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Maltempo: alluvioni in Emilia Romagna e Marche, centinaia di evacuati. Allerta in 10 regioni

Fino alla fine di maggio, piogge e vento non daranno tregua. Sicilia e Campania a rischio

Il maltempo colpisce l’Italia da Nord a Sud, in particolar modo l’Emilia-Romagna, le Marche e le regioni del basso Tirreno: Sicilia, Campania e Calabria. E lo farà almeno fino alla fine di questa settimana. Nella giornata di martedì 16 è scattata l’allerta rossa in Emilia-Romagna per rischio idraulico e idrogeologico: oltre 900 le persone evacuate.

Scuole chiuse a Ravenna e Bologna. Stop ai treni tra Forlì, Rimini e Ravenna. Nelle Marche, in Sicilia e in Campania è invece allerta arancione. Evacuazioni a Casamicciola di Ischia, già teatro dell’alluvione e della frana del 26 novembre 2022 a causa delle quali persero la vita 12 persone.

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Inondazioni e allagamenti fra Emilia Romagna e Marche. Foto Twitter @Lisa35547473

Maltempo, allerta in Emilia e Marche

In questa settimana di un maggio straordinariamente piovoso dopo mesi di siccità invernale, i meteorologi prevedono maltempo con allerta gialla, dunque più attenuata, in altre 10 Regioni. Ovvero Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Lombardia, Molise, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto.

In Emilia-Romagna, a pochi giorni dai nubifragi e dalle inondazioni che hanno colpito soprattutto la zona del Ravennate il 2 maggio 2023, scatta invece di nuovo l’allerta massima a causa del maltempo. In tutta la regione sono 901 gli evacuati: la maggior parte, 528, nel Ravennate; altri 199 in provincia di Bologna, 164 nel Forlivese-cesenate, 10 nel Modenese e 3 nel Reggiano. Pesaro è stata allagata dai nubifragi il 16 maggio che hanno determinano la rottura degli argini da parte del torrente Genica che attraversa la città.

Inondato il piazzale dello stabilimento Scavolini, le strade del quartiere Loreto si sono trasformate in fiumi e si sono verificate difficoltà anche lungo la strada statale 16. A Senigallia si teme il peggio per la piena del fiume Misa, già esondato nel corso dell’alluvione del 16 settembre 2022 che provocò 12 vittime nell’Anconetano. A causa del maltempo sull’Emilia-Romagna e l’area della costa Adriatica, le autorità hanno sospeso il 16 maggio la circolazione ferroviaria sulla linea Bologna-Rimini, tra Forlì e Rimini, e sulla linea Ferrara-Rimini, fra Ravenna e Rimini.

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Foto da ilmeteo.it

Allerta arancione per maltempo in Campania. A Napoli il sindaco Gaetano Manfredi ha ordinato la chiusura dei cimiteri cittadini. In tutto il Basso Tirreno, oltreché in Emilia-Romagna e nelle Marche i terreni sono saturi: non assorbono più la pioggia e le alluvioni-lampo sono una realtà con la quale ormai si devono fare i conti.

I cambiamenti climatici

L’allerta è rossa da giorni sull’Italia, per maltempo a macchia di leopardo che colpisce a ripetizione. Prima c’era poca acqua con una drammatica siccità, adesso ce n’è troppa. Colpa anche dei cambiamenti climatici. Ossia di un fenomeno che è sempre esistito sulla Terra ma che nell’era del cosiddetto ‘Antropocene‘ che stiamo attraversando si caratterizza per l’impatto delle attività umane sul clima del nostro pianeta. L’emissione di gas serra per allevamenti e industrie, e per la produzione delle merci in generale, oltreché per le attività della vita quotidiana di 8 miliardi di esseri umani, favorisce il surriscaldamento terrestre. Aumentano gli eventi meteo estremi come siccità, nubifragi, alluvioni, temperature roventi, trombe d’aria, nevicate fuori stagione.

Le previsioni meteo

Intanto però, il ciclone tunisino che ha colpito la Sicilia e gran parte del Sud il 15 maggio, ha raggiunto anche le regioni centro-settentrionali. Un ciclone violento e profondo con venti di tempesta e nubifragi. I venti portano mareggiate e i nubifragi portano allagamenti. Attenzione almeno fino a mercoledì 17 maggio. Poi da giovedì 18 maggio si prevede una tregua dal maltempo. Secondo gli esperti ci saranno sull’Italia altri 10 giorni di tempo instabile e non caldo. Tutto il contrario dello scorso anno con un maggio 2022 secco e bollente.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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