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Giovanni Bruno si racconta: “Il mio sogno è il palco dell’Ariston”

L'artista ha firmato uno dei brani della colonna sonora del nuovo film di Federico Moccia

Giovanni Bruno è un ragazzo che ha sempre seguito con determinazione la sua passione per la musica. Il suo talento poi lo ha portato a essere scelto tra gli artisti che hanno firmato la colonna sonora del nuovo film di Federico Moccia. 

Fin da piccolo ha capito che la musica sarebbe stata la sua strada. Giovanni Bruno ha così intrapreso la sua carriera musicale alternandosi spesso tra il ruolo di autore e cantante. Il suo singolo Ti voglio bene è stato scelto tra i brani che compongono la colonna sonora del nuovo film di Federico Moccia. E nel frattempo, la sua carriera va a gonfie vele.

Giovanni Bruno
Giovanni Bruno, foto Courtesy of Press Office – VelvetMag

Si è avvicinato alla sua passione fin da piccolo, e già da subito ha avuto le idee chiare per il futuro. Da adolescente ha iniziato a scrivere le sue prime canzoni. In passato ha partecipato a diversi concorsi nazionali di alto livello, tra cui anche Area Sanremo nel 2018 che lo ha portato ad esibirsi di fronte a Claudio Baglioni, quell’anno direttore artistico del festival. È arrivato anche agli step finali dei casting di Amici, ma il suo più grande successo non è tardato ad arrivare.

Giovanni Bruno e la sua Ti voglio bene sono stati scelti per la colonna sonora di Mamma qui comando io, il nuovo film in arrivo nelle sale oggi 14 settembre di Federico Moccia. Attraverso quelle che sono le parole più semplici ma anche le più difficili per esprimere sentimenti come l’amore, l’artista descrive una genuinità senza stereotipi. Un invito a esprimere le proprie emozioni in un mondo sovrastato da costrutti e paradigmi. Il brano è già disponibile in rotazione radiofonica dallo scorso 1° settembre. Noi di VelvetMAG abbiamo voluto incontrare il cantautore alla vigilia dell’uscita del film per parlare di quest’esperienza, ma anche dei suoi progetti futuri.

Intervista esclusiva di Giovanni Bruno a VelvetMAG

Iniziamo parlando del tuo primo approccio alla musica. C’è qualcuno che ti ha ispirato?
Sicuramente, ho iniziato ad avvicinarmi alla musica grazie a mio padre. Quando ero piccolissimo mi faceva ascoltare in loop Just My Imagination dei The Cranberries. Quindi, ricordo dei viaggi lunghissimi in cui c’era quella canzone che faceva da colonna sonora. Quello è stato il mio primissimo approccio alla musica, grazie a lui. Poi il primo vero approccio è stato con la musica classica. A 10 anni ho iniziato a studiare pianoforte classico e, successivamente, sono entrato in conservatorio. Da lì è stato un viaggio infinito in cui mi sono appassionato anche ai cantautori, a chi alla musica e alla melodia univa anche i testi. È stato un viaggio di scoperta.

Giovanni Bruno
Giovanni Bruno, foto Courtesy of Press Office – VelvetMag

Ti alterni nella duplice veste di autore e cantante. Quale ruolo senti più nelle tue corde?
Scrivo per necessità, perché è sempre stato un modo per esorcizzare un po’ le paure e le insicurezze. Indipendentemente, se dovessi scrivere per me o per un altro artista. Certo, preferisco scrivere e cantare le mie canzoni sul palco come cantautore. Mi è capitato però anche di scrivere per altri ed è un procedimento completamente diverso. In quel caso devi entrare nel mondo dell’artista per cui scrivi. Penso sia più difficile, però qualche volta anche aprire alcuni cassetti dentro di sé non è facile. Scrivere per sé richiede un altro assetto dal punto di vista psicologico con sé stessi.

Per il brano Ti voglio bene, sei stato scelto per la colonna sonora del nuovo film di Federico Moccia, cosa ti ha ispirato?

