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Vaccino Covid, Ursula von der Leyen: “Accordo con Pfizer per altre 300 milioni di dosi”. L’Istituto Superiore di Sanità: “Con riapertura scuole rischio onda epidemica”

In Italia effettuate oltre 413mila vaccinazioni ma i contagi tendono a salire

Coronavirus, la sfida alla pandemia continua a ritmo serrato. L’Unione europea, per il tramite della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha annunciato una nuova intesa con il gruppo internazionale Pfizer-BioNTech per un altro maxi contratto di fornitura del vaccino anti Covid.

“Raddoppieremo i vaccini”

“Al momento abbiamo accesso a 300 milioni di dosi del vaccino Pfizer – ha dichiarato la presidnete von der Leyen nel corso di un punto stampa a Bruxelles oggi 8 gennaio -. La buona notizia è che ora abbiamo concordato di estendere il contratto con Pfizer. Potremmo acquistare fino a 300 milioni di dosi aggiuntive di questo vaccino, così raddoppieremo le dosi del vaccino Pfizer”. Oltre a ciò, naturalmente, ci sono quelle che arriveranno dalla sottoscrizione di altri contratti con altre case farmaceutiche mondiali.

L’allarme dell’Iss sui contagi

Ecco dunque che si rafforza il sistema di protezione vaccinale. Al momento la campagna di vaccinazioni a livello europeo vede l’Italia i primi posti. Oggi 8 gennaio il report del governo, consultabile online da tutti, indica in 413.121 (alle 10 del mattino) le vaccinazioni effettuate regione per regione. Un buon viatico ma non basta. Perché arriva l’allarme contenuto in uno studio Inail-Iss. Riaprire le scuole di ogni ordine e grado e riattivare completamente i contatti sociali senza misure restrittive potrebbe determinare “un’onda epidemica non contenibile”.

Quanti sono gli infettati in Italia

In pratica, secondo l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail) e l’Istituto superiore di sanità (Iss), il rischio in Italia è alto. Potrebbe, con la riapertura in presenza dei licei e degli istituti superiori, aumentare di molto i contagi di coronavirus. Lo studio Inail-Iss è pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences of the Us (Pnas). “La riapertura delle scuole fino alle medie – si legge – potrebbe avere un impatto limitato”. Fino al 30 settembre si è infettata con il Covid circa il 4,8% della popolazione italiana, pari a oltre 2,8 milioni di persone. Il dato emerge dalla ricerca Inail-Iss. Il lavoro degli studiosi, infatti, prende in esame anche gli effetti della prima ondata del virus, antecedenti all’autunno. Al 30 settembre i contagiati diagnosticati nel nostro Paese erano poco più di 317.000. Quindi sarebbe stata diagnosticata solo un’infezione su 9 davvero esistenti.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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