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Papa Francesco ricoverato per “infezione respiratoria”, in dubbio i riti pasquali

I presunti "controlli programmati" hanno portato a trattenerlo al Gemelli dove sarà curato per alcuni giorni

Il Papa ha trascorso una prima notte tranquilla al policlinico gemelli di Roma, dove i sanitari lo hanno ricoverato alla sera del 29 marzo. Il Pontefice ha ufficialmente un’ “infezione respiratoria” (ma non il Covid). Gli impegni di Francesco sono annullati e si nutre qualche dubbio che possa presiedere le celebrazioni pasquali ormai alle porte. 

Tuttavia, scrive online l’Ansa, alcune fonti riferiscono che “gli infermieri sono molto ottimisti. Ritengono che per le celebrazioni della prossima domenica delle Palme, il Papa ci sarà. Salvo naturalmente imprevisti“.

Il policlinico Gemellli di Roma dove è ricoverato papa Francesco. Foto Twitter @unitalsi_stampa

Esclusi problemi gravi

Di certo Francesco dovrà restare ricoverato alcuni giorni al Gemelli. Dopo che il 29 marzo la Santa Sede aveva emesso un primo comunicato pomeridiano in cui parlava di “controlli già programmati“. In serata una seconda nota della Santa Sede di Matteo Bruni aveva precisato la questione.

Adesso accanto al Papa è tornata una figura sanitaria importante. Si tratta di Massimiliano Strappetti, 54 anni, l’infermiere di cui Bergoglio disse che gli aveva “salvato la vita” al momento dell’intervento chirurgico al colon nel 2021. Fu Strappetti a convincerlo a sottoporsi all’operazione, tre anni fa. Il Pontefice proseguirà la sua terapia per un’infezione respiratoria e continueranno gli accertamenti che per ora, scrive l’Ansa, escludono problemi cardiaci e polmonite. Ma quest’ultima è una patologia di cui Jorge Mario Bergoglio ha sofferto da giovane seminarista, fino a subire la resezione di parte di un polmone. Dunque i medici non la sottovalutano neppure adesso.

Il ricovero del Papa

Nei giorni scorsi papa Francesco ha lamentato alcune difficoltà respiratorie e questo pomeriggio si è recato presso il Policlinico Gemelli per effettuare alcuni controlli medici“, ha comunicato nella serata del 29 marzo il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni. “L’esito degli stessi ha evidenziato un’infezione respiratoria (esclusa l’infezione da Covid 19) che richiederà alcuni giorni di opportuna terapia medica ospedaliera“.

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Papa Francesco sofferente il 29 marzo al momento di salire sulla papamobile al termine dell’udienza generale. Foto Ansa/Ettore Ferrari

Papa Francesco è toccato dai tanti messaggi ricevuti ed esprime la propria gratitudine per la vicinanza e la preghiera“, ha aggiunto Bruni. La mattina del 29 marzo il Pontefice aveva partecipato regolarmente all’udienza generale. Alla fine era apparso affaticato quando i suoi collaboratori lo hanno aiutato a sollevarsi dalla carrozzina per salire sulla papamobile che lo ha condotto a Casa Santa Marta. Lì avrebbe avuto il malore che ha portato al trasferimento al Gemelli e poi, dopo le analisi, al ricovero.

Quell’annuncio per ‘depistare’

La notizia del Papa in ospedale ha fatto immediatamente il giro del mondo, con la memoria anche a quel 4 luglio del 2021 quando sempre al Gemelli Francesco aveva subito l’operazione al colon a causa della stenosi diverticolare. Subito è partito anche il tam-tam delle ipotesi, con nelle prime ore una sola evidenza: quei “controlli precedentemente programmati sono apparsi ben presto un tentativo di non diffondere eccessivi allarmismi. Di programmato c’era infatti ben poco nel trasporto del Papa al Gemelli. Se è vero che si è dovuta annullare all’ultimo momento una prevista intervista alla conduttrice Lorena Bianchetti per la trasmissione Rai “A sua immagine“.

In una nota la Conferenza episcopale italiana (Cei) ha espresso la sua attenzione al Pontefice. “La presidenza della Cei, a nome dei vescovi italiani, esprime vicinanza a Papa Francesco, dal pomeriggio di oggi (29 marzo, ndr.) al Policlinico universitario Agostino Gemelli, assicurando la preghiera corale delle Chiese in Italia“. “Nell’augurare al Santo Padre una rapida ripresa, la Presidenza affida al Signore i medici e il personale sanitario che, con professionalità e dedizione, si prendono cura di Lui e di tutti i pazienti“, conclude il comunicato.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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