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Incendi in Grecia: 20 morti. “Mai roghi così vasti in Europa”

Fiamme fuori controllo nel Nord del paese; aerei, elicotteri e uomini in soccorso dall'Unione europea

L’Unione europea ha definito quelli in corso in Grecia da 10 giorni “i più grandi incendi mai registrati” nel Vecchio continente da due decenni. Colpite in modo particolare la regioni nord-orientali di Evros e Alessandropoli, non lontane dai confini con Bulgaria e Turchia, dove si trova la foresta protetta di Dadia, anch’essa ormai semidistrutta. 

I roghi hanno provocato la morte di 20 persone: fra essi ci sono anche 2 bambini e un pastore che voleva mettere in salvo il suo gregge. Per affrontare gli incendi “il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze della Commissione ha mobilitato 11 aerei e un elicottero della riserva rescEu“. Si tratta di velivoli di stanza in 6 Stati membri dell’Unione europea.

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Incendi gravissimi nella zona di Alessandropoli in Grecia. Foto Twitter @PCattoretti/Achilleas Chiras/AP

Grecia, la situazione a oggi

Inoltre, sono 6 i paesi che hanno contribuito con altrettante squadre antincendio a terra attraverso il meccanismo di Protezione civile della Ue. “Finora sono stati bruciati oltre 81mila ettari nella regione greca di Alessandropoli. Questo incendio è il più grande nell’Ue dal 2000, quando il Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi ha iniziato a registrare i dati“, sottolinea la Commissione europea.

Siamo solidali con la Grecia mentre lotta contro i devastanti incendi” ha affermato il commissario europeo alla Gestione delle crisi, Janez Lenarcic. “La più grande operazione aerea antincendio dell’Unione europea sottolinea il nostro impegno per un’azione collettiva rapida ed efficace in tempi di crisi. I nostri pensieri sono rivolti al popolo greco, e continueremo a lavorare instancabilmente per proteggere vite umane, proprietà e ambiente. L’unità e la cooperazione dell’Ue sono le nostre risorse più forti per superare queste sfide“.

Secondo quanto riporta uno dei maggiori quotidiani della Grecia, l’ateniese Kathimerini, “L’incendio di Evros, situato nel nord-est della Grecia, aveva consumato fino al 28 agosto un’area di oltre 82.600 ettari“. Questa informazione si basa sulle ultime immagini ad alta risoluzione ottenute dal satellite Sentinel-2 e analizzate dall’Osservatorio nazionale degli incendi boschivi. Un particolare servizio lo svolge inoltre il Laboratorio di gestione forestale e telerilevamento dell’Università Aristotele di Salonicco.

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In rosso l’area in fiamme nel nord della Grecia. Foto kathimerini.com

Quasi 500 pompieri in azione

I vigili del fuoco stanno continuando a lavorare senza sosta in questi giorni, anche nel corso della notte, riporta Kathimerini. I pompieri vanno avanti per spegnere le fiammate a Evros, vicino al confine turco. Secondo i vigili del fuoco, gli sforzi per sedare i roghi, completamente fuori controllo, si concentrano soprattutto nelle zone di Lefkimmi, Kotronia e Tris Vryses. Tutte zone del nord-est della Grecia che stanno registrando il maggior numero di incendi. Contemporaneamente ci sono segnalazioni di focolai anche nella regione di Kassiteri.

Attualmente è impegnato nelle operazioni di spegnimento degli incendi in Grecia un totale di 475 vigili del fuoco, supportati da 100 veicoli e 16 squadre a piedi. Inoltre, i pompieri e le forze di soccorso che stanno operando ricevono assistenza da 11 aerei e 7 elicotteri. In particolare, sono presenti nelle zone devastate dal fuoco le forze antincendio di vari paesi europei. Fra questi Cipro, Germania, Bulgaria, Serbia, Francia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia e Albania. Tutte squadre di personale specializzato che sono attivamente coinvolte nella lotta alle fiamme. Al momento, tuttavia, c’è ancora molto da fare per riportare gli incendi della Grecia settentrionale sotto il controllo dei vigili del fuoco. Un’esperienza simile e altrettanto drammatica la stanno vivendo le Isole Canarie (Spagna), dove i pompieri hanno faticato a riportare sotto controllo il peggiore incendio degli ultimi 40 anni.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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