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Nave turca dirottata a Napoli: tutto quello che sappiamo finora

Di fronte a Ischia il blitz della Brigata San Marco per liberare l'equipaggio dal presunto tentativo di sequestro da parte di migranti irregolari

Una nave mercantile turca diretta in Francia avrebbe subìto un tentativo di dirottamento davanti alle coste italiane nella serata del 9 giugno ma la Marina militare è intervenuta sventandone il sequestro. Lo ha fatto sapere il ministro della Difesa, Guido Crosetto. A Napoli, dove la nave è stata scortata, la Squadra Mobile e il Gico della Finanza hanno interrogato nella notte il comandante dell’imbarcazione e 15 migranti trovati a bordo.  

La Galata Seaway era partita dal porto di Topcular, in Turchia, ed era diretta a Sète, non lontano da Montpellier, in Occitania. Si tratta del secondo porto più importante di Francia sul Mediterraneo, dopo Marsiglia.

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Da un video della Marina Militare, soldati italiani in azione sul mercantile Galata Seaways. Foto Ansa/Ministero Difesa

Cosa è successo sulla nave?

Il comandante ha riferito agli inquirenti di aver visto due migranti armati di coltello che si aggiravano nella zona macchine della nave dove però non sarebbero riusciti a entrare. A questo punto i due si sarebbero ricongiunti con gli altri compagni. Per questo motivo il comandante avrebbe lanciato l’allarme: al momento, secondo quanto apprende l’agenzia di stampa Ansa da fonti qualificate, non è chiaro l’uso che i migranti volessero fare dei coltelli.

Non è chiaro dunque se ci sia stato o meno un tentativo di dirottamento. Al mattino del 10 giugno la procura di Napoli non ha adottato provvedimenti e non risultano indagati. Gli inquirenti hanno ascoltato equipaggio e immigrati, che sarebbero di nazionalità siriana, afghana e irachena, nella veste di persone informate sui fatti. A quanto sembra, 3 migranti riceveranno una denuncia a piede libero per possesso di armi. Secondo quanto scrive l’Ansa non ci sarà una denuncia per dirottamento.

La dinamica del presunto dirottamento

Il mercantile trasportava autocarri ed era partito dal porto di Topcular in Turchia il 7 giugno diretto in Francia al porto di Sète dove avrebbe dovuto approdare sabato 10 giugno. Ma all’altezza dell’isola di Ischia il viaggio si è interrotto. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, dopo essere stati scoperti, i migranti irregolari, nascosti forse in uno dei camion a bordo, avrebbero cercato di prendere il possesso del mercantile Galata Seaways mettendo in scacco le 22 persone dell’equipaggio.

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La nave turca di cui sarebbe stato tentato il dirottamento la sera del 9 giugno. Foto Ansa/Cesare Abbate

I marinai sono riusciti a lanciare l’Sos alla Guardia costiera francese che ha avvisato quella italiana, rimasta sempre in contatto con il comando della nave. Poi è scattato un blitz della Marina, di stanza a Brindisi. Sono intervenuti 2 elicotteri. Gli uomini della Brigata San Marco si sono calati sul cargo mentre quelli del Comsubin (il Raggruppamento subacquei e incursori) sono rimasti sull’elicottero per monitorare la situazione.

Il blitz del San Marco sulla nave

I militari hanno subito bloccato una parte del gruppo di assalitori che aveva ancora le armi in pugno. Quattro o cinque migranti, con dei coltelli, avrebbero tentato di prendere possesso della plancia di comando, asserragliandosi all’interno e tentando anche il sequestro dei marinai turchi. Gli altri aggressori invece si sarebbero dileguati nascondendosi tra i mezzi. Preso il controllo della nave, gli uomini della Marina Militare hanno fatto in modo che il cargo turco giungesse nella rada del porto di Napoli in sicurezza. Adesso tocca agli investigatori ricostruire con precisione l’accaduto perché al momento non c’è chiarezza sulla concitata dinamica dei fatti.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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