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Ucraina: russi in forze a Bakhmut, i soldati di Kiev cominciano a ritirarsi

Arrestato negli Usa un militare 21enne sospettato di aver divulgato in Rete documenti segreti sui dubbi americani circa la resistenza ucraina

Bakhmut, la cittadina ucraina del Donbass contesa da mesi fra gli invasori russi e le forze armate di Kiev sarebbe sul punto di cadere. L’offensiva russa infatti avanza e i difensori sarebbero stati costretti a cedere alcune zone, avviando ritirate ordinate.

I soldati dell’Ucraina manterrebbero però il controllo delle zone a ovest della città. Lo constata, nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione sul terreno di guerra l’intelligence della Difesa britannica. “La Russia ha riattivato l’assalto alla città di Bakhmut, nell’oblast di Donetsk, grazie al miglioramento della cooperazione tra le forze del ministero della Difesa russo e del gruppo Wagner“, premette il bollettino di Londra.

bakhmut ucraina fronte
Il colonnello Evgeniy Mezhevikin (a destra), comandante dell’Adam Tactical Group, ispeziona una posizione ucraina vicino a Bakhmut. Foto Ansa/Epa Oleg Petrasyuk

Ucraina, la difesa del Donbass

La difesa ucraina tiene ancora i quartieri occidentali della città” prosegue la nota militare inglese. “Ma nelle ultime 48 orea Bakhmut i russi hanno bombardato con l’artiglieria in modo “particolarmente intenso”. I gruppi d’assalto dei mercenari Wagner “continuano a condurre l’avanzata principale attraverso il centro della cittàsi spiega ancora nel comunicato. “Mentre le forze aviotrasportate russe hanno alleggerito alcune unità Wagner che assicuravano i fianchi nord e sud dell’operazione“.

La situazione per le truppe di Zelensky sembrerebbe ormai drammatica. Da molto tempo l’Ucraina chiede l’invio di carri armati pesanti, e armi più efficaci all’Occidente: Stati Uniti ed Europa in primis. Ma si parla di una possibile controffensiva di Kiev forse in estate. Gli Stati Uniti hanno altre situazioni da fronteggiare, rispetto alla guerra in Ucraina. E le forze di sicurezza di Washington hanno arrestato nelle ultime ore Jack Teixeira, giovane di 21 anni sospettato di essere la ‘talpa’ del Pentagono.

Usa, fuga di documenti segreti

Ossia la persona all’origine di uno dei più gravi scandali di fuga di documenti confidenziali negli Usa. Il ragazzo dovrebbe comparire davanti ai giudici federali a Boston il 14 aprile. Il procuratore generale Merrick Garland ha detto che l’accusa per Teixeira dovrebbe essere quella di “rimozione non autorizzata di informazioni classificate (cioè segrete, ndr.) della difesa nazionale“. Secondo il Pentagono, la fuga di notizie pone un rischio “molto grave per la sicurezza nazionale.

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L’arresto di Jack Teixeira, il presunto, divulgatore di documenti Usa segreti, nelle immagini della Cnn. Foto Twitter @alpeca

I documenti, dai quali si evince la preoccupazione Usa sul possibile insuccesso di una imminente controffensiva ucraina, oltre che l’impegno sul terreno di militari provenienti dai Paesi occidentali alleati dei Kiev contro la Russia, circolavano sui social network da settimane. Ma in realtà soltanto nei giorni scorsi la grande stampa internazionale li ha riportati mettendoli in luce di fronte all’opinione pubblica mondiale.

Il giovane Teixeira, ha precisato il procuratore Garland, è stato arrestato “senza incidenti” da agenti dell’FBI. Le immagini dell’operazione a North Dighton, nello Stato del Massachusetts (nord-est), mostrano il sospetto in pantaloncini rossi e maglietta, con le mani dietro la nuca, che indietreggia lentamente verso gli agenti armati. La polizia della cittadina ha affermato che non vi è alcuna “minaccia per la sicurezza pubblica“. L’Ufficio della Guardia Nazionale degli Stati Uniti ha sottolineato che Teixeira si è arruolato nel settembre 2019 ed è uno specialista in tecnologia dell’informazione e della comunicazione. Ha raggiunto il grado di Airman 1st Class. Si tratta del terzo più basso per il personale dell’Air Force arruolato.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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