NewsPrimo piano

Il giallo della lettera contro Pietro Orlandi: “Su Wojtyla sei un bugiardo”

Al fratello di Emanuela una missiva sotto falso nome, scritta a mano in corsivo, da parte di chi afferma di aver seguito il caso e supportato la famiglia

A due settimane dal colloquio fiume di 8 ore col promotore di giustizia del Vaticano, Pietro Orlandi pubblica sul suo profilo Facebook una lettera cartacea che, asserisce, è giunta all’indirizzo di casa di sua madre, in Vaticano.       

Caro Pietro, sei un bugiardo!” è l’incipit della lettera, firmata da un tale Luciano Dei, probabilmente un falso nome dietro cui potrebbe celarsi persino un prelato che vuole rimanere almeno difficilmente riconoscibile, ma non del tutto anonimo (visto che scrive in corsivo e non in stampatello).

orlandi vaticano lettera madre
Pietro Orlandi. Foto Twitter @AndreaPecchia1

Orlandi e le accuse a Wojtyla

Nella missiva si accusa Pietro Orlandi di mentire sulla vicenda della sorella Emanuela per ciò che riguarda le accuse nei confronti di papa Giovanni Paolo II a lui attribuite, ma che Orlandi ha già smentito di voler muovere verso il Papa santo. All’indomani del colloquio col promotore di giustizia Alessandro Diddi – dopo che la Santa Sede ha aperto per la prima volta in 40 anni un’inchiesta penale sulla sparizione di Emanuela Orlandi il 22 giugno 1983 – la situazione del caso era sembrata subito complicarsi.

A DiMartedì da Giovanni Floris Pietro Orlandi aveva affermato che, stando a voci che giravano in Vaticano e dalle idee che lui si era fatto indagando sulla tragedia della sorella, papa Wojtylala sera usciva e non andava certo a benedire le case“, alludendo a presunti incontri clandestini a sfondo sessuale. Come è noto San Giovanni Paolo II era il Pontefice regnante al tempo della scomparsa di Emanuela e più volte si era appellato ai rapitori perché restituissero la ragazza alla sua famiglia.

Il nastro con le accuse di Neroni

Sempre alla trasmissione di Floris, come ad Atlantide di Andrea Purgatori, nei giorni scorsi si è sentita una registrazione emersa alla fine dello scorso anno. Un nastro registrato però nel 2009, dal giornalista Alessandro Ambrosini, in cui un personaggio considerato vicino alla banda della Magliana ma anche ai servizi segreti, Marcello Neroni, gli riferiva di presunti comportamenti pedofili di Wojtyla. I quali sarebbero stati il vero motivo del rapimento di Emanuela Orlandi, sempre secondo il Neroni. Rapimento che sarebbe avvenuto col beneplacito dell’allora Segretario di Stato, Agostino Casaroli, che voleva “mettere fine a questa schifezza“, dice l’uomo nell’audio.

Nel colloquio dello scorso 11 aprile Pietro Orlandi aveva chiesto allo stesso procuratore vaticano Diddi di interrogare Marcello Neroni per dissipare dubbi così devastanti. Ma su chi fossero coloro che in Vaticano avevano fatto circolare le voci sui presunti comportamenti illeciti del Pontefice poi fatto santo da papa Francesco, il fratello di Emanuela Orlandi aveva affermato che la fonte era persona deceduta. E l’avvocata Laura Sgrò aveva opposto il segreto professionale.

La lettera contro Pietro Orlandi

Papa Francesco, già domenica 16 aprile e poi in altre occasioni, aveva espressamente affermato “la cara memoria” di San Giovanni Paolo II “in questi giorni oggetto di illazioni offensive e infondate. Ora la lettera sotto presunto falso nome a casa della madre di Emanuela Orlandi, ma rivolta a Pietro. Una critica per le voci su Karol Wojtyla da Orlandi rilanciate nell’ultimo mese in alcune interviste. La missiva consta di un solo foglio scritto a penna in corsivo.

emanuela orlandi bambina
Emanuela Orlandi è scomparsa all’età di 15 anni il 22 giugno 1983. Foto Twitter @chilhavistorai3

Caro Pietro – dice il testo – sei un bugiardo e lo sai! Quelle vergognose allusioni nei riguardi di Papa Wojtyla non te le ha riferite nessuno, te le sei inventate te… Ma ti sei screditato da solo!» I due capoversi successivi evidenziano la conoscenza degli ultimi sviluppi sul caso Orlandi. “Ho sempre supportato la tua famiglia, ma seguire piste suggerite da mitomani e persone notoriamente inaffidabili ha complicato le cose. Il Vaticano è stato anche troppo paziente. Poi, dopo altre affermazioni, la lettera si conclude con queste parole: “Ti dovresti solo vergognare. Dovrai rispondere a Dio delle tue cattiverie. Saluti.” Segue la firma: Luciano Dei.

Pietro: “Chi l’ha scritta è stupido”

Da parte sua Pietro Orlandi ha scritto su Facebook: “Oggi (il 25 aprile, n.d.r.) nella cassetta delle poste di mia madre è stata lasciata a mano questa lettera, in una busta. La stupidità di chi l’ha lasciata e presumo scritta è che voleva far credere che fosse stata spedita da altre città…”. “Peccato, lascia solo il nome Luciano Dei (probabilmente falso) e nessun contatto… Questa è la conseguenza di chi ha voluto giocare a fare il giornalista. “Mi si può offendere come vogliono, non mi interessa, ma leggere ‘Il Vaticano è stato anche troppo paziente’ oppure ‘Dovrai rispondere a Dio delle tue cattiverie’… Beh“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio