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Maltempo, violenti nubifragi da Nord a Sud

Pioverà intensamente, a macchia di leopardo, su buona parte dell'Italia per i prossimi 10 giorni

Fino a tutta la prima settimana di giugno il maltempo funesterà l’Italia. Le previsioni meteo mostrano un inizio mese ancora instabile, dopo un maggio contrassegnato da nubifragi e inondazioni. Prima fra tutte la gravissima alluvione che ha messo in ginocchio la Romagna.

Proprio per la Romagna ma anche per l’Alto Mugello la Protezione Civile ha emesso un nuovo bollettino di criticità per il maltempo. Giovedì 1 giugno, dalle 12 fino alla mezzanotte, sarà codice giallo per rischio idrogeologico e idraulico del reticolo minore.

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Allagamenti in Sardegna. Il maltempo sta colpendo varie regioni italiane. Foto Twitter @SardegnaG

Maltempo sull’Italia

Ma il fatto è che in mezza Italia, da Nord a Sud, si sono abbattute in un solo giorno ben 13 tempeste di acqua e violente grandinate che hanno investito città e campagne. Il dato emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Eswd (European severe weather database) in riferimento all’ondata di maltempo primaverile che colpisce con eventi estremi a macchia di leopardo lungo la penisola.

Tra gli effetti ci sono perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture. “A questa situazione – riferisce l’organizzazione agricola – non è certo estraneo il fatto che negli ultimi 50 anni è scomparso quasi 1 terreno agricolo su 3 (-30%) con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari. Per questo – continua Coldiretti – l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne.”

Nell’immediato, afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandiniè necessario intervenire con aiuti concreti per aiutare le popolazioni colpite” ma, sottolinea che “occorre accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio.” Il punto da affrontare subito, però, e quello di difendersi dal maltempo.

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Torbole, alto Garda: il nubifragio del 30 maggio. Foto (Carla Santini) da Twitter @abollis

Nubifragio al Lago di Garda

Dopo la tromba d’aria sul Lago Maggiore, a causa della quale un houseboat è affondato provocando la morte di 4 persone, gli effetti del maltempo continuano a essere devastanti. Un violento temporale accompagnato da una grandinata eccezionale si è abbattuto nella serata di martedì 30 maggio sulla parte alta del Lago di Garda. Colpita soprattutto la cittadina di Torbole (Trento), nota località turistica alle porte di Riva, sul confine con la provincia veronese.

Il nubifragio, con forte vento, si è presto trasformato in una bufera di grandine proseguita a lungo, che alla fine ha provocato vasti allagamenti, con i chicchi a formare una superficie omogenea di ghiacco. Come in una nevicata. Il fenomeno ha reso impossibile anche la circolazione sulla Gardesana. Acqua e grandine hanno invaso le strade del centro di Torbole, già frequentato in queste settimane da un buon numero di turisti. Non si registrano danni alle persone, né vi sono notizie di situazioni critiche dal punto di vista della sicurezza ma l’ondata di maltempo è stata molto violenta.

Allagamenti in Sardegna

Al Sud un pesante nubifragio si è abbattuto su Cagliari, capoluogo della Sardegna, allagando la città. Il maltempo ha colpito duramente anche Carbonia, nel Sulcis. L’acqua ha allagato strade, scantinati e i piani terra di abitazioni ed edifici, nonostante il Comune avesse già ultimato la pulizia delle canalette. Molti i disagi per gli automobilisti, che all’improvviso si sono ritrovati con le strade sommerse e la visibilità ridotta al minimo. “Secondo i dati in nostro possesso – ha detto Il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu – in città sono caduti 64 millimetri d’acqua in 90 minuti: ne cadono in media 600 l’anno. E questo ha mandato in tilt le strade.”

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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