sul palco.

C’è qualcuno che ha ispirato lo stile dei Piqued Jacks?
Sono stati tanti gli artisti che ci hanno ispirato e ridurre tutto ciò a qualche nome è difficile. Probabilmente, tutto confluisce attraverso ogni singola personalità della band. Sicuramente, i primi ispiratori sono stati i Red Hot Chili Peppers. Ci siamo rivisti in loro come una band di amici, persone che hanno una chimica tra loro e suonano.

Piqued Jacks Eurovision
Piqued Jacks e l’esperienza all’Eurovision, foto Courtesy of Press Office – VelvetMag

Da sempre avete preferito un panorama internazionale. È stato più un caso o una volontà di affacciarsi a nuove esperienze anche all’estero?
L’estero è sempre stato più ricettivo nei confronti della nostra musica. Anche per questo ci siamo proiettati verso quei mercati, che si sono mostrati più aperti al nostro cantare in inglese. Il panorama italiano purtroppo è ancora “chiuso” sotto questo punto di vista e abbastanza indietro rispetto alle contaminazioni dall’estero. Certamente, portare un alternative rock di ispirazione anglosassone e cantare in inglese è stato sicuramente per noi più redditizio ed entusiasmante all’estero piuttosto che in Italia. Ma ci tengo a precisare quanto la nostra fanbase italiana sia imbattibile, sia online che dal vivo. Quando suoniamo e li abbiamo tutti dalla nostra, non c’è paragone proprio. Spesso, è difficile far appassionare gli italiani appassionare, ma quando si appassionano sono incomparabili.

Agli Eurovision avete rappresentato San Marino. Cosa vi ha lasciato quest’esperienza?

Sarebbe difficile aspettarsi una cosa del genere, sicuramente lo avevamo “visualizzato” nella nostra testa. Ci siamo iscritti a Una voce per San Marino con l’obiettivo di andare oltre i nostri standard e con la consapevolezza di poterci riuscire, altrimenti non avremmo colto quest’occasione. Quando ci hanno proclamato vincitori del contest, già dal filmato si colgono le nostre reazioni così genuine che descrivono bene quanto fosse una vittoria che forse un po’ ci aspettavamo.

Quest’esperienza ci ha lasciato sicuramente nuove consapevolezze. Siamo entrati in un mondo che era nuovo per noi, quello televisivo. Dinamiche, logiche televisive che avevamo magari toccato più superficialmente in precedenza, su cui adesso invece ci concentriamo di più. Si tratta di accorgimenti visivi, dallo stile sul palco ai contenuti, dalla presenza online al modo di porsi. Ad oggi tutto questo ci ha aiutati e ci ha dato la possibilità di aprirci a fanbase più ampie. Quest’esperienza ci ha fatto capire quello in cui da sempre siamo stati convinti: il valore del nostro progetto e la possibilità della nostra musica di entrare in contatto con le persone. Ci siamo sentiti soddisfatti dei nostri obiettivi, ma dire che “siamo arrivati” è ancora prematuro. Siamo sulla giusta strada.

Like an Animal è stata ben accolta dal pubblico degli Eurovision. Oggi scegliereste un altro brano?
Avremmo preferito il brano della Svezia, così da ottenere la vittoria (ride, n.d.r.). Scherzi a parte, è stata la canzone a scegliere noi. Era un pezzo diretto, che ci rappresenta molto stilisticamente e quindi penso la sceglieremmo di nuovo. Ovviamente, se dovessimo tornare all’Eurovision facendo tesoro della nostra esperienza andremmo con un brano diverso. Ma non rinneghiamo la nostra scelta e siamo contenti di come sia andata.

Piqued Jacks progetti futuri
I progetti futuri dei Piqued Jacks, foto Courtesy of Press Office – VelvetMag

All’attivo avete quattro album. Quando il quinto?

Abbiamo intanto appena rilasciato il nostro singolo che possiamo presentare come un “segnale” che ci dice che le novità sono appena iniziate. Sicuramente, stiamo pensando a un nuovo capitolo che sentiamo come il vero quarto album, visto che tra le nostre prime quattro uscite discografiche c’è il rifacimento acustico di un altro album.

Cosa vi aspettate dal nuovo singolo Color Shades? C’è un messaggio particolare che volete veicolare?
Ci piace avere sempre un contenuto nella nostra musica, non vogliamo che il brano diventi fine a sé stesso. Siamo sempre molto soddisfatti dei messaggi che proviamo a trasmettere attraverso le nostre canzoni, anche in Color Shades. Il brano parla della nostra condizione esistenziale in questo momento. Ragazzi che vivono nella realtà di oggi, in cui un giorno ti senti pronto a spaccare il mondo e il successivo ti senti un perdente nato. Una condizione abbastanza altalenante che ci ha toccato in prima persona e abbiamo racchiuso in questo pezzo perché ci premeva abbastanza come messaggio. Non sentirsi soli nell’avere questo stato d’animo, anzi di poter superare questa condizione con la consapevolezza di non essere gli unici.

Piqued Jacks Color Shadaes
Piqued Jacks pubblicano “Color Shadaes”, foto Courtesy of Press Office – VelvetMag

Svelaci un sogno che vorreste realizzare per i Piqued Jacks da qui a 10 anni.
La nostra ambizione più grande è fare tanti live e suonare più possibile, tornando anche dove già siamo stati e continuare a rifarlo per molti anni. Intanto, a ottobre partiremo con un piccolo tour che toccherà Inghilterra, Germania, Polonia e abbiamo altre date in arrivo. Avere la possibilità di portare la nostra musica in giro per il mondo è la nostra ambizione principale in questo momento.

Chiara Scioni

Intrattenimento & Cronaca rosa

Romana, esperta di logistica con la passione per il canto, motivo per cui è un'appassionata di talent show. Dai blog locali che fin da giovanissima frequenta per coltivare la passione della scrittura. Sceglie la facoltà di Lingue e Culture Straniere presso l’Università di RomaTre per approfondire alcuni ambiti multiculturali che l'appassionano del mondo anglosassone e latino. Predilige la cronaca rosa, infatti è una delle curatrici del blog di VelvetMAG dedicato ai VIP www.velvetgossip.it, ma non disdegna moda, Tv e intrattenimento.

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