NewsPrimo piano

Usa, strage all’Università nel Michigan: morti e feriti

Un uomo ha sparato alla Michigan State University di East Lansing e poi si poi si è tolto la vita

Una nuova strage di innocenti si è verificata negli Usa. Sono almeno 3 le vittime e 5 i feriti nell’ennesima sparatoria, questa volta in un campus universitario nello Stato settentrionale del Michigan. 

Dalle prime informazioni sembra che il killer si sia poi tolto la vita. Aveva fatto irruzione, sparando, alla Michigan State University, a East Lansing. Si tratta di una cittadina universitaria nei pressi della capitale Lansing, circa 145 chilometri a nordovest di Detroit.

strage sparatoria michigan università
Agenti di polizia al campus universitario della Michigan State University. Foto Twitter @InfosFrancaises

“Killer estraneo all’ateneo”

Tra i feriti alcuni sono in pericolo di vita. Secondo quanto ha riferito la polizia, il presunto autore della strage, un uomo di 43 anni, si sarebbe sparato. La polizia lo avrebbe affrontato fuori dal campus. Gli inquirenti non hanno reso noto il suo nome ma hanno comunque precisato che non si trattava di uno studente, né di un dipendente. Si tratterebbe di una persona che non aveva alcun legame con l’ateneo.

Strage in due luoghi diversi

Dopo aver commesso la strage sparando su studenti e dipendenti dell’Università, l’assassino si è dato alla fuga, scappando a piedi, salvo poi essere raggiunto dagli agenti di polizia. A quel punto l’uomo si sarebbe ucciso. Le autorità lo hanno inizialmente descritto come una persona di colore, mascherata, di bassa statura, con indosso scarpe rosse. Ma si tratta di informazioni che sono in corso di verifica. L’allerta è scattata poco dopo le 20:30 locali, ossia le 2:30 del mattino del 14 febbraio in Italia. Qualcuno aveva aperto il fuoco, a distanza di diversi minuti, in due diversi luoghi del complesso universitario. Dapprima vicino a un edificio accademico noto come la Berkeley Hall e poi presso un complesso sportivo del campus, chiamato IM East.

Gli agenti di sicurezza della Michigan State University hanno immediatamente diffuso la notizia di “diversi feriti“, invitando tutte le persone presenti nel campus a trovare riparo da quella che già appariva una possibile strage. La portavoce dell’Università, Emily Guerrant, ha poi dichiarato che una persona era morta. Chiuso l’auditorium del complesso, dove si teneva un meeting del consiglio scolastico: a nessuno è stato permesso uscirne. Adesso si è deciso di sospendere ogni attività didattica, sportive e amministrativa per almeno 48 ore. Le autorità del campus hanno chiesto agli studenti di tenersi lontani dall’area della sparatoria.

sparatoria ragazze università michigan
Due giovani sconvolte dopo la strage alla Michigan State University. Foto Twitter @InfosFrancaises

In gennaio la strage di Monterey

Sul posto, alla Michigan State University di East Lansing, sono intervenuti anche agenti dell’FBI, la polizia federale statunitense, per affiancare le forze dell’ordine locali nelle operazioni. I feriti sono stati trasportati all’E.W. Sparrow Hospital di Lansing, ma le autorità non hanno fornito dettagli sul loro numero e sulle loro condizioni di salute. La Michigan State University è un’importante università pubblica, fondata nel 1855, che conta circa 50mila tra studenti e insegnanti.

La sparatoria nel Michigan si è verificata meno di un mese dopo la strage di Monterey Park, in California, durante la festività del Capodanno cinese. Un uomo, poi morto per le conseguenze di una ferita autoinflitta, ha ucciso 11 persone e ne ha ferite altre 9. Il fatto di sangue è avvenuto nell’area di Los Angeles, appunto a Monterey Park. La sparatoria negli Usa è avvenuta in uno locale notturno sulla Garvey Avenue poco dopo le 22.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio