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Meteo: maltempo verso Sud, ma è disastro nel Ravennate

Il torrente Sillaro esonda a Massa Lombarda. Nei prossimi giorni attesi picchi di caldo fino a 28 gradi in Alto Adige

Nelle prossime ore, con l’avvicinarsi del fine settimana, il meteo sull’Italia cambierà. Un vortice ciclonico sta tenendo sotto scacco molte regioni, ma il suo movimento da Nord verso Sud farà sì che nei prossimi giorni il maltempo si sposterà sempre più verso il Meridione.

Le piogge si indirizzeranno dunque altrove ‘liberando’ le regioni settentrionali, sebbene il 3 maggio continui l’allerta rossa in Emilia-Romagna. Nel pomeriggio del 1° maggio è esondato il torrente Sillaro a Massa Lombarda, in provincia di Ravenna. I vigili del fuoco sono intervenuti con soccorritori acquatici ed elicottero per effettuare l’evacuazione di due persone in un’abitazione.

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Alluvione in Romagna: colpita la provincia di Ravenna. Foto Twitter @vigilidelfuoco

Meteo al Nord

L’influenza del ciclone sarà attiva e importante almeno fino al 3 maggio; dopodiché, per qualche giorno, sull’Italia tornerà l’alta pressione. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito ilmeteo.it, avverte che non cesseranno subito condizioni di maltempo diffuso al Nord Est e su gran parte del Centro-Sud. Le precipitazioni potranno presentarsi anche sotto forma di temporale con grandine e addirittura di nubifragio sull’Emilia Romagna e sulla Calabria tirrenica. Al Nord Ovest il tempo comincerà a migliorare gradualmente a partire dal Piemonte e dalla Liguria. Grazie a questo miglioramento le temperature torneranno a misurare valori miti, mentre rimarranno ancora piuttosto fresche dove agirà il maltempo.

Le previsioni al Centro e al Sud

Nella giornata del 3 maggio si avrà un ulteriore miglioramento al Nord dove il sole sarà prevalente, mentre il maltempo continuerà a colpire diffusamente il medio e basso Adriatico. Il resto d’Italia, e in particolare il Sud, e localmente anche il Lazio, non saranno esenti da precipitazioni. Per avere un deciso e più ampio miglioramento dovremo aspettare giovedì 4 maggio quando il sole sarà prevalente al Centro-Nord e, dal pomeriggio, anche al Sud. Sarà da questa giornata infatti che un promontorio di alta pressione avanzerà deciso sull’Italia, garantendo non solo un tempo soleggiato, ma anche un importante aumento delle temperature.

Oltre al maltempo, saranno anche le temperature che diventeranno le protagoniste dei prossimi giorni. Infatti, grazie al maggior soleggiamento e, nel contempo, all’aria più calda che alimenterà l’alta pressione i valori termici diurni saliranno facilmente oltre i 23 gradi al Nord, in Toscana e in Sardegna. Tra giovedì 4 e sabato 6 maggio si raggiungeranno addirittura picchi quasi estivi. Basti pensare che sulle valli dell’Alto Adige si toccheranno i 28 gradi, secondo gli esperti meteo. In Pianura Padana e in Sardegna si arriverà a una temperatura di 25-26 gradi.

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Siccità al Ponte della Becca, sul Po, nel Pavese, la scorsa estate. Foto Twitter @paolomaggioni

Il Po salito di mezzo metro

L’ondata di maltempo che le condizioni meteo hanno sin qui portato sull’Italia settentrionale hanno contribuito a mitigare parzialmente la siccità. Soprattutto per ciò che riguarda il livello di fiumi, laghi e bacini idrici. Il livello idrometrico del fiume Po è infatti salito al livello più alto dall’inizio di quest’anno per effetto delle precipitazioni. Ed è risalito di oltre 50 centimetri in 24 ore, ben sopra dei -3 metri dei giorni scorsi. Il dato emerge dal monitoraggio che Coldiretti ha effettuato al Ponte della Becca (Pavia).

Meteo, siccità e danni da temporali

Le ultime precipitazioni che il meteo ha portato sono una boccata di ossigeno anche per le circa 300mila aziende agricole in difficoltà per il lungo periodo di siccità; una situazione che colpisce le semine primaverili di mais, girasole, soia e riso. Ma anche quelle autunnali come il frumento, l’orzo, l’erba medica e le altre foraggere. Se la pioggia è attesa per ripristinare le scorte idriche, i forti temporali provocano danni irreparabili alle coltivazioni e ai frutteti, così come frane e smottamenti poiché i terreni secchi non riescono ad assorbire l’acqua. La caduta della grandine nelle campagne, ricorda Coldiretti, è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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