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Meteo: ondata di calore nel weekend, poi le cose cambieranno

Bel tempo e sole anche all'inizio della prossima settimana, nella speranza che il clima pienamente estivo non divenga una concausa degli incendi nei boschi

Le previsioni meteo per questa seconda metà di agosto indicano l’esplosione di un caldo abbastanza intenso. Ma solo per i prossimi giorni. 

L’evoluzione dei prossimi giorni è fin troppo chiara, secondo gli esperti di 3Bmeteo. Andremo incontro a un graduale aumento delle temperature con picchi di 38-40 gradi che si registreranno al Centro-Nord tra il weekend del 19 e 20 agosto e l’inizio della prossima settimana. Il motivo di una simile impennata si lega allo sprofondamento di una depressione atlantica verso il comparto europeo occidentale.

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La tendenza meteo della fine mese indica possibili temporali in arrivo. Foto 3Bmeteo.com

Evoluzione del meteo a fine mese

Successivamente, affermano gli esperti del sito 3Bmeteo, sull’Italia ci sarà una situazione da tenere d’occhio per capire l’evoluzione meteo degli ultimi giorni del mese in corso. Ovvero l’evoluzione di un vortice a matrice fredda tra il comparto scandinavo e quello russo che potrebbe portare un sollievo, quantomeno, alle alte temperature che l’hanno fatta da paddrone a cominciare dai giorni attorno a Ferragosto.

Una grossa depressione meteo, quella che potrebbe arrivare, che avrà delle mire anche più occidentali e cercherà di agganciare intorno ai giorni del 25 e 26 agosto una nuova depressione atlantica. Ovvero un fenomeno meteo in evoluzione che riguarderà in primo luogo la fascia che concerne l’Islanda e il Mare del Nord. Questa manovra di aggancio dovrebbe dare maggiore energia alla depressione e consentirgli di sprofondare anche verso l’Europa centrale. Le eventuali perturbazioni meteo collegate a questo vortice potrebbero, ma il condizionale è ancora d’obbligo, raggiungere l’Italia soprattutto centro settentrionale con direttrice nordovest-sudest e portare dei temporali assieme ad un consistente calo delle temperature.

Caldo e incendi

Quindi occhio ai giorni di fine mese e in particolare al Centro Nord per un possibile cambio di rotta. C’è poi una seconda situazione ma abbastanza labile che potrebbe riguardare una parte del Sud. Ovvero l’evoluzione meteo di una piccola ansa depressionaria sull’Europa sud orientale che potrebbe mettere in campo alle basse latitudini mediterranee una circolazione ciclonica dalle influenze ancora molto incerte. Naturalmente questo è uno scenario tutto ancora da confermare e per il quale serviranno altre analisi oltre a un avvicinamento con i tempi.

Inutile sottolineare come condizioni meteo di grande caldo come anche nei prossimi giorni favoriranno purtroppo, specie se associate a venti forti, gli incendi. L’estate 2023 è, come sempre in Italia, un’ennesima estate di incendi devastanti e perlopiù dolosi. I cambiamenti climatici, che pure esistono e provocano sempre di più effetti anche mortali sulla vita degli italiani (si pensi all’alluvione dell’Emilia Romagna) in questo caso c’entrano poco.

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Anche in Portogallo numerosi incendi stanno devastando il territorio. Foto Ansa/Epa Luis Forra

C’entrano invece, e tanto, i criminali piromani: incendiari che per svariate ragioni – dal raptus di follia personale alla lucida pianificazione a tavolino – innescano le fiamme per distruggere. Il problema del dilagare degli incendi è purtroppo globale. Basti pensare ai roghi senza precedenti nella storia degli Stati Uniti che sono scoppiati poco prima di Ferragosto alle isole Hawaii. Persino l’ex presidente Usa Barack Obama ha fatto appello ai cittadini americani perché sostengano le associazioni umanitarie, a cominciare dalla Croce Rossa, che stanno cercando di portare aiuto alla popolazione che ha perso tutto.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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