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Berlusconi di nuovo ricoverato al San Raffaele di Milano

Venti giorni dopo le dimissioni dal nosconomio l'ex premier è costretto a farvi ritorno

L’ex presidente del Consiglio e leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è nuovamente ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano, da venerdì 9 giugno. Appena venti giorni fa, lo scorso 19 maggio, aveva lasciato il nosocomio milanese dopo 45 giorni di ricovero.

Berlusconi è da tempo alle prese con la cura di una leucemia mielomonocitica. Una patologia cronica che lo scorso 5 aprile lo aveva costretto al trasferimento in ospedale a causa del fatto che era subentrata una polmonite che gli aveva reso faticosa la respirazione.

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Silvio Berlusconi. Foto Twitter @cidaqueiroz

Berlusconi, la storia clinica recente

Dopo due settimane di terapia intensiva, alla metà di aprile Berlusconi era riemerso dall’infezione respiratoria, ma era poi rimasto ricoverato in un altro reparto, sotto le cure del primario del San Raffaele, nonché suo medico personale, Alberto Zangrillo. Una volta uscito dal San Raffaele, Silvio Berlusconi aveva alzato una mano in segno di saluto, salendo in auto dall’ingresso di via Olgettina 60. Con indosso una camicia bianca e una giacca blu, l’ex premier era seduto nei sedili posteriori accanto alla compagna Marta Fascina, rimasta accanto a lui ininterrottamente dal primo giorno di ricovero.

Nel corso di tutte le settimane di ricovero all’ex premier erano rimasti vicini i suoi familiari. Dai figli Marina, Piersilvio, Barbara, Luigi ed Eleonora al fratello Paolo e, con un messaggio d’auguri, persino l’ex moglie Veronica Lario (nome d’arte di Miriam Bartolini). Oltreché, come detto, la compagna Marta Fascina. Ma anche, in modo a volte stravagante, diversi cittadini arrivati persino dall’estremo Sud. I quali, con striscioni e cartelli di sostegno a Berlusconi, si erano installati per giorni davanti alle cancellate del San Raffaele.

La Convention di Forza Italia

Lo scorso 6 maggio il Cavaliere stesso aveva fatto il suo ritorno nella politica attiva, sia pure a distanza. Era infatti apparso in video, seduto a un tavolo in camicia e giacca dalla sua stanza d’ospedale, alla Convention nazionale di Forza Italia svoltasi a Milano. Una standing ovation del popolo azzurro aveva accolto l’intervento di Berlusconi: tutti i partecipanti si erano alzati in piedi quando l’inventore’ di Forza Italia era apparso sul maxischermo. “Nessuno riuscirà a sconfiggerci – aveva dichiarato il cavaliere nel suo messaggio – vedrete che gli italiani ci considereranno i loro santi laici, i santi della loro libertà e del benessere. Sarò con voi con lo stesso entusiasmo e lo stesso impegno del 1994. Il futuro è delle nostre idee, il futuro ci deve garantire una vera e completa libertà.”

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Papa Francesco è ricoverato dal 7 giugno al Policlinico Gemelli di Roma, dove è stato operato all’addome. Foto Ansa/Epa

Il ricovero di papa Francesco

Per una coincidenza, il nuovo odierno ricovero di Silvio Berlusconi coincide con le giornate di degenza post-operatoria in ospedale di papa Francesco, al policlinico Gemelli di Roma. Il portavoce della Santa Sede, Matteo Bruni, ha spiegato il 9 giugno che “il quadro clinico è in progressivo miglioramento e il decorso post operatorio è regolare. Dopo aver fatto colazione Sua Santità ha iniziato a mobilizzarsi trascorrendo gran parte della mattina in poltrona. Ciò gli ha consentito la lettura dei quotidiani e la ripresa iniziale del lavoro“. Francesco ha dunque trascorso un’altra notte tranquilla: è ricoverato da mercoledì 7 giugno a seguito dell’intervento di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi. Un’operazione che si è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato. L’intervento è durato 3 ore e il post operatorio è trascorso senza alcuna criticità.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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