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Terremoto in Turchia, oltre 40mila morti. Allarme per i rapimenti dei bambini feriti

Arrestato un uomo che cercava di portar via un bimbo fingendosi poliziotto. Ritrovato senza vita il corpo dell'orafo veneto Angelo Zen

Dieci giorni dopo il terremoto che ha devastato la Turchia sudorientale e la Siria settentrionale aumentano i casi di presunti rapimenti di bambini rimasti senza famiglia. I soccorritori hanno intanto ritrovato a Kahramanmaras il corpo senza vita di Angelo Zen.

Si tratta dell’imprenditore italiano disperso fin dalla notte del terremoto, il 6 febbraio. “Abbiamo già provveduto a informare la famiglia e attraverso la nostra Ambasciata in Turchia ad avviare le procedure di rientro della salma in Italia” ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Mi stringo al dolore dei suoi cari“.

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Soldati turchi versano calce sulle macerie del terremoto ad Hatay, in Turchia, per prevenire infezioni e malattie. Foto Ansa/Epa Sedat Suna

Chi era Angelo Zen

Angelo Zen, consulente orafo veneto 60enne, era in Turchia per lavoro quando si è verificato il terremoto di magnitudo 7.8 nella notte del 6 febbraio. La mattina dopo un’altra scossa di magnitudo 7.5, oltre a decine e decine di scosse di assestamento, ha accresciuto la distruzione nel sud del paese, al confine con la Siria. A oggi si contano circa 40mila vittime ma si tratta di un bilancio che non è ancora definitivo perché ci sono migliaia di persone disperse.

Secondo gli ultimi contatti avuti con i familiari, domenica 5 febbraio, alla vigilia del terremoto, Angelo Zen si trovava a Kahramanmaras. Si tratta della città turca di un milione di abitanti, epicentro del sisma, in buona parte rasa al suolo. Lì la mattina successiva Zen avrebbe dovuto incontrare un socio turco per discutere di lavoro. L’imprenditore era residente a Maerne di Martellago, nel Veneziano, insieme alla seconda moglie, e per giorni si era sperato che fosse tra i sopravvissuti del terremoto.

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Angelo Zen, il consulente orafo morto nel terremoto in Turchia del 6 febbraio 2023. Foto dal profilo Facebook di Angelo Zen

Terremoto, i sopravvissuti

A individuare il suo cadavere è stata un’unità cinofila del soccorso alpino della Guardia di Finanza italiana che opera a supporto delle squadre di protezione civile che l’Italia ha inviato nelle aree terremotate. I finanzieri hanno scavato incessantemente tra i resti del Safron Hotel, l’albergo di 8 piani dove alloggiava Zen. Un edificio che il terremoto ha completamente distrutto. E dopo 258 ore – ovvero dopo quasi 11 giorni dal terremoto – i soccorritori hanno estratto viva dalle macerie a Kahramanmaras una giovane di 27 anni. Lo riportano i media turchi.

È sopravvissuta anche un’adolescente di 17 anni, estratta viva dalle macerie. Questo salvataggio è avvenuto della provincia turca di Adiyaman, riporta l’agenzia di stampa statale turca, Anadolu. Nelle ultime ore una madre e i suoi due bambini erano stati estratti vivi dopo essere rimasti sepolti per 228 ore sotto le macerie di uno degli edifici che è crollato a causa del terremoto ad Antiochia. Quest’ultima è una delle città del sud-est della Turchia più colpite dal sisma. Quasi contemporaneamente è stata tratta in salvo, dopo 227 ore sotto le macerie, una donna di 74 anni, Cemile Kekec, a Kahramanmaras. Sono oltre 8mila le persone che in Turchia le squadre di soccorso hanno salvato dai resti dei palazzi crollati. I funzionari delle Nazioni Unite temono tuttavia che alla fine le vittime del terremoto saranno almeno 60mila fra Turchia e Siria.

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Un soldato delle forze speciali turche pattuglia la strada contro i saccheggiatori ad Hatay, in Turchia, dopo il terremoto del 6 febbraio 2023. Foto Ansa/Epa Sedat Suna

I rapimenti dei bambini

Diventa preoccupante, inoltre, il fenomeno dei tentati rapimenti in ospedale di bambini feriti dal terremoto. Dopo lo sventato sequestro di Aya, la neonata trovata viva tra le macerie ancora attaccata al cordone ombelicale della madre, un nuovo episodio è emerso nel distretto di Samandag, nella provincia di Hatay.

La polizia turca ha arrestato un uomo che cercava di portare via un bambino da un ospedale fingendo di essere un funzionario di polizia. Il personale si è accorto che il suo tesserino era falso e ha chiamato gli agenti. All’uomo sono state trovate carte d’identità militari e di polizia false, oro e denaro in lire turche, dollari ed euro per un valore di circa 6.500 dollari. Alcuni genitori della regione hanno espresso all’agenzia di stampa francese Afp il loro allarme per i presunti rapimenti di bambini. Lunedì il ministro della Famiglia turco, Derya Yanik, ha dichiarato che almeno 1.362 piccoli sono stati separati dalle loro famiglie a causa del terremoto. E sono dunque esposti a possibili rapimenti.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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