Cinema

Cannes 2021, Dario Argento debutta come attore a 80 anni e conquista la Croisette

Per la regia di Gaspar Noé, il re dell'horror italiano è stato il protagonista di "Vortex", presentato fuori concorso

Non solo Nanni Moretti e Marco Bellocchio. Non solo Sergio Rubini e Jasmine Trinca, entrambi nel cast di The story of my wife (A feleségem története) diretto da Ildikó Enyedi, in concorso. La 74° edizione del Festival di Cannes, nella penultima giornata, sfodera un asso nella manica, tutto nostrano: Dario Argento. Ieri sera il creatore di cult intramontabili del thriller-horror all’italiana ha infuocato la Croisette, al fianco della figlia Asia Argento e del regista Gaspar Noé. All’età di 80 anni, ha scelto di reiventarsi nuovamente, debuttando come attore per Noé, autore scandalo che già nelle scorse edizioni ha scosso la kermesse. Nella giornata di ieri 16 luglio è stato proiettato, nella sezione Cannes Premiere il nuovo lungometraggio del regista, Vortex, con protagonista Dario Argento.

Dario Argento mostra la sua fragilità diretto da Gaspar Noé a Cannes

È la prima volta che faccio l’attore ed ero inizialmente molto perplesso. Poi Noé mi ha rasserenato e ho scoperto che dovevo solo improvvisare su un tema che cambiava ogni volta e farlo insieme alla mia compagna sofferente.” – abituato, nella sua ultradecennale carriera, a stare dietro la macchina da presa, Dario Argento ci ha sorpreso di nuovo e nella maniera più radicale. Pronto a rimettersi in gioco, infatti, il regista romano ha debuttato come attore e, per farlo, ha scelto uno dei nomi più controversi del cinema contemporaneo: Gaspar Noé. L’argentino aveva sconvolto la Croisette con Irréversible (in concorso alla 55° edizione di Cannes) e Love, nel 2015.

Scritturato insieme a Françoise Lebrun e Alex Lutz, Dario Argento porta in scena una storia dal sapore dolce-amaro, raccontando gli ultimi giorni di una coppia di vecchi amanti. Quello tra i due registi è stato un incontro inedito, ma in un certo senso dovuto. Entrambi, infatti, hanno realizzato la propria fortuna grazie alla messa in scena dell’eccesso, che sia visivo o concettuale, declinato nelle specifiche peculiarità. E Vortex, che unisce i due modi di intendere e di fare cinema, sembra muoversi su questa lunghezza d’onda. Il film è infatti realizzato quasi del tutto tramite Split-Screen, mostrando contemporaneamente la vita di ciascuno dei due protagonisti. In tale occasione, Dario Argento non si risparmia, offrendosi in più scene senza maglietta e svelando al pubblico la propria fragilità.

In merito a questa modalità di realizzazione, Gaspar Noé ha spiegato a IndieWire: “Ci sono due forme di vita che non si dividono davvero mai perché sono complementari. Ognuna vive nel proprio tunnel, ma è comunque connessa con l’altra. La vita è un po’ così. L’unica vera realtà è la somma di tutte le sue percezioni“. Il film ripercorre la storia di un critico (Dario Argento), sposato con una donna malata d’Alzheimer. Per prendersi cura di lei, l’uomo si ritrova ad abbandonare l’amante, con la quale aveva una relazione da anni. La decisione rivela dunque un’inedita volontà di amore che, come sottolinea lo stesso regista romano a riguardo: “A volte è così forte che ti porta oltre la stessa realtà. E nel caso di persone non più giovani questo può diventare drammatico“.

 

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Lorenzo Cosimi

Cinema e tv

Romano, dopo la laurea triennale in Dams presso l’Università degli Studi Roma Tre, si è poi specializzato in Media, comunicazione digitale e giornalismo alla Sapienza. Ha conseguito il titolo con lode, grazie a una tesi in Teorie del cinema e dell’audiovisivo sulle diverse modalità rappresentative di serial killer realmente esistiti. Appassionato di cinema, con una predilezione per l’horror nelle sue molteplici sfaccettature, è alla ricerca costante di film e serie tv da aggiungere all’interminabile lista dei “must”. Si dedica alla produzione seriale televisiva con incursioni sui social.

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