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I sondaggi di Ghisleri, Lega in risalita ma agli italiani piace il salario minimo di PD e M5S

Plaudono anche gli elettori di Centrodestra che però vogliono anche più sostegni alle imprese

La proposta di legge che le opposizioni hanno presentato sul salario minimo piace al 71,5% degli italiani secondo i sondaggi di Alessandra Ghisleri. In altre parole due italiani su tre sono a favore di questa misura. 

La sondaggista più famosa d’Italia ha svolto un’analisi per La Stampa in cui ha evidenziato diverse sfumature di quello che sono stai i suoi sondaggi più recenti. Si distingue infatti un 25,6% del campione intervistato che sicuramente trova corretta la proposta del salario minimo ma a patto che sia unita a incentivi alle imprese.

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Alessandra Ghisleri. Foto Ansa/Cesare Abbate

I sondaggi sul salario minimo

Una posizione articolata, non di disapprovazione né di approvazione incondizionata. Una posizione in cui si riconoscono in sostanza i sostenitori dei partiti della maggioranza di Governo. In pratica gli elettori di Centrodestra di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Gli elettori del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle, i principali partiti di opposizione, si ancorano al contrario a una scelta in cui la proposta del salario minimo la si accetta in qualsiasi caso. I sondaggi di Alessandra Ghisleri mostrano che, nell’ambito di questa posizione, esistono apici che superano il 70% nell’approvazione del progetto del salario minimo.

Più freddi risultano i sostenitori di Azione, il partito centrista liberale di Carlo Calenda, che non è riuscito a realizzare il famigerato Terzo Polo assieme a Italia Viva di Matteo Renzi. Quest’ultimo, ancora più dello stesso Calenda, è fin dal principio un alfiere non del salario minimo, proposta considerata troppo di sinistra, quanto della detassazione delle imprese e di incentivi alle assunzioni dei lavoratori. I sondaggi di Ghisleri evidenziano inoltre che, pur esprimendosi nel merito, ben il 44,2% degli intervistati non è a conoscenza che quando si parla dei 9 euro come soglia per un salario minimo si intende una paga oraria lorda.

Chi godrà del salario minimo

E, dato ancora più clamoroso, afferma Alessandra Ghisleri sulla Stampa, tra coloro che si sono dichiarati a favore del progetto, ben 7 cittadini su 10 sono convinti che si parli di una cifra netta sul peso della tassazione. Dai dati Inps pubblicati lo scorso 10 luglio risulta che, se non si conteggiano il Trattamento di fine rapporto (Tfr) e la tredicesima, i lavoratori interessati dalla misura del salario minimo con paga oraria lorda di 9 euro sarebbero 4,6 milioni. Ma calcolando tutti i vantaggi dell’assunzione coloro che ne godrebbero sarebbero molti meno: 1,9 milioni.

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Per Tajani il salario minimo è “da Unione sovietica”. Foto Ansa/Alessandro Di Meo

Nell’ambito di chi si occupa dei sondaggi, in questo momento il tema dell’inflazione e del caro vita è sempre in cima alla graduatoria delle priorità degli intervistati. Ed è particolarmente sentito dai più giovani (59%, +4% rispetto al dato del totale campione). Nei sondaggi fra i lavoratori emerge – non raramente – tra le risposte che l’atteggiamento e la condotta del datore di lavoro appare più come una concessione che un diritto. E alcuni scandali portati sulle testate dei principali media nazionali ne sottolineano l’accadere. Qualcosa del genere è avvenuto anche per il caso Santanchè: la ministra è sotto inchiesta a Milano per bancarotta. Il caso è esploso mediaticamente quando Report, trasmissione Rai, ha evidenziato come nella conduzione delle sue aziende si sarebbe macchiata di gravi irregolarità nei confronti dei lavoratori dipendenti.

I sondaggi politici

Per quanto riguarda i risultati dei sondaggi più prettamente politico-elettorali, a oggi nelle intenzioni di voto degli italiani non si registrano grandi differenze per i partiti rispetto alla scorsa settimana. Vale a dire che, per Ghisleri, il dibattito politico e le polemiche sul tema del salario minimo – il vicepremier Tajani lo ha definito un’inutile “misura da Unione sovietica” non ha ancora inciso sulle intenzioni di voto. Le variazioni rilevate infatti sono nell’ordine di frazioni di decimale: il Centrodestra è al 45%, le opposizioni di Centrosinistra al 25,3%. Salgono PD e Movimento 5 Stelle, cala FdI, Lega attorno al 10%.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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