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Imperia, esplosione di gas in una palazzina: 3 giovani estratti vivi dalle macerie

Per miracolo non ci sono vittime ma i ragazzi coinvolti, cittadini francesi, sono stati ricoverati d'urgenza in ospedale

Si è temuta una strage a Soldano (Imperia), domenica 27 agosto, a causa dell’esplosione di una bombola a gas che ha sventrato una palazzina. Non ci sono vittime ma 3 cittadini francesi sono rimasti gravemente feriti. I soccorritori sono riusciti a salvarli da sotto le macerie dell’appartamento, non senza fatica.

Sul posto sono intervenuti sia gli operatori del personale sanitario del 118 che i vigili del fuoco. I primi due feriti sono stati portati in codice rosso all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure grazie all’intervento dell’elisoccorso. Poco dopo una terza persona è stata estratta viva da sotto le macerie.

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La palazzina sventrata dall’esplosione di una bombola di gas a Soldano (Imperia). Foto Ansa

Esplosione, le possibili cause

Grazie alle urla che provenivano dall’interno palazzina sventrata, i soccorritori presenti hanno individuato il terzo cittadino francese coinvolto. Hanno subito risposto “Siamo qua” rassicurando il ferito. Ancora in corso di accertamento le cause della potente esplosione che ha sventrato la palazzina di Soldano. I vigili del fuoco hanno salvato anche un cagnolino dalle macerie dell’abitazione esplosa. “Attendiamo sviluppi. I tecnici dovrebbero dirci più o meno a cosa andremo incontro sia a livello di circolazione che di agibilità dell’immobile. Probabilmente si lavorerà ancora tutta la notte e anche lunedì per puntellare la casa che è pericolante” ha detto il sindaco di Soldano, Isio Cassini.

A seguito delle prime cure, i 3 feriti sono stati tutti ricoverati al Centro grandi ustionati di Villa Scassi a Genova, secondo quanto riporta l’Ansa. Si tratta di Jonathan Fortunato, 37 anni, figlio del proprietario, che utilizzava saltuariamente la casa, e degli amici Luis Kesser e Jean-Christophe Perez, di 25 anni. Tutti e tre i giovani coinvolti nell’esplosione della palazzina risulterebbero provenire da Marsiglia. Si esclude al momento che ci sia una quarta persona rimasta intrappolata fra le macerie.

Le parole del prefetto di Imperia

Sul luogo dell’esplosione della palazzina è arrivato nell’immediatezza dei fatti anche il prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo. “Io sono venuto qui insieme al questore per essere intanto vicino a questo tragico evento, sono vicino al sindaco, ai vigili del fuoco che stanno lavorando tantissimo e ai quali va il mio apprezzamento” ha detto il prefetto della città ligure.

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Il prefetto Romeo, oggi rappresentante del Governo a Imperia. Foto Twitter @SilverioMadonna

Ci auguriamo che questi tre feriti possano salvarsi. Ora procederemo ad accertare le cause di questa tragica esplosione. Io ho avvertito intanto il prefetto di Nizza perché i feriti sono cittadini francesi. Il tutto al fine di informarlo di quello che è accaduto, ora avremo i nominativi. Le ricerche continueranno e poi ci incontreremo per vedere quali immobili si dovranno evacuare perché c’è rischio di crollo. E quindi anche dove sistemare la popolazione. La strada resterà chiusa, speriamo non ci siano vittime.

Come riporta La Stampa, i giovani rimasti feriti a causa dell’esplosione si trovavano ospiti di un alloggio al secondo piano della palazzina sventrata. Il giovane rimasto sotto le macerie è stato travolto dal cedimento del solaio. Si tratta si Jonathan Fortunato, figlio del proprietario, che in questo momento è a Marsiglia. Appena ricevuta la notizia, il padre di Fortunato, si è messo in viaggio per rientrare a Soldano. La madre era invece a Imperia ed è accorsa nella piazza antistante l’alloggio distrutto dall’esplosione per seguire le operazioni di soccorso. A quanto sembra i 3 giovani stavano festeggiando il compleanno di uno di loro.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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