Ho scritto questo brano durante il primo lockdown. In un periodo in cui eravamo costretti a stare divisi, lontani, in cui vedevamo l’altro come il nemico. Questo brano è nato principalmente per il bisogno di essere un abbraccio collettivo. Obiettivamente, “ti voglio bene” è la massima espressione dell’amore esplicitato. Sono quelle tre parole che vogliamo dire, ma che non facciamo quasi mai e se decidiamo di farlo spesso è troppo tardi. Invece, dovremmo dirlo più spesso, perché oggi più che mai c’è un bisogno di aprirci all’altro e di scoprirci. Non siamo soli in questo universo, ma siamo tanti e abbiamo la necessità di scoprire l’altro. Oggi, purtroppo, siamo molto chiusi in noi stessi, egoisti e individualisti. In questo brano rifletto proprio su tutto ciò e voglio lanciare un invito a scoprire l’altro.

Giovanni Bruno
Giovanni Bruno, foto Courtesy of Press Office – VelvetMag

Quanta importanza Giovanni Bruno dà alla frase “Ti voglio bene“? C’è qualcuno a cui avresti voluto dirlo ma non lo hai mai fatto?
Per me è molto importante. È una frase che ho sempre detto, forse ne ho anche abusato. In realtà, diciamo che ho sempre avuto la possibilità di dirlo. Probabilmente, se potessi dirlo nuovamente a qualcuno lo direi a mio nonno. Purtroppo, è andato via molti anni fa quando ero ancora un bambino. Se avessi la possibilità di parlare con lui glielo direi, sarebbe la prima cosa.

Il film di Moccia insiste sul fatto che perdiamo di vista le cose importanti della vita per futili motivi, o litigi. Sei d’accordo? Cosa pensi sia la cosa più importante nella vita?
Assolutamente d’accordo. Io penso che la cosa più importante della vita sia la famiglia. In questo film, senza spoilerare troppo, manca proprio questo concetto. Anzi, termina proprio con la riscoperta della famiglia. Penso sia una delle poche volte in cui non è il bambino che segue nella separazione alternatamente il padre e la madre, ma sono i genitori che si alternano al suo fianco, visto che la casa in cui vivono appartiene al bambino. Si tratta di una situazione molto particolare.  Penso che questo film sia uno dei pochi che affronta questa tematica da questo punto di vista. C’è più centralità nel bambino, che spesso è la figura più lesa durante una separazione.

Giovanni Bruno
Giovanni Bruno, foto Courtesy of Press Office – VelvetMag

Parliamo del tuo futuro discografico. Cosa ti aspetti? Nuovi progetti?

Ho atteso con ansia oggi 14 settembre per l’uscita del film, che sono sicuro sarà un successo. Il 17 settembre, inoltre, sarò in finale nazionale al New York Canta a Faenza e spero di essere anche nella finalissima di New York a ottobre. Ci sarà una giuria d’eccezione con Cecchetto, Noemi, Clementino, Zarrillo e altri artisti importanti. Inoltre, sto lavorando al mio primo disco. Proprio adesso, ero in studio di registrazione perché sto lavorando intanto al nuovo singolo. Il disco non uscirà prima della fine dell’anno e sui social pubblicherò ogni aggiornamento per il mio pubblico.

Giovanni Bruno
Giovanni Bruno, foto Courtesy of Press Office – VelvetMag

Il pubblico è senza dubbio una componente fondamentale del successo. Hai già progettato i tuoi prossimi live?
Aspetterò l’uscita dell’album per i prossimi live, perché già l’estate è stata veramente molto piena. All’uscita del mio nuovo disco seguiranno la sponsorizzazione e la promozione dei concerti. Inoltre, sto organizzando un grande evento che dovrebbe essere nel periodo natalizio nella mia Calabria.

Concludiamo così: cosa ti auguri per il futuro?
Uno dei miei più grandi sogni, che ho anche sfiorato qualche anno fa, è il palco di Sanremo. Lo è un po’ per tutti i cantanti, perché è il palco più importante non solo d’Italia, ma anche d’Europa. Io avrei anche la canzone giusta da presentare, quindi, incrocio le dita. Questo è il mio sogno principale. Speriamo bene!

Chiara Scioni

Intrattenimento & Cronaca rosa

Romana, esperta di logistica con la passione per il canto, motivo per cui è un'appassionata di talent show. Dai blog locali che fin da giovanissima frequenta per coltivare la passione della scrittura. Sceglie la facoltà di Lingue e Culture Straniere presso l’Università di RomaTre per approfondire alcuni ambiti multiculturali che l'appassionano del mondo anglosassone e latino. Predilige la cronaca rosa, infatti è una delle curatrici del blog di VelvetMAG dedicato ai VIP www.velvetgossip.it, ma non disdegna moda, Tv e intrattenimento.

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