NewsPrimo piano

Operai morti sul lavoro a Brandizzo, Landini: “Il sistema dei subappalti non funziona”

Il segretario della Cgil stigmatizza i tagli al PNRR da parte del Governo. "Occorre investire e smettere di privatizzare"

Disastro ferroviario colposo e omicidio colposo le ipotesi di reato a carico di ignoti per la strage sul lavoro degli operai alla stazione ferroviaria di Brandizzo (Torino). Nella notte di giovedì 31 agosto 5 operai sono rimasti travolti e uccisi da un treno in transito a forte velocità mentre riparavano dei binari.  

La procura di Ivrea, competente per il territorio, ha aperto un fascicolo e gli investigatori stanno cercando di far piena luce sulla dinamica delle ennesime morti sul lavoro in Italia. Questa volta però si tratta di una vera e propria strage ancora tutta da chiarire per ciò che riguarda la dinamica dell’accaduto. Si continua dunque a raccogliere materiali utili all’inchiesta e ad ascoltare testimoni. In veste di persone informate sui fatti sono stati ascoltati i macchinisti del convoglio tecnico (trasportava vagoni) che ha travolto gli operai.

maurizio landini operai morti torino subappalti
Il segretario della Cgil, Maurizio Landini. Foto Ansa/Riccardo Antimiani

Operai morti sul lavoro

I due macchinisti, così come i due operai rimasti illesi sul gruppo di 7 complessivi, erano sotto shock dopo l’incidente. Adesso gli investigatori possono cominciare interrogarli per cercare di comprendere meglio perché il treno è transitato ma gli operi stavano lavorando lo stesso. Da chiarire ci sono diversi aspetti. Innanzitutto bisogna accertare se al momento dell’incidente c’era o meno un’interruzione della linea che avrebbe dovuto esserci. All’attenzione degli inquirenti anche la verifica delle apparecchiature del convoglio che ha investito e ucciso gli operai. Secondo i primi accertamenti degli investigatori il treno, che era diretto a Torino, viaggiava a 160 chilometri orari.

Le norme di sicurezza

Intanto, proseguono anche gli accertamenti da parte di Rfi (Rete ferroviaria italiana) per ricostruire la dinamica e le cause dell’incidente. I 5 operai deceduti erano addetti di una ditta esterna appaltatrice dei lavori. In particolare, sotto indagine è il rispetto della procedura di sicurezza vigente. Infatti, questo genere di interventi di manutenzione, che nello specifico riguardavano il cosiddetto armamento, ossia binari, traverse e massicciata, si legge in una nota, Rfi li affida anche a imprese esterne.

Si tratta di aziende qualificate e certificate che devono far eseguire tali lavori ai propri operai in assenza di circolazione dei treni. Il cantiere, cioè, si può attivare, spiega ancora Rfi, soltanto dopo che il responsabile della squadra operativa ha ricevuto il nulla osta formale a operare da parte del personale abilitato di Rfi. Per quanto riguarda, infine, la velocità del treno investitore, le condizioni della linea gli consentivano in quel tratto di raggiungere una velocità massima di 160 chilometri all’ora. Dunque, conclude la nota Rfi, la questione è altra: i lavori, secondo procedura, sarebbero dovuti iniziare soltanto dopo il passaggio di quel treno.

operai morti brandizzo torino luogo incidente
Il luogo della tragedia nei pressi della stazione di Brandizzo (Torino), la notte del 31 agosto. Foto Ansa/Tino Romano

Sciopero nelle ferrovie

I sindacati, sul piede di guerra, si mobilitano per la tragedia degli operai di Brandizzo. Un incidente di tale gravità che il 31 agosto, trovandosi in Piemonte per una visita a Torre Pellice (Torino), il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato a Brandizzo. Lì ha deposto una corona di fiori soffermandosi qualche minuto di fronte alla stazione ferroviaria.

A Torino il sindacato di base Usb, ha svolto un presidio davanti alla sede di Rete ferroviaria italiana. L’Unione sindacale di base ricorda di aver proclamato 24 ore di sciopero di tutti i lavoratori delle ferrovie. Inoltre l’Usb vuole “ricordare a tutti i lavoratori come sia importante sostenere la legge di iniziativa popolare per l’introduzione di reato di omicidio sul lavoro. Invitiamo tutti i lavoratori a firmare ai nostri banchetti o con la firma digitale (sul sito leggeomicidiosullavoro.it, ndr)”.

Landini: “I subappalti non funzionano

Sull’incidente è intervenuto il 1 settembre a Radio Anch’io il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. La tragedia alla ferrovia di Brandizzo non è dovuta ad “errore umano, è sistema complessivo che non funziona“, ha detto. Questo Governo “ha privatizzato gli appalti” e oggi “all’origine degli infortuni c’è il sistema del subappalto“, il “sistema peggiore” dove “stravincono illegalità e infiltrazione mafiose“. “E poi c’è il problema della prevenzione e della necessità di investire” ma il Governo sul PNRRsta facendo dei tagli” ha affermato ancora Landini.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio