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Ucraina, von der Leyen a Kiev per il primo vertice: “Qui si fa l’Europa del domani”

A un anno dall'invasione russa la presidente non accenna a colloqui di pace. Finora la Ue ha mandato a Kiev aiuti per 50 miliardi

Da Kiev, capitale dell’Ucraina, assieme a 15 commissari Ue, la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ribadisce il pieno sostegno dell’Europa alla guerra contro la Russia.

Una guerra difensiva, quella ucraina, dopo l’invasione delle truppe di Mosca del 24 febbraio 2022. Ma a quasi un anno dallo scatenamento di un conflitto che non si vedeva in Europa dalla guerra in Jugoslavia, se non dalla Seconda Guerra Mondiale, le cose stanno peggiorando giorno dopo giorno.

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Foto Ansa/Epa Sergey Dolzhenko

Tank all’Ucraina, non gli F16

In Donbass gli scontri militari fra gli opposti eserciti sono accaniti. E l’Ucraina sta perdendo il terreno che aveva riconquistato alle truppe della Russia in ritirata nei mesi scorsi. Si teme una possente offensiva di Mosca a primavera e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, chiede ogni giorno con più forza l’immediato invio di armi pesanti dall’Occidente. Dagli Stati Uniti e dalla Germania è arrivato il via libera all’invio di carri armati che potrebbe aiutare Kiev a resistere, ma non dei caccia bombardieri F16. Gli stessi tank non possono logisticamente arrivare subito in Ucraina: ci vorranno molte settimane, forse due mesi.

In questo contesto la visita di Ursula von der Leyen in Ucraina, il 2 febbraio, acquista un significato particolare. “Siete diventati candidati (a entrare nell’Unione europea, ndr.) mentre siete in guerra e continuate a fare progressi importanti” dichiara a Kiev la presidente, in conferenza stampa a fianco di Volodymyr Zelensky. “Mi conforta vedere che autorità anticorruzione sono in allerta” e che c’è una “reazione politica rapida. Oggi proponiamo all’Ucraina di unirsi a programmi europei chiave, che vi daranno benefici vicini alla membership dell’Ue in molte aree” aggiunge von der Leyen.

Primo vertice Ue-Ucraina

La visita a Kiev del collegio formato dalla presidente e da 15 commissari, per l’esecutivo Ue “è un forte simbolo del sostegno della Commissione all’Ucraina di fronte all’aggressione immotivata e ingiustificata della Russia“. L’incontro tra la Commissione e il Governo ucraino è l’occasione per scambiare informazioni sui numerosi settori di cooperazione.

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Sarebbero 3 i morti e 21 i feriti a seguito di un attacco missilistico notturno a Kramatorsk in Ucraina, all’inizio del 2 febbraio 2023. Foto Ansa/Epa Sergey Shestak

Il 3 febbraio si terrà il summit Ue-Ucraina, cui prenderà parte anche il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Si tratta del primo vertice da quando il Consiglio europeo ha concesso all’Ucraina lo status di paese candidato all’ingresso nell’Unione, durante l’invasione russa. L’Europa “è stata dalla parte dell’Ucraina fin dal primo giorno. Sappiamo che il futuro del continente si scrive qui. Sappiamo che state combattendo per più che voi stessi. Quello che è in gioco è la libertà: questa è una lotta delle democrazie contro i regimi autoritari” sottolineato Von der Leyen accanto a Zelensky.

La ricostruzione e il futuro

Vladimir Putin – continuato la presidente della Commissione – tenta di negare l’esistenza dell’Ucraina, ma quello che rischia è invece il futuro della Russia. È passato quasi un anno da quando Putin ha lanciato la sua brutale invasione. Un anno di sofferenza ma anche di leggendario coraggio da parte del popolo ucraino. Un anno di impressionante unità della comunità internazionale“. “La ricostruzione è una grande materia e noi siamo al vostro fianco. Ricostruiremo insieme questo bel paese“, dice ancora la presidente von der Leyen. Il sostegnoeconomico, umanitario e militare dell’Ue all’Ucraina dall’inizio della guerra ammonta a quasi 50 miliardi di euro. Supereremo quest’inverno, caro Volodymyr, e molti altri a venire“, sottolinea in conclusione il capo dell’esecutivo europeo.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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