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I partiti alle Comunali: FdI primo nel Centrodestra, tiene il PD, male il M5S

Roccaforte della formazione di Meloni è Latina; perde terreno a Treviso, Massa e Brindisi. Il partito di Schlein primo in 7 capoluoghi su 13

Appare frastagliata la geografia dei partiti politici italiani dopo il voto alle comunali del 14 e 15 maggio. Si è trattato della prima consultazione popolare – di carattere amministrativo e locale – dopo le elezioni politiche generali dello scorso 25 settembre.

Il primo turno delle comunali 2023 vede in sostanza il PD primeggiare in 7 dei 13 comuni capoluogo che sono andati al voto. Fratelli d’Italia è sempre il primo partito nella coalizione di Centrodestra eccetto che a Treviso, Massa e Brindisi. Male il Movimento Cinque Stelle che supera il 5% dei consensi soltanto a Terni e Brindisi. Il PD guida il Centrosinistra alla conferma del sindaco di Brescia – per la prima volta una donna, Laura Castelletti – con un risultato di lista che raggiunge il 26,6%.

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La premier Giorgia Meloni (FdI, a sin.) e la segretaria del PD Elly Schlein. Foto Ansa

Comunali, il PD e Fratelli d’Italia

Dopo aver toccato il fondo del 19% alle politiche scorse, il partito di Elly Schlein supera la soglia psicologica del 20% alle comunali di Pisa (23,5%) e Ancona (21,3%), oltreché di Brescia (26,6%). A Teramo è la lista del sindaco Gianguido D’Alberto a trascinare il Centrosinistra alla vittoria al primo turno col 15,2%. Il PD ottiene solo il 9,4%, non raggiungendo la doppia cifra. Fratelli d’Italia fa il vuoto a Latina raggiungendo il 28,7% dei consensi. Bene anche ad Ancona (18,6%) e Terni (18%) – un tempo roccaforti rosse – e a Brescia (16,5%).

Il partito della premier Giorgia Meloni è sempre primo nel Centrodestra a eccezione dei comuni di Treviso e Massa (dove prevale la Lega) e Brindisi (dove prevale Forza Italia). Va sottolineato che a Massa il Centrodestra si è spaccato a questa tornata delle comunali. FdI e Moderati hanno sostenuto un candidato sindaco escluso dal ballottaggio, a cui accedono invece i candidati dell’alleanza Lega-Forza Italia e del Centrosinistra.

Le performance di Lega e Forza Italia

La Lega è il primo partito a Treviso con il 17,3%. Va in doppia cifra anche a Latina (12,1%), Massa (11,6%) e Pisa (10,3%). Va detto che a Imperia Claudio Scajola, a più riprese ministro dei governi Berlusconi fra il 2001 e il 2010, ha vinto con delle liste civiche. Senza i tradizionali simboli di FdI, Lega e FI. Nei capoluoghi di provincia del Nord al voto a queste comunali – Brescia, Sondrio e Vicenza – Fratelli d’Italia sopravanza la Lega. Dal canto suo Forza Italia va in doppia cifra a Brindisi (12,2%) e Latina (10,3%). Resta sotto il 5% a Brescia, Sondrio, Siena, Pisa, Vicenza, Massa e Ancona.

giuseppe conte elezioni comunali 2023
Giuseppe Conte, leader del M5S. Foto Ansa/Fabio Frustaci

Tracollo del M5S

Il Movimento Cinque Stelle va male e supera il 5% solo a Terni (6,6%) e Brindisi (5%). Resta sotto il 3% a Brescia, Imperia, Siena, Treviso, Vicenza, Massa e Teramo. Il partito di Giuseppe Conte ha contribuito alla vittoria del Centrosinistra a Teramo con il 2,3% ma non a quella di Brescia, dove ha corso con un proprio candidato e ha ottenuto l’1,4% dei voti di lista. Alleanza Verdi-Sinistra supera il 5% dei voti a Brindisi (7,2%), Vicenza (5,3%) e Pisa (5%), dove il 28 e 29 maggio ci saranno i ballottaggi delle comunali tra Centrodestra e Centrosinistra. Avs a Brindisi ha corso al primo turno con un proprio candidato senza allearsi con il Centrosinistra. I voti di Azione-Iv-Più Europa a Brescia (7%) sono stati decisivi per la vittoria del Centrosinistra al primo turno.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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