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AstraZeneca, l’Ema: “Il vaccino anti Covid è sicuro”. Via libera all’utilizzo

La direttrice dell'Agenzia europea Emer Cooke rassicura sulle somministrazioni

Il vaccino è sicuro, efficace, i benefici sono superiori ai rischi, escludiamo relazioni con i casi di trombosi“. Così l’Ema, tramite la direttrice Emer Cooke (a sinistra nella foto in alto), rassicura gli europei sul vaccino AstraZeneca sospeso in molti Paesi fra cui l’Italia. Via libera, dunque, alla ripresa delle somministrazioni. “Il foglietto illustrativo” del vaccino AstraZeneca “dovrà però essere aggiornato”, precisa l’Ema. “Ci sono ancora alcune incertezze, abbiamo visto alcuni casi molto rari” e abbiamo “raccomandato di aggiungere un’avvertenza, in modo che questa informazione sia resa nota ai medici e al pubblico”.

Verifiche su eventi gravi avvenuti in Europa

È così che l’Agenzia europea dei medicinali ha svelato nel pomeriggio di oggi 18 marzo la sua decisione. Oggetto dell’attenzione era la possibilità di proseguire o meno le vaccinazioni con le dosi di AstraZeneca in tutta l’Unione europea. Nella conferenza stampa le autorità sanitarie di Bruxelles hanno annunciato i risultati delle verifiche che hanno svolto in questi giorni sui possibili effetti collaterali del vaccino anti Covid del gruppo anglo-svedese, in seguito a casi di trombosi gravi e addirittura morti sospette. Tutti eventi accaduti dopo l’assunzione di una dose del vaccino AstraZeneca da parte delle vittime. Una relazione temporale, tuttavia, non implica una relazione di causa-effetto. Cosa che l’Ema ha confermato ufficialmente, escludendo nessi col vaccino.

Casi di trombosi molto bassi

Lanceremo ulteriori approfondimenti per capire di più” riguardo agli eventi avversi rari segnalati dopo la vaccinazione con AstraZeneca, ha precisato Emer Cooke. I casi di trombosi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca “sono inferiori” a quelli che avvengono tra la popolazione non vaccinata. Questa la motivazione con cui Ema ha garantito la sicurezza del siero. Lo ha detto Sabien Straus, presidente del Prac (Commissione di farmacovigilanza).

Una lettera al gruppo farmaceutico

“Vogliamo inviare una lettera ad AstraZeneca, che ci permetta di cominciare un dialogo con l’azienda nel quadro della risoluzione dei conflitti. La lettera è in preparazione”. L’annuncio è arrivato da un portavoce della Commissione Ue, il quale ha precisato che Bruxelles sta consultando gli Stati membri per poter inviare rapidamente la missiva.

“Nessun nesso fra eventi rari e vaccino”

“L’attuale versione dell’Assessment report, o sintesi dei dati, nelle conclusioni afferma chiaramente che non è stato stabilito nessun nesso tra questi eventi rari e il vaccino in questione – aveva dichiarato in precedenza, alla Commissione Affari sociali del Parlamento, Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa -. Ovvero sono eventi segnalati ma in cui non è stabilito un nesso di causalità. Questo può portare comunque, analizzando il complesso dei fenomeni accaduti, ad alcune raccomandazioni all’uso che sono in corso di valutazione”. Il direttore dell’Agenzia italiana del farmaco si riferiva ai casi di rare trombosi in alcune persone vaccinate con AstraZeneca. Tali eventi, ha aggiunto Magrini, “avevano un rischio di base noto”.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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