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Mattarella celebra Spinelli in Piemonte: “Oggi più che mai il suo invito a operare per l’Europa dei popoli”

Il capo dello Stato celebra il padre del federalismo europeo e depone una corona di fiori a Brandizzo dove 5 operai sono stati travolti da un treno

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato il 31 agosto a Torre Pellice, nelle valli valdesi alle porte di Torino. Lì ha partecipato a un evento organizzato dal Comune in memoria di Altiero Spinelli, padre del federalismo europeo.

La visita del capo dello Stato è avvenuta in occasione delle celebrazioni per gli 80 anni della prima conferenza pubblica dedicata al manifesto federalista europeo. Altiero Spinelli ne fu tra i protagonisti. Ad accogliere il capo dello Stato, il sindaco di Torre Pellice, Marco Cogno, quello di Torino, Stefano Lo Russo, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Foto Ansa/Quirinale Francesco Ammendola

Gli operai morti sui binari

La visita di Mattarella è avvenuta nel giorno della strage sul lavoro a Brandizzo (Torino). Una coincidenza terrificante che il presidente della Repubblica ha rilevato nel suo discorso a Torre Pellice. “L’incidente sul lavoro è un oltraggio ai valori della convivenza” ha detto Mattarella. Il presidente ha parlato dopo il minuto di silenzio osservato per la morte dei 5 operai travolti da un treno mentre riparavano dei binari nella notte del 31 agosto. Il capo dello Stato ha voluto esprimere lo sconcerto e la vicinanza di tutta l’Italia ai familiari delle vittime. Nel pomeriggio si è recato a Brandizzo e ha deposto una corona di fiori davanti alla stazione ferroviaria.

La visita di Mattarella a Torre Pellice ha avuto una prima tappa in via Repubblica con la scopertura di una targa in ricordo di Altiero Spinelli, uno dei precursori dell’Unione europea. Successivamente Mattarella ha fatto ingresso nel vicino Teatro del Forte, dove ha preso parte a un convegno sulla figura di Spinelli. Nel corso dell’evento sono intervenuti anche il sindaco Cogno, lo storico Alfonso Giordano e l’ex ministro e deputato Valdo Spini, figlio dello storico valdese Giorgio Spini. Il capo dello Stato ha inoltre partecipato a un incontro presso la Casa Valdese, a cui fa riferimento una comunità di 35mila fedeli.

Il discorso di Mattarella

Idealmente un filo lega fra loro posti apparentemente così lontani come l’isola di Ventotene e le Alpi” ha detto Mattarella nel ricordare Spinelli. “Lì un carcere per rinchiudere patrioti. Qui gli spazi aperti della libertà. Il filo che li unisce è appunto la libertà. A ricordarcelo sono due nomi che qui evochiamo con riconoscenza: Mario Alberto Rollier e Altiero Spinelli. A Spinelli, con il manifesto di Ventotene ‘Per un’Europa libera e unita’, dobbiamo quello che, severamente, definì non un sogno ma ‘un invito a operare’“.

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Altiero Spinelli, fondatore del Movimento federalista europeo e padre dell’Europa unita. Foto Twitter @itinagli

A Rollier, nella cui casa di Milano prese forma, a fine agosto 1943, il Movimento Federalista Europeodobbiamo la proposta di uno schema di costituzione dell’unione federale europea“. Dopo la liberazione dal carcere di Ventotene Altiero Spinelli fu ospite della famiglia Rollier a Torre Pellice e pronunciò quello che si ritiene il suo primo discorso pubblico definendolo Seme di una coscienza europea. “Da quel giorno – ha detto Mattarella – partirà il percorso che, di lì a poco, porterà queste contrade alla scelta della Resistenza all’invasore nazista. E contro la reincarnazione del regime fascista che ne era al servizio. Da qui, da Torre Pellice, accanto al ‘Pioniere‘, furono stampati periodici come ‘La baita‘ e ‘La forgia‘ e i nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà“. Il 1944 è anche l’anno della prima edizione di Stati Uniti d’Europa di Mario Alberto Rollier.

La battaglia per l’Europa

La battaglia di Spinelli si sviluppò poi al Parlamento Europeo, verso una vera e propria Costituente europea. “La sfida di fronte alla quale ci si è sempre trovati è quella della capacità di passare dalle politiche adottate in sede comunitaria, alla loro istituzionalizzazioneha argomentato ancora il presidente della Repubblica.

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Altiero Spinelli, antifascista e resistente, padre dell’Europa unita. Foto Twitter @UEF_France

L’espressione di Spinelli “l’Europa sogno o invito a operare” per Mattarellasi è trasformata oggi in un dovere. L’unità europea è un’impresa in salita, dove alle difficoltà e alle visioni anguste si devono contrapporre fattori ideali e politici. È l’ambizione di completare uno storico percorso di innegabile successo. Sprovvista delle sue autentiche ambizioni l’Europa non avrebbe ragione di esistere“. Per il capo dello Stato quella dell’Unione europea deve essere “l’ambizione, in tempi di guerra, di conseguire presto la pace per un ordine internazionale rispettoso delle persone e dei popoli“. Ma anche l’ambizionein tempi di pace, di preparare la pace, il suo consolidamento per la giustizia tra le nazioni e i popoli. Ecco la permanente attualità dell’invito a operare di Spinelli.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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