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La scuola riparte, Conte: “Rientro in classe in piena sicurezza, il 14 settembre”

Conto alla rovescia per l’inaugurazione dell’anno accademico 2020/2021 nelle scuole italiane. Salvo che in Alto Adige, dove gli studenti sono tornati in classe il 7 settembre, sarà ufficialmente da lunedì 14 che in tante regioni si ripartirà dopo 6 mesi di stop per l’emergenza coronavirus. Lo ha confermato definitivamente, smentendo continue voci di un rinvio generale, il premier Conte. Altre regioni, invece, specie quelle del Sud, hanno rinviato l’apertura a dopo il referendum e le elezioni regionali del 20 e 21 settembre.

“Un anno sicuro per tutti”

In una conferenza stampa a Palazzo Chigi, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato, mercoledì 9 settembre, le nuove regole per la scuola. Assieme a lui in conferenza, i ministri Azzolina, Speranza e De Micheli. “Abbiamo lavorato intensamente alla riapertura delle scuole – ha detto il premier -. Quest’anno avverrà in un contesto nuovo e non facile che sfiderà tutto il sistema Italia. Ma grazie al nostro lavoro l’anno scolastico comincerà regolarmente“.

Sette miliardi per la scuola

“Le famiglie italiane non devono dubitare: abbiamo fatto il massimo per dare ai ragazzi il meglio e per regalare alla scuola un nuovo inizio”, ha aggiunto Conte. “Ci sarà qualche cambiamento, qualche nuova regola si aggiungerà rispetto a quelle consuete. Il rientro in classe è un rientro in piena sicurezza ed è e sarà il faro di questo governo”. Sulla scuola – ha detto Conte – “abbiamo messo in campo un investimento di 7 miliardi: per la riapertura c’è un grande lavoro di squadra. Devo ringraziare i ministri Azzolina, Speranza, De Micheli, Boccia, il commissario Arcuri, Borrelli e tutti i rappresentanti regioni e enti locali”.

Mascherine, gel e nuovi banchi

“Abbiamo conciliato – ha evidenziato Conte – sicurezza ed efficienza. Ci sarà un orario scaglionato per evitare assembramenti, questo lo decideranno i dirigenti scolastici, le scuole hanno già quantitativi sufficienti di gel e mascherine per affrontate i primi giorni. Abbiamo predisposto la consegna di 11 milioni di mascherine chirurgiche gratuite per studenti e personale”. “In soli due mesi abbiamo reperito 2,5 milioni di banchi nuovi. Alcuni di questi banchi sono stati già distribuiti, continueremo in tutto il mese di settembre. Il programma di consegne finirà entro ottobre.”

L’appello ai ragazzi

“Investiremo sulla scuola, non vogliamo più classi pollaio”, ha detto in un altro passaggio del suo intervento. “Rivolgo un appello ai principali protagonisti della sfida: ai nostri ragazzi. Mi rivolgo a voi per dirvi grazie, siete stati voi a pagare il prezzo più grande di questa emergenza. La scuola chiusa, la didattica a distanza è stato un peso enorme. La tecnologia che avete a disposizione non ha potuto compensare la rinuncia che siete stati chiamati a compiere”, ha detto ancora il presidente del Consiglio.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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