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Ucraina, “Kiev pronta a trattative sulla Crimea”

Al Financial Times i vertici ucraini 'certificano' la volontà di negoziare. All'ONU la Russia afferma di volere riportare a casa i bambini tolti alle loro famiglie

L’Ucraina potrebbe aprire un negoziato con la Russia sulla Crimea. Lo ha detto al Financial Times Andrii Sybiha, vicecapo dell’ufficio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. 

Se riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi strategici sul campo di battaglia, e quando saremo al confine amministrativo con la Crimea, saremo pronti” ha affermato il funzionario in un’intervista al quotidiano britannico. In sostanza, Kiev vorrebbe “aprire una pagina diplomatica per discutere di questo tema” ha detto Sybiha.

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Volodymyr Zelensky tiene un discorso nel cortile del Castello Reale di Varsavia il 5 aprile 2023. Foto Ansa/Epa Radek Pietruszka

Il funzionario vicino a Zelensky ha tuttavia osservato che Kiev non esclude la possibilità di liberare la Crimea con il suo esercito. Le dichiarazioni di Sybiha, ha sottolineato il Financial Times, “sono la prova più esplicita dell’interesse dell’Ucraina nei negoziati” con Mosca.

Mosca e i bambini da riportare in Ucraina

Su tutt’altro terreno si muove la Russia alle Nazioni Unite, di cui detiene, per un mese, la presidenza del Consiglio di sicurezza. Giovedì 6 aprile, in un incontro all’ONU, è intervenuta Maria Lvova-Belova. Si tratta della commissaria di Mosca per i diritti dei bambini nei cui confronti la Corte penale internazionale ha spiccato un mandato d’arresto per la deportazione dei minori ucraini in Russia. La funzionaria, riporta il sito di Oggi, ha ammesso di aver portato via i più piccoli alle loro famiglie ma di averlo fatto per salvarli dalla guerra. Aggiungendo che si sarebbe messa in contatto con alcune organizzazioni internazionali per riportarli a casa.

Macron in Cina

In Cina si sta svolgendo, intanto, la visita del presidente francese, Emmanuel Macron, al suo secondo giorno a Pechino per parlare anche della guerra in Ucraina. Macron ha incontrato il 6 aprile il presidente Xi Jinping, che lo ha accolto con una cerimonia di benvenuto alla Grande Sala del Popolo, su piazza Tiananmen. Il presidente francese ha detto al suo omologo cinese che conta su di lui per “riportare la Russia alla ragionevolezza“. “So che potrò contare su di Lei per riportare la Russia alla ragionevolezza e tutti al tavolo dei negoziati“, ha affermato Macron durante l’incontro bilaterale ufficiale.

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Macron e Xi Jinping a Pechino. Foto Ansa/Epa Ng Han Guan

Macron è in visita insieme con la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. L’obiettivo di entrambi è quello di portare a termine una missione che avrà al centro gli sforzi per porre fine alla guerra in Ucraina. Ma anche, naturalmente, le relazioni tra Cina e Unione europea. Prima del vertice con Xi, in mattinata, Macron ha incontrato il primo ministro cinese, Li Qiang. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza delle relazioni tra la Cina e la Francia.

Ucraina, guerra continua

Dal fronte di guerra, in Ucraina, giungono notizie sull’ennesima rimozione di una generale russo. “Come affermato dai social media russi, è molto probabile che il ministero russo della Difesa abbia silurato il colonnello generale Rustam Muradov dal comando del Gruppo delle forze orientali (Egf) in Ucraina“. Lo si afferma nell’aggiornamento quotidiano dell’intelligence britannica diffuso dal ministero della Difesa di Londra.

Nel rapporto si precisa che sotto il comando di Muradov l’Egf ha subito “perdite eccezionalmente pesanti negli ultimi mesi“. Dopo “assalti concepiti male che hanno più volte fallito nel tentativo di conquistare Vuhledar nel Donetsk“. Operazioni che “hanno attirato forti critiche“, anche dalle “truppe di Muradov“. Il generale, ricorda la valutazione, “ha assunto il comando dell’Egf dopo il tentativo disastroso di assaltare Kiev da Nord Ovest durante le fasi iniziali dell’invasione su vasta scala“. Si tratta del militare russo più alto in grado silurato dall’inizio dell’anno. Ma è probabile, conclude l’aggiornamento, che non sia l’ultimo dato che “la Russia continua a non raggiungere i suoi obiettivi nel Donbass“.

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Il generale russo Rustam Muradov. Foto Ansa/Sito ministero Difesa russo

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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