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De Niro di nuovo padre a quasi 80 anni

Fa scalpore la notizia della settima paternità dell'attore, data da lui stesso. La madre del bambino sarebbe Tiffany Chen, campionessa di Tai Chi

Alla soglia degli 80 anni (ne ha 79) l’attore americano con ascendenze molisane, Robert De Niro, è di nuovo papà. Lo ha annunciato lui stesso in un’intervista con ET Canada per promuovere il suo nuovo film, intitolato About My Father.

Parlando di paternità nell’intervista, il premio Oscar ha educatamente corretto l’intervistatrice Brittnee Blair quando questa ha menzionato i sei figli di De Niro precedentemente conosciuti. “Ne ho 7 in realtà“, ha detto De Niro, aggiungendo: “Ho appena avuto un bambino“.

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Robert De Niro, 79 anni. Foto Ansa/Epa Neil Hall

Il rapporto di De Niro coi figli

De Niro ha sei figli da precedenti relazioni, ma non è chiaro chi sia la madre del suo settimo figlio. Quasi certamente la campionessa di Tai Chi Tiffany Chen, attuale compagne del premio Oscar. L’attore del Padrino ha anche condiviso che gli piace essere padre, dicendo che crede nell'”essere amorevole con i figli” anche se a volte deve essere “severo su certe cose“. “Non c’è modo di evitarlo con i bambini. Non mi piace dover imporre la legge e cose del genere. Ma a volte non hai scelta“, ha spiegato.

E ogni genitore, credo, direbbe la stessa cosa. Si vuole sempre fare la cosa giusta per i bambini e dare loro il beneficio del dubbio, ma a volte non si può“. Poi, quando la giornalista ha detto: “So che hai sei figli“, De Niro l’ha corretta dicendo: “Sette, in realtà“. “Non penso di essere un padre figo“, ha poi aggiunto con un tocco di modestia De Niro, che ha poi scherzato sul fatto che sua figlia di 11 anni, che lui “adora“, a volte lo fa “soffrire“.

Le relazioni sentimentali

De Niro è stato sposato con Diahnne Abbott dal 1976 al 1988 e hanno avuto due figli, Drena e Raphael. Nel 1995 ha poi avuto due figli gemelli, Aaron e Julian, con la fidanzata di allora, Toukie Smith. De Niro è stato anche sposato in precedenza con Grace Hightower, prima di separarsi nel 2018; i due sono genitori di Elliot e di Helen Grace.

Toro scatenato per sempre

La notizia della settima paternità di De Niro è arrivata mentre in Italia è tornato per 3 giorni nelle sale cinematografiche, come evento speciale, Toro scatenato, la pellicola di Martin Scorsese del 1980 che regalò un Oscar proprio a De Niro. La quarta collaborazione Scorsese-De Niro, ha scritto sul Fatto Quotidiano Giovanni Trinchella, è forse la più intensa e tragica “di quel percorso drammaturgico tipico dell’epica scorsesiana, firmata con il sodale, cattolicissimo Paul Schrader, di colpa e redenzione.” Ma anche “di violenza cruda e realistica connaturata all’essere, di ascesa, trionfo e declino di un ‘bravo ragazzo’ della comunità italoamericana newyorchese.”

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De Niro sul ring, set del film di Martin Scorsese ‘Toro Scatenato’, in una fotografia di Emilio Lari. Foto Ansa

La storia è quella del pugile Jake LaMotta, campione mondiale dei pesi medi tra il 1949 e il 1951 che Scorsese ha rielaborato attraverso l’epos che Robert De Niro ha saputo magistralmente infondere al personaggio. Per un intero anno, prima di cominciare a giare il film, De Niro si era allenato insieme con LaMotta stesso e durante la produzione Scorsese fermò le riprese per 4 mesi in modo che De Niro potesse guadagnare 30 chili per interpretare al meglio il pugile a fine carriera.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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