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Gatti famosi nella storia e nel mondo

Felini alla corte di faraoni e regine, nonché "capi di gabinetto"

La passione per i felini domestici si tramanda da generazioni, tanto che i primi gatti famosi da compagnia risalgono all’epoca egizia. Poi, nel corso della storia, sono diversi i mici che hanno seduto al fianco di personalità di tutto rilievo nella storia del mondo. 

Se l’amicizia tra uomo e cane sembra risalire all’epoca preistorica, non si può dire che l’amore per felini sia tanto più recente. Infatti, esistono gatti famosi già al tempo dei faraoni. Monumenti storici ne danno la totale testimonianza. Reperti iconografici, fino alle più recenti fotografie e social network dell’era modera, inoltre, ci dimostrano come nella storia il legame tra grandi personalità e felini non sia mai sbiadito. Dall’Egitto alla Casa Bianca, fino ad arrivare alle corti delle regine più influenti e famose della storia.

Gatti famosi: Larry the Cat
Larry the Cat (Chief Mouser) il gatto del Primo Ministro inglese @Crediti Twitter – VelvetMag

Gatti famosi a corte

Il primo tra i gatti famosi di cui arriva testimonianza è Ta-Miu. Un felino domestico appartenuto al principe ereditario Thutmose. Quest’ultimo figlio maggiore del faraone Amenhotep III e della regina Tiye della XVIII dinastia egizia (1549/1550-1292 a.C.). La gatta Ta-Miu, dopo la sua morte, fu mummificata e sepolta in un sarcofago decorato. E c’è di più, infatti, questo prezioso oggetto funebre offre la maggior parte delle informazioni arrivate sulla breve vita del principe Thutmose. Facendo qualche passo avanti nella storia, poi, un’altra famosa personalità amante dei gatti era la regina Maria Antonietta, nota per i suoi cani ma anche per i sei felini di razza d’Angora, che vivevano con la sovrana francese durante la sua permanenza a Versailles. Tra i gatti famosi di Maria Antonietta il più famoso si chiamava Mimi.

Mimi, gatto del celebre gruppo del XVIII secolo, era talmente legato alla sua proprietaria da dormire nel suo cuscino durante la notte. Secondo una leggenda, quando la sovrana francese fu mandata in prigione, i suoi amati felini riuscirono a salvarsi salpando su una nave per l’America, divenendo poi gli antenati della razza Maine Coon. Un altro ‘gatto reale’ era Tabby, appartenuto alla longeva sovrana d’Inghilterra Vittoria. Tabby nacque nel 1887 e si trasformò in uno dei preferiti delle regina, quando lei scoprì che il micio poteva stare comodamente seduto sui suoi piedi quando lei lavorava alla scrivania.

Gatto
Gatto d’Angora, razza preferita della regina Maria Antonietta – VelvetMag

Felini dei Capi di Stato

Passando poi all’Ufficio di Gabinetto, estremamente nota è la lunga dinastia dei Chief Mouser (Capo acchiappa-topi) del 10 di Downing Street, che risale al 1515 quando il Cardinale Wolsey mise il suo gatto al suo fianco durante il periodo da Lord Cancelliere. L’attuale è Larry, ma già il Primo Ministro Churchill amava i gatti. Il felino più famoso di Winston Churchill era Nelson, un gatto grigio di razza indefinita, che il Primo Ministro prese con sé dopo averlo visto scacciare un grosso cane dall’Ammiragliato. Churchill, colpito dal coraggio del micio, dopo averlo adottato decise di dargli il nome dell’ammiraglio britannico Horatio Nelson. Grande passione per i gatti fu anche quella di Abraham LincolnTabby e Dixie sono stati i primi gatti famosi a vivere nella Casa Bianca.

Leggende narrano che il 16° Presidente degli USA nutrisse Tabby, persino, con una forchetta d’oro. Dixie, invece, era descritto da Lincoln come il componente più intelligente di tutto il Gabinetto. Assunto alla presidenza Lincoln fu costretto a lasciare il suo cane ad un amico. Il quattro zampe era troppo nervoso e non si trovava bene tra le folle e i rumori forti. A quel punto, il Segretario di Stato, William Sewell, decise di regalare al Presidente i due gatti famosi sopracitati. Pare, inoltre, che Lincoln portasse in casa anche i randagi per dare loro da mangiare, ma Tabby e Dixie furono i suoi compagni più stretti e, probabilmente, lo aiutarono anche a fronteggiare la forte pressione della Guerra Civile in America.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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