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Meteo, vento e temporali: allerta in 4 regioni

In queste ore cambia di nuovo l'asseto meteorologico sull'Italia: dal Nord a Sud ecco cosa dobbiamo aspettarci

Venti forti e mareggiate, scatta l’allerta meteo gialla in 4 regioni d’Italia per la giornata di mercoledì 15 marzo. Sono interessate parte della Campania, della Basilicata, della Calabria e della Sicilia.

Nell’ambito del quadro meteo caratterizzato da maltempo, la Protezione Civile fa sapere che una saccatura associata a una vasta area depressionaria sta transitando sul nostro Paese. Il che significa che arriva la pioggia e interesserà gran parte del Centro-Sud.

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Venti forti al Centro-Sud in vista del 15 marzo. Foto Twitter @DPCgov

Meteo, allerta al Sud

Contestualmente, si assiste a una decisa intensificazione dei venti dai quadranti settentrionali, con rinforzi di burrasca che interesseranno tutto il Centro-Sud. Meteo che porta maltempo, in particolar modo sui settori montuosi e costieri, a cui saranno associate possibili mareggiate lungo le coste.

I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree dell’Italia, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche. Già dal tardo pomeriggio del 14 marzo venti di burrasca dai quadranti settentrionali su Lazio, Sicilia e Campania, in estensione ad Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria. Con raffiche specie lungo i settori costieri e su quelli appenninici. Saranno possibili mareggiate lungo le coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti, per la giornata di mercoledì 15 marzo, gli esperti meteo valutano un’allerta gialla su parte della Campania, della Basilicata, della Calabria e della Sicilia.

Il rischio di eventi estremi

Il rischio concreto è però adesso che sul nostro Paese si creino zone di convergenza. Ovvero aree dove interagiscono e si scontrano fenomeni dal cui contrasto possono scaturire eventi meteo estremi. Massima attenzione quindi, dapprima al Nord, poi anche al Centro-Sud. Il ciclone si muoverà molto velocemente, attraversando quasi tutto il nostro Paese. Proprio a causa della rapidità con cui avverrà l’irruzione fredda in quota e della tanta energia in gioco potrebbero venirsi a creare le condizioni ideali per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche. In grado di scatenare localmente forti colpi di vento e grandinate.

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A causa della siccità che affligge il Lago di Garda, l’Isola dei Conigli si raggiunge a piedi. Foto Ansa/Filippo Venezia

Le previsioni meteo indicano comunque, oltre alla pioggia e ai temporali, la neve sulle montagne, sulle Alpi Orientali a partire dai 1200 metri circa. Nevicate sugli Appennini mediamente attorno ai 1500 metri. Dopo il passaggio del vortice ciclonico la pressione tornerà ad aumentare e l’anticiclone sub-tropicale avrà così via libera per guadagnare terreno sull’Italia. Vista la distanza temporale e le incertezze modellistiche, non è escluso che nei prossimi giorni possano esserci degli aggiustamenti. Il maltempo potrebbe colpire in maniera più o meno marcata settori diversi rispetto a quelli che sembrerebbero coinvolti con i dati attuali.

Il problema della siccità

Ma il fatto che ritornino pioggia e un freddo più consono al pieno inverno che ancora stiamo vivendo non è confortante. Anche perché è ormai allarme rosso per la siccità in tutta Italia. Laghi e fiumi sono già in forte sofferenza, quasi in secca come la scorsa estate. Mentre in montagna è scarsa la neve accumulata. Secondo i dati forniti da Legambiente, le precipitazioni meteo di neve sono diminuite del 53% sull’arco alpino, mentre il bacino del Po fa registrare, secondo la Clima Research Foundation, un deficit di acqua del 61%. “Il 2023 è appena iniziato, ma sta mostrando segnali preoccupanti in termini di eventi climatici estremi e livelli di siccità” spiega Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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